Come fare un buon seitan in casa

IMG_5232Il seitan è un alimento molto proteico ricavato dal glutine di frumento, farro o kamut. E’ un valido sostituto della carne e si cucina esattamente allo stesso modo: spezzatino, scaloppine, cotolette, tritato per ragù ecc. Quello che si trova in commercio di solito è piuttosto costoso e secondo me non buonissimo, a volte è duro, gommoso e poco saporito. Sinceramente non ne faccio un grande uso, prima di tutto perché non ho mai amato molto la carne per cui non sento il bisogno di sostituirla, in secondo luogo perché il seitan, essendo puro glutine, potrebbe a lungo andare causare problemi di intolleranza per cui è meglio non abusarne. Io, grazie al cielo, non ho nessun tipo di problema, ma preferisco comunque non consumarlo troppo spesso, una o due volte al mese per me va benissimo. Se volete realizzare in casa un ottimo seitan, saporito e soprattutto morbido, questa è la mia ricetta. Consiglio di usare la farina manitoba perché è la più ricca di glutine, viene anche con altre farine come la 0 o quella di farro ma alla fine otterrete una minor quantità di seitan.

Ingredienti per 450 g circa di seitan:IMG_5234
1 kg farina manitoba 
600 g acqua
Per il brodo:
2 l d’acqua
una striscia di alga kombu

1 cm circa di zenzero fresco
50 g tamari (salsa di soia saporita)
una carota, un gambo di sedano, una cipolla
le foglie verdi ed esterne di un porro tagliate a pezzi grossi
un mazzetto di rosmarino, uno di salvia e uno di timo
4 o 5 foglie di alloro, una manciata di origano secco

IMG_5215Impastate la farina insieme all’acqua come per il pane o la pizza fino ad ottenere un impasto morbido e omogeneo. Mettetelo poi in una ciotola e copritelo d’acqua. Fate riposare per 4 o 5 ore. Poi riprendete la pasta e ponetela con tutta la ciotola dentro il lavandino sotto l’acqua corrente a getto moderato, impastando delicatamente con le mani. Questa è un’operazione un po’ lunga che però serve a lavare via tutto l’amido in modo che alla fine resterà solo la parte IMG_5217glutinosa. L’acqua nella ciotola sarà sempre bianca ma voi continuate ad impastare sotto il getto finché non diverrà quasi del tutto trasparente (armatevi di un po’ di pazienza perché ci vorrà per lo meno mezz’ora).
IMG_5219Otterrete alla fine la pasta glutinosa di seitan, sarà meno bianca rispetto all’impasto iniziale, molto elastica e un po’ viscida… controllate bene che non ci siano pezzi bianchi di amido rimasti all’interno.
Preparate il brodo unendo insieme tutti gli ingredienti in una IMG_5214pentola alta e capiente. Il segreto per un seitan saporito è fare un brodo saporitissimo, abbondate di erbe aromatiche fresche, sicuramente rosmarino, salvia, timo e alloro ma se ne avete altre ben vengano. Portate il brodo a bollore e lasciate sobbollire per almeno 10 minuti.
IMG_5221Nel frattempo procuratevi un canovaccio bianco pulito (non lavato con detersivi chimici, meglio se solo con sapone naturale di marsiglia), apritelo e mettete la pasta di seitan al centro. Poi chiudete il panno a fagotto come se fosse una specie di caciotta e legatelo in cima con dello spago da cucina. Immergetelo nella IMG_5223pentola col brodo bollente lasciando fuori la parte terminale del panno. Mettete su un coperchio e fate cuocere a fuoco moderato per circa un’ora assicurandovi che sia sempre sommerso. Poi spegnete il fuoco e quando il tutto si sarà raffreddato estraete il seitan, liberatelo dal panno e immergetelo “nudo” nel brodo di IMG_5228cottura lasciandolo ulteriormente insaporire per qualche ora, meglio se tutta la notte in frigo. Se lo tagliate a fette si insaporirà ancora di più. Si conserva in frigorigfero per qualche giorno sempre nel suo brodo di cottura ma potete surgelare le fette (senza brodo) separandole le une dalle altre con un po’ di carta forno, in modo da averle sempre a disposizione.

