Crostata semintegrale al cacao con crema pasticcera di zucca e “ragnatela” di cioccolato

20161009_184418Non amo particolarmente Halloween, così come non impazzisco in generale per le “feste” (San Valentino, la festa della donna, la festa della mamma ecc.) però…. questo dolce lo volevo fare già dall’anno scorso e così quest’anno ho finalmente colto l’occasione 🙂
Ho pure comprato dei simpatici ragni pelosi e una zucchetta in ceramica (che è per la verità un porta candele ^_^ ). Si dà il caso tra l’altro che adoro i ragni e le ragnatele… e la zucca è il mio ortaggio autunnale preferito!IMG_7015

Ingredienti per una teglia rotonda da 26 cm
Per la frolla:
200 g farina 2 (semintegrale)20161009_200556
50 g farina integrale
15 g cacao amaro in polvere
130 g zucchero di canna integrale Dulcita
80 g latte di riso
70 g olio di mais
6 g lievito naturale per dolci (cremor tartaro+bicarbonato)

Per la crema:
500 g zucca delica pesata senza buccia
250 g latte di riso
4 cucchiai di sciroppo d’agave (sostituibile con sciroppo d’acero)
1/2 cucchiaino di vaniglia naturale in polvere
scorza di limone
Per la “ragnatela” di cioccolato:
50 g cioccolato fondente
1 cucchiaio di latte di riso

– Mescolate insieme in una ciotola la farina 2, quella integrale, il cacao amaro setacciato, lo zucchero e il lievito, quindi versate l’olio e iniziate ad impastare con le mani fino ad ottenere un composto sabbioso, poi unite il latte e continuate ad impastare fino ad arrivare ad una pasta morbida. Stendetela con un mattarello su un foglio di carta forno e con tutta la carta ponetela sulla teglia lasciando sotto la carta forno. Fate aderire bene la frolla al fondo della tortiera premendo bene con le dita anche sui bordi e soprattutto agli angoli. Bucherellatela con una forchetta e ricopritela con un foglio di carta alluminio sul quale avrete disposto uno strato bello fitto di fagioli secchi (serviranno con il loro peso a non far gonfiare e sollevare la frolla in cottura, il procedimento è uguale a quello descritto in questa ricetta). Infornate a 175 gradi per circa 20 minuti, poi estraete la tortiera dal forno, eliminate la carta stagnola con i fagioli e fate cuocere ancora in forno per altri 5/8 minuti. Toccandola con un dito il bordo dovrà essere bello duro mentre la parte centrale ancora un po’ morbida, si indurirà raffreddandosi. Fate raffreddare completamente e nel frattempo preparate la crema.
– Tagliate la zucca a pezzi e fatela bollire in un pentolino con il latte e un pezzo di scorza di limone intera. Quando la zucca sarà morbida e il latte completamente asciugato eliminate la scorza e frullate con un minipimer a immersione unendo la vaniglia in polvere e lo sciroppo d’agave. Se volete sentire maggiormente l’aroma del limone potete aggiungere un po’ di scorza grattugiata. Aggiustate e regolate eventualmente con altro sciroppo (dipende dalla dolcezza della zucca).
– Quando sia la crema sia la base della crostata saranno completamente fredde farcite la base con la crema livellandola bene. Fate poi fondere il cioccolato tagliato a pezzetti a bagno maria insieme al latte di riso. Lasciatelo intiepidire e mettetelo in una piccola pipetta (una bottiglina di plastica con un beccuccio bucato) oppure una sac à poche usa e getta dove avrete praticato un piccolissimo taglio in fondo in modo da far uscire il cioccolato a filo. Con molta attenzione e mano ferma partite dal centro e disegnate sopra la crema una spirale di cioccolato dal centro fino ai bordi. Poi con una bacchetta da sushi o la punta appuntita di un coltello tracciate delle linee a raggiera dal centro verso l’esterno. Otterrete così la “ragnatela” 🙂 Fate raffreddare e asciugare completamente il cioccolato per qualche ora prima di servire.
PS: Si conserva a temperatura ambiente meglio se coperta, la base risulterà bella croccante il giorno stesso ma si ammorbidirà molto il giorno successivo.

