Fiera SANA 2016 – Prodotti interessanti e Cooking Show

FIERA SANA 2016 - TAGLIO DEL NASTROEccomi rientrata dal SANA di Bologna, dove, per il terzo anno consecutivo, sono stata scelta tra le blogger ufficiali della manifestazione (qui trovate i post relativi alle edizioni degli anni scorsi).
Il Salone Internazionale del Biologico e del Naturale cresce sempre di più a livello di espositori, visitatori e superficie espositiva (ben 5.000 mq con 833 espositori e 47.200 circa visitatori quest’anno!) segno di un sempre maggiore interesse verso le tematiche del bio, del benessere, dell’ecologia e dell’alimentazione sana e vegetale (il Veganfest all’interno del Sana occupa un intero padiglione con tanti stand, conferenze, dibattiti, cooking show e quest’anno anche bloggeruna TV dedicata!)
Per 3 giorni ho girato come una trottola tra stand, prodotti da vedere e da assaggiare, presentazioni e cooking show commentando la fiera in tempo reale con foto e post sui social. I miei follower su Facebook e Twitter ormai lo sanno bene perché per 3 giorni non ho postato altro! 😀
premio sana novitàAnche quest’anno, oltre al consueto premio Sana Novità gentilmente offerto da Biorfarm e assegnato dal pubblico ai migliori prodotti novità tra quelli in concorso nelle tre categorie (Alimentazione, Cura del corpo e Green Lifestyle), le blogger ufficiali hanno premiato i loro prodotti preferiti (qui tutti i dettagli sul premio #BloggerForSana). Sono molto soddisfatta della cacao crudocollaborazione con la mia collega food blogger Samantha (qui il suo bellissimo e seguitissimo blog) con la quale ci siamo subito trovate d’accordo e dopo una scelta per nulla facile visto la quantità di prodotti validi e originali, abbiamo selezionato la Crema alle nocciole crude di Cacao Crudo, golosissima, sana e innovativa nei suoi 3 eccellenti ingredienti: cacao crudo 100% criollo, nocciole crude tonde del Lazio e zucchero di cocco.

Tra gli altri PRODOTTI INTERESSANTI visti in fiera ne segnalo alcuni:

20160910_101958– La vegan ‘nduja, i tortini vegani al cioccolato e le paste di legumi di Pro Bios
–  I pesti alla Canapa di Il Nutrimento.
– la burrella di Fattoria della Mandorla, burro vegetale a base di mandorle di Toritto.
– La frutta secca ed essiccata di Flores Farm
– il tofu e il tempeh artigianali della nuova azienda genovese Cambiasol20160911_125343
– I grissini e le schiacciatine di La Buona Terra Bio, senza farine raffinate e con materie prime solo italiane.
– Le piadine e i passatelli romagnoli con farine di legumi Sai di Buono ideati dalla chef Carla Casali.
– I funghi bio Valentina, freschi, essiccati e in conserva.
– Le farine e i prodotti da forno con grani antichi di Romagna 20160910_105733a marchio Bio’s
– I fiocchi di legumi e la grande varietà di farine Fior di Loto
– Gli affettati vegetali senza glutine della nuova azienda toscana Vegan Delicious
 La vasta gamma tutta vegan e glutenfree di DNA Bio
– I cappuccini di frutta e spezie di Lombardia Drinks
– L’acqua di linfa di betulla Isola Bio

Per quanto riguarda i COOKING SHOW ho seguito con molto interesse quasi tutti quelli che si sono svolti allo stand della rivista Funny Vegan:

piatti Simone SalviniLo chef Simone Salvini ha presentato la Ghita Academy, scuola di alta cucina vegetale, che partirà a Milano questo autunno. I piatti che ha cucinato in diretta meravigliosi come al solito: crespelle di farina di borlotti, miglio e teff e un dessert al cucchiaio 20160910_154944ricoperto da una coltre di spuma di latte di mandorla. Il pasticcere Stefano Broccoli titolare della pasticceria 100% vegetale La Dolce Vita di Bergamo, ha preparato un goloso e originale dessert a forma di pianta, con mirtilli e soffici creme disposte a strati in un vaso trasparente sormontato di foglie verdi e fiori colorati. Il blogger Giuseppe Tortorella, alias Un Biker in Cucina, specializzato in street food, ha preparato piatti Luca Andrèun gustoso vegan kebab con muscolo di grano e salsa tzatziki.  Lo chef Luca Andrè del ristorante vegan e raw Soul Kitchen di Torino ha presentato addirittura un intero menu vegan gourmet con piatti stupefacenti per originalità, colori e grande estro artistico. Sempre allo stand di Funny Vegan, anch’io ho avuto il piacere e l’onore di tenere un mio cooking show 🙂 Sul prossimo post vi racconterò tutto!

 

Fiera Sana e Veganfest 2015 – PRODOTTI

Il Sana è sempre stato una vetrina importante per le aziende che propongono prodotti innovativi nel campo del biologico e del naturale. Eccone alcuni fra quelli che ho visto.
pasta di ceciChi ama la pasta come me non potrà non essere incuriosito da paste alternative a base ad esempio di farine di legumi, senza glutine e dall’alto valore proteico oltre che ricche di fibra. Ne ho viste di varie marche e realizzate con diversi tipi di legumi ma segnalo in particolare la Libré Bio della Govi Farm, con sola farina di ceci, presentata e assaggiata allo stand di Funny Vegan. Consigli per il condimento: sugo al pomodoro e olive o crema di zucca al rosmarino.sabrina
Nuova e originale la pasta Sabrina, con farina di grano germogliato, la cui particolarità consiste nel fatto che può anche fare a meno della cottura tradizionale e diventare quindi una pasta crudista in modo che non perda le sue preziose proprietà. Basta tenerla immersa in acqua tiepida per circa mezz’ora e condirla con sughetti crudi a piacere oppure, nel formato “lasagnette”, farla ammollare direttamente nel condimento. Sabrina Nazzari, cuoca e ideatrice del prodotto, ha tenuto un cooking show allo stand di Funny Vegan con dimostrazione e degustazione. Ricorda un po’ la pasta integrale di farro, veramente buona!
aglioIn un piccolo stand di un’azienda spagnola ho visto e assaggiato l’aglio nero fermentato che pare sia un vero e proprio “superfood”: la fermentazione raddoppia il contenuto di antiossidanti e di fosforo e ne potenzia le proprietà benefiche ma allo stesso tempo annulla il forte odore e sapore che a molti dà fastidio aumentandone la digeribilità. Il gusto è delicato e quasi dolciastro, peccato sia ancora molto difficile trovarlo in Italia.nutella
Per gli amanti dei veg-formaggi sfiziosi ma sani segnalo quelli crudisti di RawFun a base di anacardi, mentre ai più golosi consiglio sicuramente la crema spalmabile alle nocciole Teo & Bia, gusto pieno e corposo con soli tre ingredienti: nocciole, cacao e zucchero di canna. Notevole la gamma di biscotti vegani prodotti da Veganocongusto, biscottiben 10 tipi diversi di cui 4 senza glutine, in più crostatine di frolla con varie marmellate, insomma l’imbarazzo della scelta.
E sempre a proposito di prodotti innovativi, quest’anno, oltre al consueto premio Sana Novità, assegnato in base alla votazione del pubblico, c’è stato anche il premio Coup de Coeur, che le tre blogger ufficiali della manifestazione hanno conferito al prodotto che le ha “colpite al cuore” per Straveg bio Dnabiooriginalità e innovazione. Per il settore alimentazione io ho scelto lo StraVeg bio di Dnabio, un preparato per crema vegetale spalmabile gluten free, a base di riso, frutta secca, erbe aromatiche e spezie, con sale rosa dell’Himalaya. Si prepara in un minuto aggiungendo solo acqua e olio d’oliva. L’ho scelto per la velocità di preparazione, che lo rende adatto a chi ha poco tempo da dedicare alla cucina, e per la lunga conservazione. Infatti a differenza dei formaggi e creme vegetali fresche che vanno tenute in frigo e sono a breve scadenza, ha una durata di 12 mesi a temperatura ambiente. Sano e buono in tutte e tre le varianti di gusto: erba cipollina, mediterraneo e orientale.
Nel prossimo post vi parlerò del mio cooking show allo stand di Funny Vegan (e sì, perché oltre a fare la blogger/reporter della fiera ho anche trovato il tempo di tenere un cooking show 😉 ). Niente prodotti particolari ma solo il buon vecchio tofu, che però ancora pochi sanno cucinare e insaporire nel modo giusto. Vi svelerò tutti i segreti per renderlo gustoso e vi darò due ricette, una salata e una dolce. A prestissimo!

