Quando il risotto va a braccetto col sushi

Oggi vorrei raccontarvi della bella serata che ho trascorso insieme agli amici del B&B Le Petit Fleur e dell’azienda agricola biodinamica Cassani. Circa una volta al mese, presso gli stessi locali del B&B a Sedriano si tengono delle simpatiche cene conviviali ispirate al tema “divertiamoci a cucinare”, dove appunto ci si diverte cucinando e degustando gli ottimi prodotti bio e a Km 0 di varie aziende locali. Organizzatore e promotore dell’evento è il signor Pietro Cassani che prepara i piatti della tradizione rinnovandoli con la fantasia sulla base di ciò che offre la natura nei suoi ritmi stagionali.
All’ultimo incontro di Aprile il protagonista è stato il riso Carnaroli cucinato in doppia versione, risotto e sushi. E sì, perché la società multiculturale e multietnica in cui viviamo ha i suoi risvolti anche in cucina dove a volte le tradizioni italiane locali si incontrano con ricette etniche di paesi lontani e la cultura dei piatti popolari si sposa con ingredienti di alta qualità.  Così, mentre il signor Pietro cucinava un originale risotto mantecato con pesto di asparagi, mandorle e olio extravergine d’oliva, io sono stata gentilmente invitata a preparare e a mostrare la preparazione del mio sushi vegetale, utilizzando il Carnaroli e le verdure biodinamiche di stagione dell’azienda Cassani. Alcuni si sono anche divertiti a “mettere le mani in pasta” o meglio “in riso” sperimentando personalmente che fare il sushi in casa non solo non è difficile ma è anche divertente.
Una delle cose che amo di più della cucina è la grande libertà nello sperimentare, si può fare tutto, unico limite la propria fantasia e il proprio gusto. Ad esempio il risotto si manteca col burro? Non è detto, si può anche usare un pesto vegetale con olio d’oliva, come quello del Signor Pietro. Il sushi si fa col pesce crudo? Non solo, si abbina perfettamente a qualunque tipo di verdura e anche frutta (provate ad esempio con la banana). La maionese senza uova? E’ possibile, è una variante più leggera e priva di colesterolo… e si può andare avanti così all’infinito, in teoria non ci sono regole, o meglio nuove regole attendono si essere scoperte, anche da chi non è un cuoco stellato Michelin.
Ovviamente non sempre gli esperimenti riescono, ad esempio i Maki-sushi con il Carnaroli sono perfetti, mentre i California Roll un po’ meno perché i chicchi grossi del riso non permettono di avere una tenuta ottimale, ma l’importante è non arrendersi e continuare a sperimentare e innovare. Se poi il risultato è un piatto originale che ci piace e se i propri gusti incontrano quelli dei commensali, il successo è assicurato e sono soddisfazioni.
Alla prossima serata di maggio ci saranno altri “esperimenti”, le tradizioni di nord e sud Italia si incontreranno, entrambe rinnovate, e il dolce diventerà sano e leggero senza perdere la golosità. Sono curiosa di scoprire quale sarà il risultato.