 

Ragù di soia “alla bolognese”

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Non sono mai stata una fan sfegatata del ragù, devo però dire che questo supera le aspettative e soddisfa i palati più esigenti (anche chi è abituato al ragù di carne tradizionale). Perfetto per condire le lasagne e farcire i cannelloni, ma anche per una semplice pasta al volo. Le dosi sono abbondanti (per circa 6/8 persone) ma se non si utilizza subito dura almeno 4 giorni in frigo e volendo si può congelare. Ho preferito farlo con la soia disidratata anziché col seitan tritato in modo da non aggiungere altro glutine a quello della pasta quando andremo a condirla. Mi raccomando non dimenticate il rosmarino e l’origano, se dosati nel modo giusto sono loro a dare quel gusto che… sa proprio di ragù!

Ingredienti per 6/8 persone:
200 g soia disidratata in fiocchi
1,5 l brodo vegetale saporito
1 cipolla grande
1 carota grande
1 gambo di sedano bello lungo
1 foglia di alloro

800 ml passata di pomodoro
rosmarino e origano secchi q.b.
1 cucchiaino di zucchero di canna (fac.)

olio EVO, sale

Portate a bollore il brodo e buttateci dentro la soia, mescolate, coprite e lasciate sobbollire per 10 minuti. Poi spegnete il fuoco e lasciate riposare. Nel frattempo tritate la cipolla, la carota e il sedano a pezzettini piccoli e soffriggeteli nell’olio insieme all’alloro, aggiungete un pizzico di sale (che tirerà fuori i liquidi), abbassate il fuoco al minimo e coprite mescolando ogni tanto. Quando le verdure si saranno ben ammorbidite unite la soia che avrete ben scolato e strizzato dal brodo di cottura, mescolate e fate insaporire qualche minuto. Unite poi la passata di pomodoro e circa 200 ml d’acqua, coprite e lasciate sobbollire a fuoco medio per circa 15 minuti o fino a quando riterrete che si sia abbastanza ristretto. Se la passata di pomodoro vi sembra acidina aggiungete un cucchiaino di zucchero di canna. A fine cottura togliete l’alloro e aggiungete un pizzico di rosmarino e di origano. Regolate eventualmente di sale.

Biscottini salati e grissinetti alla Canapa Sativa

IMG_5263Alla fiera Fa’ la cosa giusta, oltre agli avocadi siciliani (vedi il post sotto), ho trovato anche la farina di semi di canapa, ovvero Canapa Sativa alimentare, una pianta mediterranea tutta da riscoprire, i cui semi hanno un ottimo contenuto proteico (essendo presenti tutti gli amminoacidi essenziali), acidi grassi omega 3 e omega 6 contenuti in proporzione ottimale, vitamina E e sali minerali (per maggiori info vedi qui). A differenza dei semi di lino che non mi fanno impazzire, il gusto dei semi di IMG_5287canapa lo trovo buonissimo, una via di mezzo tra noci e nocciole, con un lieve sentore di fieno…. Si possono acquistare come semi decorticati da aggiungere alle insalate, oppure sotto forma di olio o di farina da aggiungere agli impasti di pane, grissini, crackers e prodotti da forno. E’ proprio quest’ultima che ho voluto provare in questi biscotti salati e grissini con un ottimo risultato. All’aperitivo che ho organizzato recentemente da Uscio&Bottega a Milano hanno avuto un grosso successo, i biscottini proposti come finger food con un piccolo topping di veg ricotta alle erbe e i grissini per accompagnare il paté ceci e la maionese veg.
PS: Io ho usato la farina semintegrale ma va bene anche un mix tra farina 0 e farina integrale o anche solo integrale, a voi la scelta.

Ingredienti per circa una ventina tra biscotti e grissini:                                                  CAM00110CAM00118

170 g farina T2 (semintegrale)
25 g farina di semi di canapa
4 g sale
40 g olio EVO
80 g acqua
9 g lievito istantaneo per pizze e torte salate

In una ciotola capiente amalgamate la farina T2, quella di semi di canapa, il sale e il lievito. A parte mescolate l’olio e l’acqua e versateli sugli ingredienti secchi impastando bene con le mani. Dovrete ottenere un impasto morbido e leggermente unto, ma non appiccicoso. Dividetelo a metà e con un mattarello stendete una delle due metà ricavando una sfoglia non troppo sottile. Con delle formine ricavate dei biscottini e infornateli a 175 gradi per 10/12 minuti. Con l’altra metà staccate dei pezzetti dello stesso peso (ebbene sì io li peso uno per uno! Solo così verranno tutti uguali) e poi ricavate dei grissinetti non troppo lunghi e sottili altrimenti poi rischiano di rompersi. Infornate anche questi a 175 gradi per 15/20 minuti (controllate la cottura perché ogni forno è diverso).
PS. Volendo potete sostituire la farina di semi di canapa con semi di sesamo, chia o lino e aggiungere all’impasto del rosmarino secco o fresco tritato