Fiera Sana e Veganfest 2015 – LIBRI

momentèniclaQuest’anno al SANA sono stati presentati diversi libri, tutti molto interessanti, la maggior parte di cucina e ricette ma non solo. Stefano Momenté (vedi l’intervista che avevo realizzato l’anno scorso qui) ha presentato il suo ultimo “Ciò che non sai sul cibo e che potrebbe salvarti la vita” mentre Nicla Signorelli, giornalista, ideatrice del movimento Be4eat e voce ufficiale del dottor Colin Campbell in Italia (per chi non lo sapesse ancora, l’autore del celeberrimo The China Study) ha presentato il suo “Veg Junior – Perché mio figlio ha bisogno di una dieta vegetale e integrale” che mi sentirei di consigliare a tutte le mamme che vogliono informarsi senza pregiudizi da una fonte autorevole.Copia di federica gifmaugeri
La Macro Edizioni ha lanciato il primo libro della blogger Federica Gif “Più ricette sane, meno ricette mediche”, bello ed elegante, con foto accattivanti e grafica curata. Paola Maugeri ha invece parlato del suo ultimo “Alla salute – 109 succhi, smoothies e sfizi” presso lo stand di Pharmavegana. Al Veganfest è stato lanciato “Le ricette di Veganblog.it” una raccolta di 200 ricette tratte dalla più grande community italiana di appassionati di cucina vegan, mentre allo stand della rivista Funny Vegan si sono succeduti una serie di cooking show con relative presentazioni di libri scritti da blogger, cuochi ed esperti: Laura Leall con il suo “Vegan Ti Amo – Arte Cucina – Ricette biologiche senza glutine cotto e crudo”, pinanuova rivistaCaterina Mosca ed Elena D’Alto con “Baciami in Cucina – Come innamorarsi della cucina naturale in 200 ricette”Lorenzo Ferrante con “Sano e Vegano – Le ragioni di una scelta alimentare etica, salutare e piena di gusto”, Giuseppina Siotto con “Vegetaliana- note di cucina italiana vegetale”.
Infine una nuova rivista mensile dedicata al mondo vegan è nata sul mercato italiano, “Vegan Italy – il nuovo modo di pensare il cibo”, presentata allo stand di Edizioni Sonda con cooking show offerti dallo staff di Vegolosi.
Sul prossimo post vi illustrerò invece tutte le novità relative ai prodotti, i più interessanti e innovativi, che ho visto al Sana, e racconterò la mia esperienza di blogger/giurata per l’assegnazione del premio “Coup de Coeur”, stay tuned come sempre!

Sana e Veganfest 2015 – EVENTI

ingresso sanaEccomi di ritorno dalla bellissima esperienza come BLOGGER UFFICIALE della fiera SANA di Bologna, quest’anno ancora più affollata e soprattutto ricca di eventi, convegni, conferenze, presentazioni di libri e cooking show. Allora, andiamo con ordine: il primo evento per importanza e per quantità di pubblico è stato, come del resto mi aspettavo, il The China Study Tour, giunto ormai alla sua quinta tappa dopo il foto oksuccesso che sta ottenendo in varie città italiane. Bravi e preparati i relatori i quali hanno illustrato ancora una volta i benefici a tutto tondo di una sana e bilanciata alimentazione 100% vegetale e integrale, utilissima nel prevenire e curare molti disturbi e malattie del nostro tempo.
A proposito di alimentazione e salute, interessante è stata anche la conferenza di Giovanni Allegro, chef e docente presso la scuola di cucina naturale Cascina Rosa dell’Istituto dei Tumori di Milano. Ancora una volta è stato ribadito il concetto che l’alimentazione fa veramente la differenza nel determinare il nostro benessere e può contribuire moltissimo alla prevenzione.
michelaSul palco del Veganfest (grande area all’interno della fiera tutta dedicata al mondo vegan) si sono succeduti una serie di interventi e testimonianze. La dottoressa Michela De Petris (con la quale tra l’altro collaboro ormai da tempo, vedi ad esempio questo post) già tra i relatori del The China Study Tour, ha parlato della sua famiglia vegana ormai da anni, compreso il dolcissimo cane Diamond che porta sempre con sé, e dei grossi benefici riscontrati in tutti i suoi pazienti che seguono questo tipo di alimentazione. Patrizia Re, mamma vegana, ha raccontato della propria esperienza di gravidanza e allattamento egregiamente sostenuta in perfetta salute e naturalezza anche dopo i quarant’anni.
Ma passiamo ai COOKING SHOW che, come sempre, sono piatto salvinitra gli eventi più seguiti, non solo al Veganfest ma anche nei vari stand. Primo fra tutti Simone Salvini, famoso chef di alta cucina vegetale e naturale che stimo molto e seguo sempre quando posso. Quest’anno ha presentato un piatto di ispirazione orientale: lenticchie indiane urid al latte di cocco e mandorle, erbe aromatiche e assafetida (spezia indiana che marco bianchiricorda lo scalogno) su ragù di carota e sedano, guarnite con spuma di latte di mandorla ed erbe fresche, spettacolare come sempre.
Marco Bianchi, divulgatore scientifico per la Fondazione Veronesi, cuoco amatoriale e volto televisivo, ha preparato invece dei pancake vegan e integrali, serviti con sciroppo d’acero e frutti di bosco e accompagnati da una virgin piña colada a base di latte di riso, cocco e ananas con frutto della passione.
Allo stand di Pharmavegana il cuoco Gianluca Ronchi ha naturasìtenuto diversi cooking show illustrando l’ABC della cucina naturale, vegana e crudista, con ricette, assaggi e spiegazioni sulle proprietá nutrizionali dei cibi. Nella vasta area di Naturasì si sono tenuti invece dei laboratori pratici dove il pubblico ha partecipato attivamente alla preparazione del pane con farine di cereali antichi e minestre di verdure e ortaggi di stagione coltivati dagli agricoltori biologici e biodinamici de “Le Terre di Ecor”. Ultimo evento degno di nota sono stati i premi assegnati dalla Nazionale Italiana Pizzaioli alle pizzerie italiane che si sono distinte per aver realizzato le migliori pizze di Kamut e Vegane. Per il momento direi che può bastare 😉 nel prossimo post farò invece una carrellata dei libri presentati e prodotti interessanti visti e assaggiati… stay tuned come sempre!