Tortino di patata dolce al cacao con salsa di pere alla vaniglia e chicchi di melagrana

IMG_6978 Le PATATE  DOLCI o americane o batate non appartengono alla famiglia delle solanacee come le patate comuni e non sono tuberi ma radici tuberose, hanno più fibre e meno amidi rispetto alle patate comuni e secondo me sono più interessanti dal punto di vista del gusto. IMG_7020Ce ne sono di tantissimi tipi e colori, le più diffuse in italia sono le arancioni e le beige/bianche. Per questa ricetta ho usato queste ultime che a mio parare sono più dolci e ricordano un po’ la castagna. L’abbinamento con il cacao nel tortino ci sta molto bene, la salsa vanigliata alle pere completa il tutto insieme al tocco di acidità del melograno. Tra l’altro si tratta di un dessert goloso sì ma leggerissimo, senza zucchero, glutine nè grassi aggiunti… per cui senza peccato! 😉 Presto vorrei usare le patate dolci per una ricetta salata magari con il grano saraceno e una crema di zucca speziata… mah, vedremo, stay tuned!
Apro una parentesi sulla vaniglia al naturale il cui prezzo ultimamente è aumentato tantissimo. Quella in polvere ahimè si trova solo nei negozi e supermercati bio tipo Naturasì, quella in bacche anche nei normali supermercati ma è comunque molto costosa. Se volete risparmiare un po’ e, soprattutto, fare un acquisto etico consiglio di ordinarla online come ho fatto io sul sito Nature Madagascar dove tra l’altro trovate tante altre spezie interessanti che provengono direttamente dai piccoli produttori e cooperative di agricoltori locali.

Ingredienti per 4 tortini:
1 grossa patata dolce beige dalla polpa bianca/grigia (peso circa 400 g)
70 g sciroppo d’agave (sostituibile con sciroppo d’acero)
15 g cacao amaro in polvere
1/2 cucchiaino da caffè di vaniglia naturale in polvere
50 g cioccolato fondente
Per la salsa:
2 pere Abate mature e dolci (400 g circa)
1/2 cucchiaino da caffè di vaniglia naturale in polvere
un pezzetto di scorza di limone bio

4 cucchiai di succo di mela puro
Chicchi di melagrana per decorare e dare un tocco di acidità (eventualmente sostituibili con frutti di bosco tipo ribes…)

Lavate bene e lessate la patata dolce in abbondante acqua fin quando provando a infilzarla con la forchetta sarà morbida. Scolatela e lasciatela intiepidire, quindi spellatela e pesatene 300 g. Passatela allo schiaccia patate e unite lo sciroppo, la vaniglia e il cacao setacciato, mescolate e impastate con le mani fino ad avere una pasta morbida. Ricavatene 4 pezzi di ugual peso e con l’aiuto di un coppapasta formate 4 tortini su una teglia rivestita di carta forno. Infornateli a 180 gradi per una ventina di minuti (devono essere belli asciutti e aver formato una leggera crosticina ma comunque ancora un po’ morbidi se provate a premerli col dito). Sfornateli e lasciateli raffreddare completamente prima di staccarli dalla carta forno (devono essere ben freddi altrimenti non si staccheranno facilmente!). Mentre raffreddano preparate la salsa: sbucciate le pere, tagliatele a pezzetti e ponetele in un pentolino con la scorza di limone intera e il succo di mela. Lasciate cuocere per 5 minuti con coperchio e poi scoperchiate alzando il fuoco per far asciugare il liquido di cottura quasi completamente (mescolate ogni tanto altrimenti rischiano di attaccarsi al fondo del pentolino). A questo punto togliete la scorza, aggiungete la vaniglia e frullate a immersione fino ad ottenere una salsa cremosa e liscia. Disponete sul fondo di ciascun piattino un’abbondante cucchiaiata di salsa, poi adagiate il tortino e completate con il cioccolato fuso caldo (precedentemente fuso a bagnomaria) e i chicchi di melagrana (o altra frutta leggermente acida).
PS: volendo al posto o in aggiunta alla salsa di pere potete guarnire con panna di cocco (vedi ricetta qui)

Veg-cheesecake alle fragole

fetta più tortaPer essere la prima volta che faccio una cheese cake (non solo vegan ma in generale di qualsiasi tipo) devo dire che il risultato è stato soddisfacente. Golosa, fresca e leggera, è perfetta come dessert ma adattissima anche per la colazione o la merenda. Il merito è però anche dei buoni prodotti bio della Pam Panorama che, gentilmente, mi ha omaggiato di una gradita selezione dalla sua nuova prodottilinea biologica (vedi in proposito anche questo post). Per questa ricetta ho utilizzato il Tofu al naturale, la Bevanda di soia, il Muesli ai frutti e la confettura Frutta da spalmare di fragola. Potete sostituire le fragole con mirtilli, lamponi, frutti di bosco o pesche abbinando la confettura di conseguenza.