Seitan aromatico con insalata di finocchi e arance

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n generale non sono una grande consumatrice di seitan, mi piace ma preferisco non abusarne in quanto è puro glutine (per maggior info sul seitan vedi il post del “seitan stonnato”), e se devo fare un pasto a base di glutine… preferisco un bel piatto di pasta! Questa ricetta però mi è piaciuta molto per il gusto e per la semplicità e velocità di preparazione. Le fettine rosolate nell’olio aromatizzato e insaporite con la salsa di soia diventano croccanti e l’insalata di finocchi, arance e origano è l’accompagnamento ideale per godersi le ultime freschezze crude invernali aspettando la primavera.

Ingredienti per 2 persone:
240 g seitan al naturale
5 pezzi di scorza d’arancia
3 pezzi di scorza di limone
2 foglie d’alloro
1 manciata di foglie di salvia
1 rametto di rosmarino
2 cucchiai di salsa di soia (io uso lo Shoyu)
Per l’insalata
3 finocchi piccoli o 2 grandi
2 arance tarocco
origano, olio EVO, sale

IMG_5111Tagliate il seitan a fettine strette e sottili e fatele saltare in padella con un po’ d’olio, le scorze di agrumi, l’alloro, la salvia e il rosmarino fin quando diventeranno croccanti, aggiungete poi la salsa di soia, spegnete il fuoco e tenete in caldo.
Preparate l’insalata eliminando le foglie esterne più dure dei finocchi (che potrete utilizzare per altre preparazioni cotte come ad esempio un condimento per la pasta) e tagliando i cuori a fettine sottilissime. Unite gli spicchi di una delle due arance tagliati a pezzetti. Condite con il succo dell’altra mezza arancia (anche tutta se volete ma non esagerate se non volete che l’insalata rimanga sommersa nel suo sugo…) sale, olio EVO e abbondante origano. Gustate il seitan aromatico con la fresche crudité agrodolci.

Finocchi, patate e carote al forno


Nell’ultimo periodo sono diventata molto più esigente in cucina e se le cose non vengono come dico io, non sono soddisfatta. A volte preparo dei piatti buoni che però esteticamente non mi convincono, oppure mi sembrano belli da vedere ma lasciano a desiderare come gusto. Altre volte li considero decisamente migliorabili o troppo semplici e quindi non degni di essere pubblicati sul blog. Questo ad esempio è di una semplicità estrema ma ho deciso di pubblicarlo ugualmente perché mi piace troppo. Per la serie: non le solite patate al forno!

Ingredienti:
3 finocchi medi (500 g circa pesati già puliti)
3 patate medie (500 g circa pesate sbucciate)
200 g carote pesate già pulite
sale alle erbe
erbe aromatiche secche
(timo, maggiorana, origano,  rosmarino)
olio EVO

Pulite i finocchi e tagliateli a metà per lungo, poi ricavate delle fette piuttosto spesse e disponetele sulla placca del forno ricoperta di carta forno. Condite con sale ed erbe aromatiche, un filo d’olio e mescolate bene. Poi sbucciate le patate e tagliatele a tocchetti piccoli o a fettine mediamente sottili (le patate hanno un tempo di cottura un po’ più lungo dei finocchi per cui questi devono restare piuttosto spessi mentre le patate meglio se più piccole e più sottili). Disponetele nella teglia sopra i finocchi ma non mescolate, i finocchi devono restare sul fondo e ben coperti dalle patate, altrimenti rischiano di bruciarsi. Infine pulite le carote e tagliatele a rondelle, disponetele sopra le patate, cospargete ancora di sale ed erbe aromatiche e irrorate con un altro filo d’olio sempre senza mescolare. Coprite la teglia con un foglio di alluminio e infornate a 200 gradi per circa 20 minuti. Poi eliminate l’alluminio e infornate per altri 20 minuti. Estraete dal forno, mescolate, controllate la cottura, aggiustate eventualmente di sale.