Sana e Veganfest 2015 – Preview

ortaggi e verdureAnche quest’anno sarò una delle BLOGGER UFFICIALI del SANA di Bologna, Salone Internazionale del biologico e del naturale con all’interno il Veganfest, padiglione tutto dedicato al mondo vegan. Nelle giornate di sabato 12, domenica 13 e lunedì 14 settembre seguirò dal vivo i vari eventi, conferenze, cooking show, presentazioni di libri e di nuovi prodotti commentandoli con post e foto in tempo reale sulla mia pagina Facebook e sul mio profilo di Twitter. Ovviamente sul blog farò poi un bel reportage completo sulla fiera e su ciò che mi ha colpito o mi è piaciuto di più (vedi qui e qui quelli che avevo scritto l’anno scorso).
Quest’anno il programma degli eventi (trovate qui quello del Sana e qui quello specifico macro sanadel Veganfest) è ricco e interessante con corsi, convegni, presentazioni ma anche tanti cooking show. E non solo, ci saranno anche diversi eventi che si terranno nei vari stand come ad esempio quello della Macro Edizioni la quale, tra l’altro, organizzerà proprio al Sana la quinta tappa del The China Study Tour che, dopo il primo convegno tenutosi proprio al Sana di Bologna l’anno scorso, sta avendo un grande successo in varie città d’Italia.
Allo stand della rivista Funny Vegan si alterneranno cuochi e blogger con cooking show, presentazioni di libri, degustazioni e assaggi. Come potete vedere dal programma alle 12:30 ci sarà anche il mio che avrà il tema “Come rendere gustoso il tofu”. Preparerò dal vivo 2 ricette, una salata e una dolce, con il famigerato “formaggio di soia” che ormai tutti conoscono ma pochi sanno insaporire e cucinare nel modo giusto per renderlo veramente goloso e appetitoso.
novitàUn’altra bella iniziativa, che si ripete ormai da diversi anni, è il premio Sana Novità, assegnato in base alla votazione del pubblico a tre prodotti tra quelli segnalati dalle aziende espositrici, uno per ogni categoria merceologica (alimentazione, benessere, altri prodotti naturali). Ma quest’anno ci sarà anche il premio Coup de Coeur ovvero le tre blogger ufficiali della manifestazione (tra cui la sottoscritta 🙂 ) sceglieranno di premiare tre prodotti (ognuna ne sceglierà uno appartenente alla categoria di cui si occupa, nel mio caso, ovviamente, sarà l’Alimentazione) che le avranno “colpite al cuore” per originalità, innovazione e/o packaging accattivante. La premiazione si svolgerà lunedì 14 alle ore 16:00.
Infine il Sana City, ovvero il “fuori salone” del Sana per le vie di Bologna, un fitto programma di degustazioni, colazioni, aperitivi, cene, percorsi eno-gastronomici, mercatini bio e vari appuntamenti per grandi e bambini organizzati in collaborazione con EcoBioConfesercenti. Il sabato ci sarà persino la notte bianca!
Insomma anche quest’anno saranno giorni molto intensi, ringrazio l’organizzazione e l’ufficio stampa del Sana per avermi nuovamente scelta e invitata, non vedo l’ora 😉

Sana 2014 e Veganfest – seconda giornata

novitàEd ecco il resoconto della seconda giornata della manifestazione bolognese, una domenica non meno ricca di eventi e, soprattutto, non meno affollata. Tanto per cominciare sono andata a votare i prodotti novità, che saranno sul mercato a partire dal 1 ottobre 2014. Tutti i visitatori possono votarli dopo averli visionati in un apposito spazio espositivo e se ne possono scegliere tre, uno per categoria: alimentazione, benessere e altri prodotti naturali. La premiazione sarà lunedì alle 16, sono curiosa di sapere chi vincerà, soprattutto per la categoria alimentazione e sul prossimo reportage che scriverò, che avrà come titolo “Visti al SANA, prodotti e curiosità”, vi svelerò per chi ho votato 🙂spezie
Il cooking show della giornata presso il Veganfest è stato tenuto dallo chef Giuseppe Coco, autore de Il pasto gentile e ha visto al centro dell’attenzione le spezie che, se da un lato sono ricche di sostanze benefiche dall’altro, se opportunamente dosate, arricchiscono i nostri piatti di profumi e aromi aiutando la digestione e consentendoci di usare meno sale. Abbiamo quindi visto come sia facile prepararsi in casa il proprio curry speziato e personalizzato, tostando le singole spezie una ad una per poi mescolarle, macinarle e riporle in un contenitore in modo da averle sempre a disposizione.
foto sanaUltima, ma direi prima per importanza e interesse, la conferenza tenuta da Stefano Momenté e Sara Cargnello presso lo stand di Macro Edizioni intitolata Crudo, succhi e frullati, vantaggi e benefici del raw food. Stefano è un giornalista e autore di numerosi libri sull’alimentazione vegana e crudista, uno dei pionieri del crudismo in Italia, e Sara è un’esperta food blogger crudista molto conosciuta in rete come Miss Vanilla. Entrambi ci hanno illustrato i grandi benefici per la salute di succhi, estratti e frullati di verdure, ortaggi e frutta fresca, un concentrato di vitamine, minerali e sostanze nutritive immediatamente assimilabili dall’organismo, adatti e anzi, vivamente consigliati, a tutti, anche a chi non segue un’alimentazione crudista, compresi i bambini.
bloggerE’ stato un magnifico week end, sono felice del successo della manifestazione ed è stato bello vedere che c’è tanto interesse per il biologico, la sana alimentazione, lo stile di vita sano e rispettoso per l’ambiente e per gli animali.
Ringrazio vivamente il Social Media Team del Sana che mi ha invitato come blogger ufficiale, Bologna Welcome per l’accoglienza e l’ospitalità e le mie simpatiche colleghe blogger, piacere di avervi conosciute! 🙂

