Cavatappi di farro con crema di topinambur e cuori di carciofo trifolati

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Sapevate che il farro (da cui deriva la parola “farina”) è il più antico tipo di frumento coltivato dall’uomo (antenato del grano duro)? Famoso per essere stato l’alimento base delle legioni romane è più digeribile del frumento e ha un maggiore contenuto proteico e minor quantità di glutine. E’ ottimo in chicchi (decorticato è da preferire al perlato che è più raffinato e povero di nutrienti), ma a me piace tantissimo anche la pasta di farro, ovviamente, anch’essa integrale. Sul numero ingredientiprimaverile della rivista Artemedica, con la quale collaboro ormai da circa 6 mesi (ne ho già parlato qui e qui), ho pubblicato questa ricetta, a corredo di un articolo a proposito di frumento, glutine e farro. Ho scelto un condimento con topinambur e carciofo, una radice e un fiore dal sapore in fondo simile ma più dolce e delicato il primo, più deciso e marcato il secondo, secondo me si sposano bene insieme!

Ingredienti per 2 persone:
140 g cavatappi di farro integrale (in alternativa vanno bene anche i fusilli)
300 g topinambur
3 carciofi medi con le spine
1 scalogno
1 spicchio d’aglio
una manciata abbondante di prezzemolo
un limone
olio EVO , sale

carciofi a bagnoRiempite una bacinella con acqua e il succo del limone (buttateci dentro anche i mezzi limoni spremuti). Raschiate bene i topinambur con un coltellino, lavateli e man mano immergeteli subito nell’acqua e limone per evitare che anneriscano. Tagliateli a cubetti e fateli rosolae in padella insieme allo scalogno affettato e un po’ d’olio. Poi copriteli a fino con acqua e lasciateli cuocere con coperchio fin quando saranno morbidi. Quando sono cotti e l’acqua di cottura quasi asciugata frullateli a crema aggiustando di sale. Nel frattempo pulite i carciofi ricavandone solo i cuori. Anche in questo caso immergeteli subito nell’acqua e limone per evitare che anneriscano. tagliateli in quarti, eliminate la barba interna, affettateli e trifolateli con un po’ d’olio insieme ad uno spicchio d’aglio tagliato a metà e privato dell’anima. Aggiungete un filino d’acqua se necessario. A fine cottura salate, unite il prezzemolo tritato e spegnete il fuoco. Cuocete la pasta al dente e servite nei piatti disponendo sul fondo uno strato di crema, poi la pasta e infine i carciofi. E’ importante che le tre parti di cui si compone il piatto restino distinte per poter assaporare meglio il contrasto dei gusti.