Polpette di lenticchie in salsa di pomodoro

Queste polpette le ho create per mio padre che da due anni non mangia più carne (giuro che non ho fatto nè detto nulla di particolare per convincerlo, gli ho solo cucinato tante cose buone!). Non è mai stato molto amante della carne, ad eccezione però delle polpette al sugo, che, tra l’altro cucinava molto bene (ancora adesso il sugo di pomodoro che fa lui secondo me è imbattibile!). Queste polpettine non hanno nulla da invidiare a quelle di carne, anzi, come sempre succede con le “riproduzioni vegane” dei piatti “crudeli”, sono molto più buone, più sane e più leggere! Morbide ma compatte, ottime affogate nel sugo ma buonissime anche senza. Gli ingredienti e il procedimento sono più o meno gli stessi dei burger di fagioli rossi, con qualche piccola variazione.

Ingredienti per 7/8 polpette:
250 g lenticchie cotte
1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
1 cucchiaino di senape
mezzo spicchio d’aglio
mezza cipollina piccola

30 g farina di mais fioretto

20 g farina di ceci

paprika dolce ed erbe secche miste (origano, timo, maggiorana, salvia rosmarino…)
farina di riso q.b. per impanare
Per la salsa di pomodoro:
500 g passata di pomodoro
1 spicchio d’aglio
1 pezzetto di cipolla
olio EVO
foglie di basilico fresco

Scolate bene le lenticchie e frullatele insieme al concentrato di pomodoro, la senape, l’aglio e la cipolla. Aggiungete la paprika e le erbe e date un’altra frullata. Versate il composto in una ciotola, aggiungete le farine e amalgamate bene. Assaggiate e regolate di sale, meglio se alle erbe. A questo punto l’impasto dovrà essere morbido ma lavorabile con le mani, formate delle sfere e schiacciatele leggermente a disco. Lasciatele riposare una mezz’oretta in frigo.
Nel frattempo preparate il sugo facendo dorare lo spicchio d’aglio e il pezzetto di cipolla interi in una padella con un po’ d’olio EVO. Versate la passata, coprite e lasciate sobbollire per una decina di minuti. Assaggiate, aggiustate di sale e se vi sembra troppo aspro aggiungete un pizzico di zucchero. Quando vi sembra pronto aggiungete alcune foglie di basilico, spegnete il fuoco e coprite.
Riprendete le polpette dal frigo e infarinatele. Scaldate una padella con poco olio e rosolatele per almeno 5 minuti da ciascun lato (devono formare una leggera crosticina e compattarsi un po’). Poi prendetele con una palettina e adagiatele nella padella col sugo (dal quale avrete tolto lo spicchio d’aglio, il pezzo di cipolla e le foglie di basilico), scaldate il tutto per qualche minuto e servite con insalatina e/o patate.

Burger di fagioli rossi

Gli hamburger vegetali, di solito a base di soia, si trovano ormai facilmente in quasi tutti i supermercati e, se non si ha tempo di cucinare, sono una soluzione pratica e veloce. Ma se volete fare in casa dei sani e buoni burger di legumi provate questi. Li ho provati sia da soli con contorno di insalata sia dentro il panino (per me sempre integrale o multicereali, come quello che vedete nella foto) e mi sono piaciuti perchè rimangono piuttosto morbidi ma consistenti allo stesso tempo. Aggiungete una buona maionese veg e un po’ di ketchup e il gioco è fatto!

Ingredienti per 5 burger:
240 g fagioli rossi Red Kidney cotti (sostituibili con borlotti)
1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
1 cucchiaino di senape
mezzo spicchio d’aglio
mezza cipollina piccola
30 g farina di mais fioretto
20 g farina di ceci
paprika dolce ed erbe secche miste (io ho usato origano, timo, maggiorana e rosmarino, ma vanno benissimo anche il mix per arrosti o le erbe di provenza)
una manciata di prezzemolo fresco
farina di grano per impanare

Frullate i fagioli ben scolati insieme al concentrato di pomodoro, la senape, l’aglio e la cipolla. Aggiungete la paprika e le erbe e date un’altra frullata. Versate il composto, che deve risultare cremoso ma non troppo, in una ciotola, aggiungete le farine e il prezzemolo tritato e amalgamate bene. Assaggiate e regolate di sale, meglio se alle erbe. A questo punto l’impasto dovrà essere morbido ma lavorabile con le mani (se così non fosse aggiungete altra farina o se è troppo duro e asciutto un po’ d’acqua di cottura dei fagioli). Se avete tempo lasciate riposare una mezz’oretta in frigo. Poi formate i burger con le mani e infarinateli leggermente. Scaldate una padella con poco olio e fateli cuocere almeno 5 minuti da ciascun lato (devono formare una leggera crosticina).