Sana 2014 e Veganfest – prima giornata

Cimageome promesso ecco il primo reportage dal SANA di Bologna e dal VEGANFEST. La prima giornata è stata molto fitta di appuntamenti ed eventi vari, primo fra tutti quello che a mio parere era il momento più atteso della manifestazione: il convegno “La rivoluzione delle forchette vegan”, sull’ormai famoso The China Study di Colin Campbell, bestseller che ha spopolato negli Usa, ma anche in Italia, sull’importanza di una sana alimentazione 100% vegetale e integrale per imageprevenire e curare moltissime malattie. L’evento, organizzato da Macro Edizioni, era moderato da Red Ronnie (vegano da tanti anni) e ha visto l’intervento di ospiti come Michele Riefoli, autore del libro Mangiar sano e naturale e della dottoressa Michela De Petris, diventata recentemente famosa in seguito ad una sevizio tv delle Iene sulla possibilità di curare il cancro con una sana alimentazione vegetale. La sala era super gremita di gente, (c’era la fila fuori e non c’erano più posti neanche in piedi!) segno del grandissimo interesse che si sta sviluppando intorno a questi argomenti e io direi, ottimo così! L’arma più potente che abbiamo non solo per prevenire ma anche per curare tantissime malattie ha un nome molto semplice: alimentazione sana, totalmente vegetale e integrale, cosÌ ha ribadito il dott. Colin Campbell nella video intervista proiettata al convegno, anche se purtroppo gli interessi delle industrie farmaceutiche remano contro….
imageL’altro evento imperdibile della giornata è stato il cooking show del mitico chef Simone Salvini, introdotto da un altro grande della cucina veg: Pietro Leemann. Al Veganfest Salvini ha presentato il suo “Saluto alla bella stagione”, ovvero un gazpacho di pomodoro, anguria e fragole con maionese crudista di mandorle allo zafferano e olio al limone, magistralmente decorato con erbe aromatiche e petali di fiori eduli, inutile dire che era veramente squisito!image
Sempre dal Veganfest, la presentazione del libro Las Vegans di Paola Maugeri, famosa vj e giornalista musicale, vegana, animalista ed ecologista convinta, che ha raccolto in questo simpatico libro tutte le sue ricette preferite, abbinandole ciascuna ad una canzone “del cuore”.
La serata di ieri si è conclusa con una suggestiva passeggiata nel centro di Bologna, cittá che conosco poco ma imageche amo molto e una gradita cena vegana  da Fram, delizioso ristorantino di cucina naturale che ho davvero apprezzato, il tutto gentilmente offerto da Bologna Welcome.
Ora vado perché mi aspetta un’altra bella giornata densa di appuntamenti, a domani con il prossimo reportage! Quest’anno il Sana e il Veganfest mi sembrano ancora più grandi e più affollati, e direi che è un ottimo segno del sempre maggiore interesse della gente per questi argomenti.

Sana e VeganFest 2013

Questo weekend sono stata alla Fiera Sana di Bologna, importante manifestazione dedicata al biologico, all’alimentazione e alla cosmesi naturale, che quest’anno festeggiava i 25 anni di vita. La fiera era veramente grande e, naturalmente, mi sono concentrata sui padiglioni dedicati all’alimentazione.
Allo stand di Macro Edizioni, si è parlato del libro di Colin Campbell, The China Study, best seller mondiale che fornisce prove scientifiche inconfutabili che la carne, i latticini, le uova e tutti i derivati animali favoriscono l’insorgenza del cancro e vari tipi di malattie molto comuni nelle società occidentali, come diabete e cardiopatie. Nella foto a fianco il dott. Francardo parla dell’importanza di un’alimentazione vegetale e integrale ma anche e soprattutto biologica e biodimanica.
Il fiore all’occhiello della manifestazione, almeno per me, è stato però il VeganFest, kermesse dedicata al mondo vegano visto a 360 gradi, con stand di prodotti, conferenze, dibattiti su salute e animalismo e show cooking. Il mitico chef Simone Salvini (nella foto a sotto) ha realizzato in poco tempo due originalissimi dolci, piccole opere d’arte belle, buone e sane che ho avuto anche la fortuna di assaggiare (nella foto sotto uno dei due dolci realizzati: crumble di pan di spagna con gelatina all’arancia, frutti di bosco, erbe aromatiche e sorpresa di crema alla mandorla). 
Tra gli ospiti del VeganFest, oltre a Simone Salvini e Pietro Leemann (chef stellato patron del ristorante Joia di Milano), Red Canzian dei Pooh, Red Ronnie, Gatto Panceri, le attrici Claudia Zanella e Loredana Cannata, tutti personaggi del mondo dello spettacolo che hanno fatto la scelta vegan per sè e per la propria famiglia. E ancora Paola Maugeri, giornalista e critico musicale, autrice del libro La mia vita a impatto zero (di cui ho parlato qui),  e i medici del comitato scientifico di Associazione Vegani Italiani Onlus.
Infine, non mi sono certo fatta mancare un bel giro tra i vari stand di produttori biologici. Tra i vari assaggi e degustazioni cito uno stupefacente panettone vegano con farina di farro e olio di girasole che verrà commercializzato da Baule Volante (questo Natale sarà mio!), degli ottimi taralli pugliesi La terra e il cielo con farina di farro semintegrale, i buoni tofu aromatizzati in tutti i modi di Taifun, il morbido e saporito seitan lavorato a mano di Mediterranea Bio (a mio parere il miglior seitan confezionato che esiste in commercio), l’affettato di mopur di Harmonie Vegan (impressionante la somiglianza con la bresaola), la famosa Mozzarisella, in versione sia classica sia spalmabile, che però non mi ha fatto impazzire (devo assolutamente sperimentare una buona ricetta per autoprodurla!). Ho avuto anche modo di assaggiare vari tipi di cioccolato e persino le bacche di cacao puro al naturale, piuttosto amare, ma ricchissime di ferro e di antiossidanti.
Concludo facendo i complimenti agli organizzatori del VeganFest, a tutte le aziende e alle persone che dedicano il proprio lavoro e la propria passione a divulgare l’idea che un’alimentazione consapevole, etica e sana fa bene all’uomo, agli animali e all’ambiente.

Ricette con Maionese Vegetale Cuore

prodotti-okTutti conosciamo l’Olio Cuore, presente e ben affermato nel mercato Italiano da ormai tanti anni (famosa la storica pubblicità con l’attore Nino Castelnuovo che saltava la staccionata 😀 ). La MAIONESE VEGETALE CUORE è invece una novità assoluta. Realizzata con ingredienti totalmente vegetali, è composta dal 55% di olio Cuore, senza soia nè glutine, ricca di acido linoleico, vitamina E e B6. Il sapore e la consistenza sono straordinariamente simili alla maionese tradizionale con le uova!evento
All’evento di presentazione del nuovo prodotto alla stampa ho avuto il piacere di partecipare come food blogger ufficiale insieme a Vegachef e Robysushi. Presenti diversi giornalisti, i principali rappresentanti dell’azienda e Linus, sì, proprio lui, il DJ 😀 Si è parlato di salute, benessere, importanza del movimento e dello sport, di acido linoleico che aiuta a tenere basso il colesterolo, con risultati di sondaggi e ricerche scientifiche molto interessanti…
Nel frattempo io cucinavo in diretta le mie 4 RICETTE che ho poi presentato e fatto degustare ai partecipanti con i commenti nutrizionali di Mara alias Vegachef, amica e collega in Funny Veg Academy 🙂 Eccole per voi:

barchette

Barchette di indivia belga con patè di ceci e capperi (hummus rinforzato)
Frullate insieme 500 g di ceci cotti e ben scolati, 6 cucchiai di maionese Cuore, 4 cucchiai di tahin (crema di sesamo), 2 cucchiai di senape delicata, 2 cucchiai di capperi sotto sale sciacquati e dissalati, il succo di un limone. Mettette la crema ottenuta, che dovrà essere bella liscia e morbida (aggiungete eventualmente un goccio d’acqua), in una sac à poche e farcite delle foglie di indivia belga come fossero barchette. Io ho decorato con capperini sott’aceto e fiori di erba cipollina.