Ingredienti per uno stampo da 18 cm (6 porzioni circa)

240 g muesli ai frutti bio Pam  Panorama
200 ml bevanda di soia bio Pam Panorama
4 g agar agar in polvere
250 g tofu bio Pam Panorama
100 g fragole pesate pulite + qualcuna per la decorazione
140 g sciroppo d’agave (o d’acero)
mezzo cucchiaino di vaniglia al naturale in polvere
scorza grattugiata di limone o d’arancia q.b.
200 g confettura bio di fragola Pam Panorama

etichettaPreparate la base frullando il muesli in un mixer prima a secco e poi aggiungendo 100 ml di latte di soia. Frullate fino ad ottenere una massa piuttosto compatta e un po’ appiccicosa che sarà leggermente dolce grazie alle uvette, i datteri, le banane e le albicocche essiccate contenute nel muesli. Distribuitela sul fondo di un piatto piano o piatto da torta dentro uno stampo ad anello da 18 cm circa. Schiacciate con le mani e livellate bene, poi riponete in frigo.
Nel frattempo frullate il tofu con lo sciroppo, i 100 g di fragole, la vaniglia e la scorza grattugiata. Versate gli altri 100 ml di latte di soia in un pentolino e scioglietevi l’agar agar, mettete sul fuoco e portate a bollore mescolando continuamente. Appena bolle versate subito nel contenitore del frullatore con il composto di tofu e date una frullata veloce. Versate quindi nello stampo sopra la base di muesli livellando bene e riponete in frigo per almeno un’ora o fin quando si sarà rassodato. A questo punto versate sopra la confettura, livellatela come al solito e lasciate riposare la torta ancora per una mezz’oretta in frigo. Decorate infine con fettine di fragole fresche, togliete delicatamente lo stampo e servite.

Baci di dama

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Ebbene sì, ancora un’altra ricetta dolce, chi non ama i dolci (sembra strano ma esistono persone che non li amano) mi perdonerà, ma questi non potevo non pubblicarli subito.
Nascono da una richiesta del mio compagno che amava quelli tradizionali e in questi ne ha ritrovato tutto il gusto e la golosità senza appesantire la pancia e impastare la bocca con il terribile burro vaccino… 😉
Ieri sera, dopo 3 piatti di zuppa di lenticchie (ricetta qui) e un’insalata accompagnata da grissini integrali, ce ne siamo pappati 5 a testa e ci sentivamo sazi e appagati ma per nulla appesantiti 🙂 Miracoli della buona cucina vegan!

Ingredienti per una ventina di biscotti  baci dama
160 g farina 2 (semintegrale)
70 g mandorle pelate o nocciole tostate
100 g zucchero integrale di tipo Dulcita
50 g olio di mais
70 acqua
4 g lievito naturale per dolci
1 punta di cucchiaino di vaniglia naturale in polvere
70/80 g cioccolato fondente