Tofu al forno con erbe aromatiche


Dopo il tofu strapazzato di Simona e il cheescake salato alle olive ecco un altro modo semplice e saporito di cucinare il tofu. Questa è una ricetta che ho imparato al corso di cucina macrobiotica presso La Sana Gola di Milano lo scorso autunno, in una versione leggermente riveduta e corretta.

Ingredienti per due persone:
150 g di tofu
1 cucchiaio salsa di soia (tamari)
4 cucchiai acqua
2 cucchiai olio EVO
erbe aromatiche secche
(io ho usato timo, maggiorana, origano e rosmarino)

Tagliare il tofu a fettine sottili, disporle in una teglia su un solo strato e irrorarle con la salsa di soia, l’olio e l’acqua. Cospargere di erbe aromatiche e lasciar marinare per almeno un’ora, poi infornare a 200 gradi per 15/20 minuti fin quando il liquido si è quasi del tutto asciugato. Servire con insalata a piacere. Nella foto carote e salsa di yogurt alle erbe fresche.

Salsa di yogurt alle erbe

Basilico, prezzemolo, erba cipollina, timo, maggiorana, origano, melissa, menta, salvia, rosmarino, alloro… le erbe aromatiche arricchiscono i piatti e danno quel tocco in più che spesso fa la differenza. Nella Mia Cucina Vegetale le uso molto spesso, d’inverno per lo più secche mentre con la bella stagione le coltivo nei vasi in terrazzo, in modo da averle a disposizione sempre fresche. A parte basilico e prezzemolo, ampiamente conosciute e usate nella cucina italiana, le altre rischiano di restare un po’ nell’ombra, ed è un vero peccato. In questa ricettina, facile e veloce, le ho usate per una salsa leggera e saporita, perfetta per condire le insalate, ma anche per farcire piadine e panini.

Ingredienti:
250 g di yogurt bianco di soia al naturale
1 cucchiaio di olio evo
1 cucchiaino di aceto di mele
il succo di mezzo limone
un mazzetto di erba cipollina
alcuni rametti di timo e di maggiorana
un pizzico di sale

Facilissimo: Sfogliare i rametti di timo e quelli di maggiorana e tritarne le foglie. Tagliare finemente l’erba cipollina e mescolare con tutti gli altri ingredienti. Lasciare preferibilmente riposare in frigo qualche ora.

Farinata di ceci

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Questa è una ricetta che ho imparato da Pietro, proprietario e “maestro cuciniere” dell’Azienda Agricola Cassani, con la quale ultimamente sto collaborando all’organizzazione di cene e aperitivi. Pietro usa la farina di ceci che fa lui stesso macinando gli ottimi ceci biologici di un piccolo produttore abruzzese che glieli fornisce direttamente. Io li ho provati per l’hummus e devo dire che l’eccellente qualità fa la differenza! Ma ecco la ricetta della farinata, che è tipica ligure, ma in questo caso, leggermente rivista e corretta a modo mio:

Ingredienti:20045313_1082294071904544_445207797574598578_o
300 g di farina di ceci
900 g d’acqua
4 cucchiai d’olio evo
un cucchiaino di sale (anche alle erbe)
un cucchiaino colmo di erbe aromatiche essiccate (rosmarino, salvia, origano, maggiorana…)

In una terrina mescolate bene la farina di ceci con l’acqua fino a sciogliere tutti i grumi. Fate riposare per qualche ora, anche tutta la notte, unite poi il sale e le erbe aromatiche (a piacere si possono aggiungere cipollotti tagliati a fettine sottili). In una teglia piuttosto grande ricoperta di carta forno (io uso la placca stessa del forno) versate due cucchiai d’olio evo distribuendolo bene con un pennello da cucina, quindi versate sopra la pastella di ceci in modo che formi uno strato sottile. Lasciate cadere a filo il rimanente olio sopra la pastella di ceci e infornate a 200 gradi per circa mezz’ora (eventualmente passate al grill per altri 5 o 10 minuti) Fate intiepidire un pochino prima di tagliare e servire.