pancakes

Pancake salate con maionese Cuore e pomodorini al timo 
Mescolate in una ciotola 100 g di farina di riso, 70 g di farina di ceci, 30 g di farina di grano saraceno e una punta di cucchiaino di bicarbonato. Versate a poco a poco 260 g di latte d’avena al naturale e 1 cucchiaio di olio Cuore mescolando con una frusta. Lasciate riposare la pastella per una mezz’ora, poi aggiungete una presa di sale e versate il composto a cucchiaiate in una padella antiaderente ben calda: si rapprenderanno quasi subito, quindi rigiratele con una paletta e fatele cuocere anche dall’altro lato facendo attenzione a non bruciarle. Spalmate con un velo di maionese Cuore ogni pancake e disponete sopra dei pomodorini tagliati a rondelle e conditi con una spruzzata di sale Cuore e delle foglioline di timo fresco. Impilate le pancake formando 2 o 3 strati e finite con sopra un ciuffo di maionese e una fettina di pomodoro.

risoRiso rosso con piselli freschi, finocchietto e salsa Cuore di asparagi (per 5 persone)
Preparate la salsa sbollentando le punte di 5 asparagi in poca acqua salata. Tenetele da parte, quindi tagliate i gambi a rondelle e cuoceteli nella stessa acqua fin quando saranno morbidi. Scolateli e frullateli con 70 g di maionese Cuore.
Bollite in un litro d’acqua salata 500 g di piselli freschi, quindi scolateli e nella stessa acqua cuocete 400 g di riso rosso integrale per assorbimento, con coperchio e a fuoco lento. Affettate 2 cipollotti di Tropea e stufateli in una padella capiente con olio evo, quindi unite il riso e i piselli mescolando per far insaporire. Aggiungete abbondante finocchietto fresco tritato e servite con la salsa e le punte di asparagi.

burgerMini burger di lenticchie con maionese Cuore all’erba cipollina
Frullate con un minipimer a immersione 480 g di lenticchie cotte e ben scolate, 40 g di pomodori secchi sott’olio, 70 g di cipolla pesata pulita, 1 cucchiaino di paprika dolce e erbe secche miste (origano, maggiorana, rosmarino, salvia). Aggiungete alla purea ottenuta 25 g di farina di mais fioretto, l’impasto resterà molto morbido. Formate con le mani una decina di mini burger e poggiateli su una teglia ricoperta di carta forno e leggermente unta d’olio. Ungeteli anche sopra con un pennello e infornateli a 200 gradi per 15 minuti circa rigirandoli a metà cottura. Serviteli insieme alla maionese Cuore mescolata con abbondante erba cipollina tritata. Per l’occasione ho decorato con “cuori di pomodoro” realizzati con delle formine per biscotti 🙂

biscottini-2Per finire, visto che sono una golosa e non concepisco un pasto come si deve senza concludere in dolcezza, ho proposto dei biscottini ricoperti di cioccolato realizzati con olio Cuore (ovviamente a forma di cuore! 🙂 ) Ho utilizzato la mia consueta ricetta di pasta frolla semintegrale che trovate qui, dove per altro secondo me l’olio di mais sta benissimo perché essendo molto delicato non ne altera il sapore.
Per concludere: sono felice che sempre più prodotti vegani si trovino negli scaffali dei supermercati, non solo per vegani, ma anche per tutti coloro che sono semplicemente curiosi o che vogliono provare un’alternativa vegetale, più sana, più etica e, molto spesso, più buona!

 

TuttoFood Milano 2017

tuttofood-coverTuttoFood è un’importante fiera internazionale dedicata agli operatori del settore food and beverage che si svolge a Milano ogni 2 anni.
Quest’anno l’ambito BIO, VEG e GREEN era molto più vasto rispetto alla precedente edizione. Nel prossimo post vi parlerò del mio cooking show, adesso vi racconto le belle cose che ho visto 🙂 Trovo che girare per fiere (vedi ad esempio il Sana di Bologna) sia sempre un’esperienza interessante oltre che divertente, un continuo esplorare, assaggiare, chiedere, scoprire… se poi lo si fa in compagnia, come quest’anno per me insieme agli amici di Funny Vegan e Funny Veg Academy, è ancora più bello!

the-bridgeAllo stand The Bridge, produttore italiano di bevande vegetali e biologiche di alta qualità (vedi in proposito questo post), il bravissimo pastry chef e amico Stefano Broccoli ha preparato una torta e dei simpatici mini cupcake utilizzando le nuove bevande a base di cocco e di noci brasiliane. L’abbinamento col cioccolato era golosissimo!
goji-ok-2Le bacche di Goji italiane di Favella Group, coltivate in Calabria, sono particolarmente ricche di carotenoidi dall’alto potere antiossidante (una ricerca condotta dall’Università di Perugia dimostra che il loro contenuto di carotenoidi è molto più elevato rispetto a quelle presenti attualmente in commercio, per lo più provenienti dalla Cina). Si trovano sul mercato fresche o trasformate (ma non essiccate) con il marchio OhSole e presto arriveranno anche i prodotti della nuova linea Bio Nik a base non solo di Goji ma anche di funghi cardoncelliMoringa (un altro superfood dalle interessantissime proprietà nutraceutiche). La linea sarà tutta biologica e vegetale e comprenderà burger, sughi, ragù e pesti, confetture e succhi.
gnocchiMaster Gnocchi ha lanciato la linea Mamma Emma Bio, tra cui ben 5 tipi di gnocchi vegan: classici, con farina integrale, di farro, di kamut e con spirulina, tutti con ingredienti sani, bio e, soprattutto, patate fresche. Al loro stand Stefano Momentè, giornalista, scrittore, chef e divulgatore vegano, ha cucinato in diretta i 5 tipi di gnocchi, ciascuno con una ricetta diversa. Ho avuto il piacere di assaggiarne due: con pesto di pistacchio e con pesto di noci e prezzemolo, ottimi sapori e piacevole consistenza, bella morbida come piace a me.
feliciaIn crescita il trend delle paste senza glutine a base di cereali alternativi e di legumi. Uno dei marchi più noti è senza dubbio Felicia, le cui ultime novità sono i fusilli di fagioli verdi mung e le lasagne, gli spaghetti e le casereccie di lenticchie gialle. Allo stand il cuoco pugliese Peppe Zullo ha cucinato e fatto degustare alcune ricette, tutte veg e a base di ortaggi e verdure della nostra tradizione.
vegghissimiCerreto Bio ha lanciato la linea I Vegghissimi a base di semi, cereali, alghe, erbe aromatiche, verdure e spezie. Interessanti in particolare i preparati per maionesi a base di canapa, carote e alghe, che basta frullare con acqua e succo di limone o aceto per ottenere salse gustose, sane e nutrienti, e il preparato per golden milk, bevanda della tradizione ayurvedica a base di curcuma e pepe nero, dolcificata con datteri.
milano-vegDopo il successo dei panettoni e colombe vegan, MilanoVeg ha introdotto altri dolci tipici della tradizione italiana rivisitati in chiave veg: chiacchiere, meringhe, baci di dama, cantucci e krumiri che purtroppo non ho assaggiato… da golosa quale sono non vedo l’ora! Tra le novità di Germinal Bio ottimi i crackers senza glutine a base di farina di grano saraceno e farina di ceci e buonissimi i vari prodotti BIOmiGusta, marchio dell’azienda YogiBio che propone un’ampia scelta di burger, piatti pronti freschi, tofu, affettati e formaggi vegetali, tutto bio e vegan. La Buona Terra Bio non si smentisce mai per l’elevata qualità dei suoi prodotti che ormai conosco da tempo, non solo grissini di tutti i tipi ma anche snack vari salati e dolci, uno più sfizioso dell’altro. Originali e particolari gli aceti balsamici aromatici ReModena al fico, al limone, al lampone, al pomodoro e basilico, alle cipolle, ai datteri, allo sciroppo d’acero, completamente naturali e adatti a preparazioni sia dolci che salate. Interessante anche il Quorn, proteina vegetale ricavata dai funghi che si trova nella grande distribuzione declinato in vari prodotti, per la maggior parte vegetariani (perché contenenti albume d’uovo). Aspetto di assaggiare la versione vegan!
Adesso vi racconto una cosa strana: Tonazzo Food, importante gruppo padovano tonazzoproduttore di carne e prodotti confezionati a base di carne (a cui fra l’altro, fa capo Kioene, conosciuto marchio di burger, polpette e cotolette 100% vegetali) ha lanciato una nuova linea proprio di burger e polpette vegetali a marchio Macelleria Tonazzo destinata ai banchi di macelleria dei supermercati e studiata, a livello di packaging e di gusto, per attirare il consumatore onnivoro e carnivoro. In Italia i consumi di carne e prodotti lavorati a base di carne sono diminuiti molto nell’ultimo periodo (complici i servizi trasmessi in TV sulle terribili condizioni degli allevamenti intensivi e la dichiarazione dell’OMS sul fattore potenzialmente cancerogeno delle carni rosse e lavorate). Probabilmente si è deciso di attirare il consumatore che abitualmente frequenta quei reparti con prodotti alternativi che sfruttano la cosiddetta “moda” veggy. Io direi, ben venga se può servire in qualche modo, in qualsiasi modo, a ridurre il consumo di carne!