Tritate le mandorle o le nocciole a farina con un piccolo mixer oppure con un macinacaffé o macinaspezie (sconsiglio di usare la farina di mandorle che si acquista già pronta perchè a mio avviso sa di poco e non è mai fresca), quindi mescolatele in una ciotola insieme alla farina 2, lo zucchero, il lievito e la vaniglia. Versate l’olio e impastate con le mani fino ad avere un composto sabbioso, poi versate l’acqua e impastate ancora per ottenere una pasta molto morbida e appiccicosa. Con un po’ di pazienza ricavate delle palline ben sferiche e tutte uguali del peso di circa 10/11 grammi (in questo caso è particolarmente importante pesarle in modo che siano tutte uguali altrimenti quando poi andrete a sovrapporle l’effetto visivo non sarà molto bello…) e posizionatele su una teglia ricoperta di carta forno. CAM01825Infornatele a 175 gradi per 15 minuti circa. I biscottini saranno cotti quando, sollevandoli, il fondo sì sarà ben colorito ma sopra non devono colorirsi né indurirsi troppo. Toccateli con un dito e verificate che sopra siano rimasti ancora leggermente morbidini, si induriranno raffreddandosi. Alla fine otterrete delle mezze sfere simili ad amaretti che lascerete raffreddare e indurire completamente.
Sciogliete il cioccolato a bagno maria e poi fatelo intiepidire fin quando sarà un po’ cremoso e non troppo liquido. Bagnate nel cioccolato un biscottino dal lato piatto (abbondate e non siate parsimoniosi! 😉 ) e poi congiungete un altro biscottino sempre dal lato piatto in modo da formare il bacio, poggiandolo subito in verticale su un piatto o vassoio. Continuate fino ad esaurire tutti i biscottini e lasciateli riposare a temperatura ambiente per far indurire il cioccolato. Conservateli in un contenitore ben chiuso, ma considerando quanto sono golosi e leggeri non dureranno a lungo 😉

Tartellette integrali ai semi di lino con crema pasticcera di carote alla vaniglia e kiwi

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Come ho già scritto in post precedenti (vedi ad esempio questo) i corsi che sto frequentando alla Joia Academy, la scuola di cucina gourmet del ristorante vegetariano Joia di Milano, mi stanno dando tantissimi spunti e idee, oltre che preziosi insegnamenti tecnici.
Una delle ricette apprese durante la lezione sui dolci era una fantastica millefoglie integrale con crema pasticcera di carote. Sì avete letto bene, non “alle carote” ma proprio “di carote” ovvero gli unici ingredienti sono carote, scorza di limone, vaniglia, zucchero o altro dolcificante a piacere (io ho optato per lo sciroppo d’agave) e un goccino d’olio. Detto così magari può sembrare anche poco invitante ma credetemi, se non l’avete mai provata non potete capire quanto sia golosa! E incredibilmente simile per gusto, profumo e consistenza alla crema pasticcera tradizionale… anch’io, prima di assaggiarla non l’avrei mai creduto. Tra l’altro è leggerissima, l’avrei mangiata tutta a cucchiaiate!
Ho però cambiato la ricetta originale trasformando la millefoglie in tartellette di brisè croccanti e solo leggermente dolci, farcite con la sublime crema di carote e guarnite con spicchi di kiwi che fanno da contrasto dando un tocco di acidità.

Ingredienti per una decina di tartellette:
Per la brisé: 
130 g farina integrale
30 g semi di linoIMG_6728
40 g olio evo dal sapore delicato
70 g acqua
20 g zucchero di canna integrale di tipo Dulcita
1 pizzico di sale
Per la crema:
500 g carote pesate già pulite
2 cucchiai olio evo dal sapore delicato
1 bel pezzo di scorza di limone bio
1 cucchiaino da caffè di vaniglia naturale in polvere
50 g sciroppo d’agave
1 pizzico di sale
un paio di kiwi maturi ma sodi