Mattonella di tempeh con salsa verde di tofu alle olive

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Nell’ambito del SANA di Bologna, oltre ad essere stata una delle blogger ufficiali della manifestazione (vedi in proposito il post precedente), ho anche tenuto un mio cooking show presso lo IMG-20160912-WA0000stand della rivista Funny Vegan. Non è la prima volta che i miei amici di Funny Vegan mi invitano ai loro eventi e mi sono sempre divertita, ma stavolta mi sono sentita davvero parte di una squadra ed è stato un onore dare il mio contributo. Oltre ad essere soddisfatta in generale IMG-20160912-WA0010per l’evento sono anche felice di aver conosciuto persone squisite e approfondito conoscenze che prima erano solo superficiali.
Sponsor del mio cooking show è stata Cambiasol, una piccola azienda genovese a conduzione familiare che si è affacciata da pochissimo sul mercato. Spero che in fiera abbia avuto modo di farsi conoscere da un pubblico più vasto perché meritano davvero. Producono tofu e tempeh con lavorazione artigianale e soia italiana e biologica che ho trovato ottimi come consistenza e sapore. Sono alimenti antichissimi di cui le popolazioni orientali si nutrono regolarmente da millenni. Hanno poche calorie e sono ricchi di proteine, fibre e sali minerali, più digeribili rispetto ai legumi interi, soprattutto il tempeh, ricco di enzimi . Con grande piacere mi sono quindi cimentata nella preparazione di un secondo piatto proteico che li contenesse entrambi.
PS: Non è vero che tutta la soia è ogm in quanto basta sceglierla italiana e biologica.
doppia foto con bordinoIngredienti per 3 mattonelle:
1 panetto di tempeh Cambiasol (250 g) 
2 cucchiai di tamari
2 cucchiai d’olio EVO
2 cucchiai di succo di limone
erbe aromatiche secche: origano, salvia, rosmarino, maggiorana…
Per la salsa:
1 panetto di tofu Cambiasol (300 g)
20 olive verdi snocciolate
1 cucchiaio colmo di capperi sott’aceto ben sgocciolati
1 cucchiaio di olio EVO
1 cucchiaio di succo di limone
2 grosse manciate di prezzemolo fresco
olive a rondelle, pomodori datterini e prezzemolo fresco per decorare

IMG_6964Tagliate il tempeh a fettine sottili (io ho l’ho tagliato prima a metà per lungo e poi ricavato delle fettine rettangolari) e disponetelo in un contenitore o una ciotola piuttosto larga e piatta. Conditelo con il tamari, l’olio, il succo di limone e le erbe, mescolatelo e lasciatelo marinare da un minimo di mezz’ora/un’ora ad un massimo di 3 o 4 ore (in questo secondo caso meglio riporlo in frigo). Più starà in marinatura più si insaporirà e si ammorbidirà. Non consiglio però di lasciarlo marinare per troppo tempo altrimenti potrebbe diventare molto morbido rischiando poi di rompersi in cottura.
Preparate la salsa ponendo nel bicchiere del minipimer a immersione il tofu tagliato a cubetti, le olive a pezzetti, i capperi, l’olio e il succo di limone. Frullate fin quando otterrete una crema liscia e omogenea (in base al grado di sapidità delle olive e al gusto personale potete eventualmente ridurne o aumentarne la quantità).
Dopo circa mezz’ora o un’ora vedrete che il tempeh avrà già assorbito il liquido di marinatura e a questo punto potete versarlo con tutta la marinatura eventualmente rimasta in una padella grande e ben calda. Fatelo rosolare da entrambi i lati per alcuni minuti fin quando si formerà una crosticina leggermente scura (ma attenti a non bruciarlo!).
Componete il piatto disponendo sul fondo uno strato di fettine di tempeh, poi la crema di tofu aiutandovi con una sac à poche, poi un altro strato di fettine di tempeh e per finire un altro strato di crema di tofu. Decorate con pomodorini freschi, olive a rondelle e foglie di prezzemolo. Il contorno ideale per questo piatto è a mio avviso una bella insalata di pomodoro (finché sarà stagione…)

Come rendere gustoso e saporito il tofu – CINQUE RICETTE

ioDopo ben 4 post dedicati alla fiera SANA e al Veganfest di Bologna, eccone finalmente uno con tante belle ricettine… 🙂 Proprio in occasione della fiera ho tenuto presso lo stand della rivista Funny Vegan un cooking show che aveva come titolo: “Come rendere gustoso il tofu”. Eh sì perché i prodotti innovativi e particolari ci piacciono, amiamo i formaggi vegetali di tutti i tipi e i superfoods ma… non dimentichiamoci delle basi, che ancora pochi conoscono in tema di buona e sana cucina vegan. Ad esempio il tofu, chi è alle prime armi di solito compra una marca qualsiasi, apre la confezione, lo assaggia e…. lo butta nella spazzatura! La verità è che, sebbene sia volgarmente detto “formaggio di tofusoia”, il tofu non è un formaggio, ovvero non si mangia così al naturale come i formaggi! Se a qualcuno piace, ben venga certo, ma si tratta a mio avviso di un alimento di base, che va marinato, insaporito, frullato, saltato, stufato, arrostito, strapazzato… insomma CUCINATO! E, magicamente, assumerà tutti i sapori e gli aromi che sapremo dargli perché è un prodotto UMILE, che si piega al nostro volere e acquisisce il sapore che vogliamo/sappiamo dargli con la nostra abilità e fantasia.

Ecco le prime 3 ricette, semplicissime:
IMG_6384– Tofu strapazzato: Affettate una cipolla e fatela stufare in padella con un po’ d’olio EVO, aggiungete 100 g circa di carote a julienne (sostituibili con peperoni a tocchetti), coprite, versate poca acqua e lasciate che si ammorbidiscano. Unite quindi 200 g di tofu sbriciolato con le mani e lasciate insaporire per qualche minuto. Aggiungete curcuma a piacere e un paio di cucchiai di tamari. Olive a rondelle, pomodori secchi a pezzetti ed erbe aromatiche (origano, maggiorana, salvia, prezzemolo, rosmarino) non sono indispensabili ma consigliati.
IMG_6390– Patè di tofu alle olive: Tagliate a pezzi 250 g di tofu e fatelo bollire per 5 minuti circa. Scolatelo, fatelo raffreddare e frullatelo insieme a 80 g circa di olive verdi pesate senza nocciolo, 2 cucchiai di aceto di mele, 2 cucchiai di olio EVO e 4 o 5 cucchiai d’acqua. Varianti: sostituite le olive (la metà o anche il totale) con capperi sott’aceto oppure con pomodori secchi sott’olio, aggiungete aglio ed erbe aromatiche a piacere. Ottimo spalmato su pane, crostini, crackers, piadine, cruditè di verdure o per condire la pasta
IMG_5412– Ripieno per torte salate: Cuocete e insaporite a piacere le vostre verdure preferite (spinaci, bietole erbette, broccoletti, zucchine e piselli), alla fine aggiungete del tofu sbriciolato con le mani amalgamandolo alle verdure e dando un tocco di sapore in più con lievito alimentare in scaglie. Ecco un ottimo ripieno per quiche e torte salate. In pratica il tofu in questo caso prende il posto della ricotta che normalmente si usa e il lievito alimentare in scaglie sostituisce il parmigiano.

Chi vuole invece cimentarsi con preparazioni più particolari trova sul blog qui altre ricette interessanti. Da provare anche il tofu affumicato, che a differenza di quello al naturale è buono da mangiare anche così com’è, magari aggiungendolo a insalate e verdure cotte, ai risotti, alla pasta e a tutti i piatti a cui si vuole dare un tocco fumé.

Ma veniamo alle 2 ricette che ho mostrato durante il mio cooking show al Sana di Bologna. La prima è in realtà una variante di questa già pubblicata diverso tempo fa:
Copia di tofu 2– Tofu marinato alle erbe aromatiche e arrostito:
(per 4 persone) Tagliate 250 g di tofu a fettine sottili e fatele marinare per qualche ora (da 6 a 8 ore meglio se in frigo) insieme a 2 cucchiai di tamari, 2 cucchiai di olio EVO e tante erbe aromatiche secche a piacere, io ho usato: origano, rosmarino, maggiorana, timo, erba cipollina, salvia. Trascorso il tempo di marinatura arrostite le fettine in una padella antiaderente insieme al loro liquido di marinatura, disponendole su un unico strato, fin quando formano una crosticina croccante. Servite caldo. Ringrazio La Buona Terra Bio per avermi gentilmente fornito gli ottimi e fragranti mini crackers che ho utilizzato per servire gli assaggi durante il cooking show.

Il tofu può essere usato anche per preparazioni dolci, ad esempio come base per cheese cake, tiramisù, ma anche semplicemente per creme dolci di ogni tipo (per le quali si può usare anche il “silken tofu” o tofu vellutato, ma non è indispensabile). Ecco la mia, ottima per farcire torte, crepes o anche da spalmare su pane e fette biscottate:
tofu– Crema dolce di tofu al cacao e nocciola
Fate bollire 200 g di tofu tagliato a pezzettoni per 5 minuti, scolatelo, fatelo raffreddare e poi frullatelo con un minipimer insieme a 30 g di cacao (anche crudo), 100 g di sciroppo d’agave, 60 g di crema (o burro) di nocciole (la trovate online o nei supermercati biologici ben forniti), 5 cucchiai di succo di mela puro, mezzo cucchiaino raso di vaniglia in polvere. In alternativa alla crema di nocciole potete anche usare pari quantità di nocciole tostate o sgusciate ma dovrete prima ridurle a crema meglio se con un macina caffè o macina spezie, altrimenti rimarranno granulose (vedi ad esempio la ricetta della veg-nutella). Ringrazio Vegan Green Love che mi ha gentilmente fornito alcuni degli ingredienti che ho utilizzato al cooking show tra cui il burro di nocciole, il cacao crudo nonché le bacche di goji e le banane essiccate per decorare.

 

Menu veg nelle mense universitarie italiane

locandinaIl progetto “Mens” Sana è un’iniziativa ideata dal movimento Whatmann che prevede di portare entro il 2016 una proposta di menu veg nelle mense universitarie italiane. Lo scopo è ridurre i piatti a base di carne e pesce e offrire un’alternativa veg non solo a vegetariani e vegani ma anche agli onnivori che almeno ogni tanto vorranno provare qualcosa di diverso, facendo così del bene agli animali, all’ambiente e alla propria salute.
Sul sito ufficiale potete trovare tutti i dettagli. Attualmente è in corso una raccolta firme a sostegno del progetto presso tutte le università statali d’Italia ma è possibile firmare direttamente online sul sito anche se non si è studenti o dipendenti universitari, per cui… firmate numerosi!
Io ho avuto l’onore e il piacere di essere stata scelta per ideare i piatti del menu che verrà proposto 🙂 Ho pensato a ricette semplici ed economiche ma allo stesso tempo gustose e invitanti, 4 primi, 4 secondi e 2 dolci, eccoli:
Primi
– Pasta al ragù di soia
– Pasta al pesto, pomodorini e fagiolini
– Risotto ai porri e zucca
– Couscous al curry piccante
Secondi
– Seitan aromatico con scorze di agrumi, rosmarino e salvia
– Burger di fagioli rossi
– Polpette di lenticchie al sugo di pomodoro
– Farinata di ceci alle erbe
Dolci
– Crostata di pasta frolla con confettura
– Torta al cocco con gocce di cioccolato

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So che i ragazzi del movimento si stanno impegnando parecchio tra raccolta firme, diffusione sui mezzi mediatici (la loro pagina Facebook è questa) e partecipazione a eventi e fiere a scopo divulgativo. Dal canto mio farò il possibile per sostenere e pubblicizzare l’iniziativa sperando che le firme siano tante e che i rettori e i responsabili delle mense apprezzino e approvino. Vi aggiornerò sui prossimi sviluppi 😉

Crepes arrotolate con maionese di mandorle, carote ed erba cipollina

IMG_6160La ricetta delle crepes vegane è stata una delle prime che ho pubblicato sul blog (vedi questo post) e ha avuto un grande successo. Adesso l’ho voluta rivisitare rendendola senza glutine e aggiungendo la farina di mais che conferisce maggiore compattezza e gusto. Ne è venuta fuori una via di mezzo fra una crepe, una tortilla e una piadina sottile, perfetta per arrotolarla e gustarla fredda insieme a verdure di vario tipo e maionese.
Io stavolta ho optato per una maionese di mandorle e semi di girasole che ho trovato molto buona e, se vogliamo, più “sana” rispetto alla classica, in quanto senza aggiunta di olio (per la ricetta della veg-maionese classica invece vedi qui). Le carote ci stanno bene perché contrastano con la lieve acidità della maionese e danno colore e croccantezza. Se non avete o non trovate l’erba cipollina potete sostituirla con prezzemolo o timo in versione secca e fresca.
Potete preparare la maionese e queste crepes/tortillas/piadine alla sera, l’indomani mattina farcirle e portarle al lavoro per la pausa pranzo, oppure in gita o scampagnata all’aperto come pranzo al sacco, approfittando delle belle giornate di primavera ^_^

Ingredienti per 4 crepes:
60 g farina di ceci
40 g farina di riso
40 g farina di mais fioretto
2 cucchiaini colmi di erba cipollina secca
2 carote medie
sale alle erbe, olio EVO qb

Per la “maionese” di mandorle e semi di girasole:
80 g mandorle pelate ammollate in acqua per almeno 3 ore
40 g semi di girasole ammollati in acqua per almeno 3 ore
120 g acqua
2 cucchiai abbondanti di succo di limone
1 cucchiaino di senape delicata
1 punta di cucchiaino di curcuma
scorza di limone grattugiata 

2 cucchiai pieni di erba cipollina fresca tritata

Preparate la pastella delle crepes mescolando le tre farine insieme con una frusta, poi aggiungete a poco a poco 250 g d’acqua e amalgamate bene in modo che non ci siano grumi. Lasciate riposare per almeno una mezz’ora.
Nel frattempo preparate la maionese: sciacquate e scolate molto bene le mandorle e i semi di girasole e tritateli con un mixer fino ad ottenere un composto piuttosto compatto ma granuloso. Trasferitelo in un bicchiere stretto (quello in dotazione col minipimer va benissimo) e lavoratelo col minipimer insieme all’acqua, il succo di limone, la senape, la curcuma, poca scorza grattugiata e un po’ di sale fin quando avrete un composto liscio e morbido. Regolate di sale e/o succo di limone secondo il vostro gusto. Lasciate riposare in frigorifero.
Prendete la pastella delle crepes e aggiungete un paio di prese di sale e l’erba cipollina secca. Cuocete le crepes in un padellino antiaderente (meglio usare quelli fatti a posta per le crepes) secondo il procedimento che trovate qui. Man mano che le cuocete adagiatele in un piatto piano e lasciatele raffreddare.
Con un pelapatate affilato ricavate dalle carote delle striscioline sottili, tipo “tagliatelle” crudiste per intenderci (in alternativa potete anche grattugiarle con una grattugia a fori grossi) e conditele con poco sale alle erbe e un filino d’olio. Massaggiatele con le mani per ammorbidirle, poi prendete una crepes, spalmatela con un generoso strato di maionese di mandorle, cospargetelo di erba cipollina fresca tritata e adagiate sopra un mucchietto di carote, distribuendole su tutta la superficie ma lasciando liberi i bordi. Arrotolate la crepes ben stretta, tagliatela a metà e servitela se volete insieme ad una quenelle di maionese avanzata e un insalatina di carote all’erba cipollina, oppure avvolgete con un tovagliolo da cucina e carta stagnola e portate in giro come pranzo al sacco.

Identità golose Milano 2015

leemannSi sta svolgendo in questi giorni l’undicesima edizione di Identità Golose Milano, congresso italiano di cucina d’autore. Il tema di quest’anno è “Una Sana Intelligenza”, ovvero l’importanza di una cucina non solo golosa ma anche sana e naturale… potevo non partecipare? 🙂 E sì, perché, come afferma Paolo Marchi, ideatore e curatore della manifestazione, “la salute dei clienti è appannaggio anche dei cuochi”, e in quest’ottica le parole “cucina vegetariana e vegana” non spaventano più, anzi, l’infinito e variegato mondo vegetale attira ormai le attenzioni di tutti.
Non a caso nella grande e gremita sala Auditorium il congresso è stato aperto proprio da Pietro Leemann, vegetariano da 30 anni, chef stellato e patron del ristorante di alta cucina naturale Joia di Milano (andarci almeno una o due volte l’anno per me è un must!). Quando cuciniamo e mangiamo trasformiamo il cibo in energia, perché in realtà tutto ciò che facciamo o diciamo ha un effetto energetico sull’ambiente che ci circonda… Il piatto presentato era: pane e acqua, ovvero un panino integrale di farro panino leemannlievitato con pasta madre e arricchito con mele grattugiate, frutta secca e semi, farcito con pesto di cavolo nero e servito con cagliata di mandorle e yuzu (mandarino cinese fermentato). Ad accompagnarlo un’acqua “speciale”, ovvero acqua di fonte di montagna sottoposta ad un rito di purificazione mostrato da Leemann stesso davanti al pubblico. A molti probabilmente il suo intervento sarà sembrato un po’ “strano” o troppo “spirituale” ma di fatto recenti esperimenti hanno dimostrato che l’acqua possiede una “memoria”, ovvero la sua struttura molecolare viene effettivamente modificata dalle nostre azioni e parole, energie positive e negative, con cui viene a contatto. Essendo tra il pubblico che ha potuto assaggiare, posso testimoniare che l’acqua allo stato naturale e quella purificata dal rito di preghiera avevano un sapore diverso!
salvini 2A seguire, nella sala più piccola, specificatamente dedicata alla cucina naturale, gli interventi di Simone Salvini e Daniela Cicioni.
Il primo, che seguo con assiduità e stima ormai da tempo, ha presentato il suo “salame” vegetale di tempeh, marinato con salsa di soia e limone e servito con paninetti morbidi cotti al vapore e maionese vegetale. Ha raccontato la storia di questo straordinario e benefico alimento che cicioni 2è il tempeh, a base di fagioli di soia fermentati, e ha illustrato il procedimento per produrlo.
Daniela Cicioni è stata per me una rivelazione. L’avevo conosciuta tempo fa attraverso la sua pagina facebook, dove è impossibile non restare affascinati dalla bellezza dei suoi piatti. La scorsa primavera ho assistito ad un suo cooking show di cucina crudista durante il quale oltre ad ammirare i piatti avevo anche potuto assaggiare qualcosina. Stavolta ho scoperto il suo aspetto di ricercatrice e sperimentatrice, sempre alla ricerca di nuove e inedite possibilità: dal tempeh di ceci e di frutta secca alle perle di aglio nero fermentato, dai “fervita”, ovvero una sorta di aceti o mostarde tempeh cicioniprodotti dalla fermentazione di scarti di frutta e ortaggi, agli addensanti naturali che lavorano a freddo come la gomma di xantano e l’alga “irish moss”, fino agli estratti colorati di verdure e frutta addensati ed essiccati per farne salsine o polveri decorative.
I piatti presentati erano due, stupendi come sempre: Bocconcini di tempeh di ceci con purea di pastinaca alla camomilla ed estratto di cavolo viola,dolce cicioni decorati da perle di aglio nero fermentato e petali di fiori eduli. E un dolce: torta crudista al cacao, farina di cocco e okara di mandorle con germogli di grano saraceno essiccati e fave di cacao crudo, “colorata” con polvere di buccia di mela verde e servita con gelatina di mandaranci, panna di mandorle e fiore di ciliegio sott’aceto di umeboshi… aggiungerei una classica frase: scusate se è poco! E un augurio/speranza: che la gente sia un po’ meno meno materialista e più attenta alle questioni spirituali, che il futuro dell’alta cucina sia sempre più veg, naturale, etico e sano e che le donne mostrino finalmente il loro valore, in cucina come in altri campi professionali.