Preparate la brisè mescolando insieme in una ciotola la farina, i semi, lo zucchero e il sale. Poi unite l’olio e iniziate ad impastare con le mani fino ad ottenere un composto “sbricioloso”. Versate quindi l’acqua a poco a poco fino ad ottenere una pasta morbida che avvolgerete nella pellicola e lascerete riposare per 20/30 minuti in frigo.
Nel frattempo grattugiate le carote e ponetele in una padella con i due cucchiai d’olio e il pizzico di sale (servirà a far uscire i liquidi), mescolate per circa un minuto a fuoco vivace, poi abbassate il fuoco al minimo, coprite con coperchio e lasciate stufare piano piano controllando ogni tanto che non si asciughi troppo ed aggiungendo poco per volta un goccio d’acqua (ma proprio un goccio alla volta, le carote non devono bollire ma stufare lentamente, solo così diventeranno dolci al punto giusto). Dopo circa 20 minuti aggiungete la scorza di limone intera e la vaniglia, coprite nuovamente e lasciate cuocere ancora per una decina di minuti, alla fine dovrete ottenere un composto asciutto. Togliete la scorza di limone e mettetelo nel bicchiere del minipimer a immersione insieme allo sciroppo d’agave frullando bene in modo da ottenere una crema morbida e liscia. Assaggiate e se vi sembra che l’aroma di limone non si senta abbastanza prelevate un pezzetto dalla scorza cotta insieme alle carote e frullatelo insieme alla crema.
Ponete la brisè su un foglio di carta forno e stendetela molto sottile (pochi millimetri). Con un coppapasta rotondo ricavate dei dischi che andrete a posizionare su dei pirottini per muffin rovesciati a testa in giù e unti leggermente d’olio con un pennello da cucina (il procedimento è lo stesso dei cestini che trovate in questa ricetta solo che in questo caso le tartellette avranno i bordi piuttosto bassi). Fate aderire bene il disco di brisè sui pirottini modellandolo con le mani, quindi bucherellatelo con una forchettina e disponete i pirottini a testa in giù su una teglia da forno infornandoli a 180 gradi per 15 minuti circa. Quando saranno cotti e leggermente bruniti sfornateli, lasciateli intiepidire e staccate con delicatezza le tartellette dai pirottini. Lasciatele raffreddare completamente, poi, poco prima di servire, farcitele con la crema di carote e guarnite con spicchi di kiwi (eventualmente sostituibili con altra frutta leggermente acida come fragole o frutti di bosco).
PS: consiglio di farcire i pirottini non troppo tempo prima di consumarli per evitare che la crema inumidisca troppo la base di brisè togliendole croccantezza.

Coppa golosa al cioccolato, zafferano, “sorpresa” di pere e aroma di limone

IMG_6092L’anno scorso per San Valentino avevo pubblicato la ricetta del “Dolce cuore con pan di spagna al cacao, crema al cocco e salsa di fragole” con cui avevo vinto un contest su Facebook. L’avevo presentato in forma di torta agli aperitivi del Gaina Cafè che allora organizzavo settimanalmente e si erano tutti leccati i baffi 🙂 Mi era stato persino commissionato, sempre in forma di torta grande, in occasione di un compleanno.
Quest’anno volevo fare invece un dolce al cucchiaio, sempre con il cioccolato che è un “must” per San Valentino, ma niente fragole che effettivamente non sono ancora di stagione. Ho imparato da Simone Salvini che lo zafferano nei dolci sta benissimo e così perché non utilizzare questa meravigliosa spezia “afrodisiaca” troppo spesso ingiustamente confinata al solo classico risotto? E sul fondo delle coppe, sotto le due golosissime creme, si cela la sorpresa che non ci si aspetta: cubetti di pera al limone…

Ingredienti per 2 coppe grandi:
1 grossa pera Kaiser matura ma sodaIMG_6096
1 cucchiaio di succo di limone
la scorza grattugiata di mezzo limone

20 g sciroppo di riso
un pizzico di zafferano
una punta di cucchiaino di vaniglia in polvere
Per la crema al cioccolato
250 ml latte di riso
50 g cioccolato fondente
25 g amido di mais (maizena)
40 g sciroppo di riso
Per la crema allo zafferano
250 ml latte di riso
mezza bustina di zafferano
15 g amido di mais (maizena)
40 g sciroppo di riso
1 pezzo di scorza di limone
una punta di cucchiaino di vaniglia in polvere
gocce di cioccolato per decorare

Preparate prima la pera sbucciandola e tagliandola a cubetti regolari. Mettetela in una padellina e irroratela col il succo di limone e la scorza grattugiata. In una tazzina fate sciogliere lo zafferano (io ne ho preso un pizzico con la punta del manico di un cucchiaino) con 2 cucchiai d’acqua e lo sciroppo di riso, versate sulle pere e accendete il fuoco. Cuocete a fuoco vivace per pochi minuti fin quando tutto il liquido si sarà asciugato, poi fate intiepidire e versate sul fondo di due coppe o bicchieri piuttosto grandi (io ho usato quelli da degustazione del vino).
Preparate la crema al cioccolato sciogliendo la maizena nel latte di riso. Portate a bollore in un pentolino mescolando continuamente fin quando si addensa, poi spegnete il fuoco e versate il cioccolato tagliato a pezzetti, mescolate fin quando si scioglie completamente, unite infine lo sciroppo di riso. Versate la crema nei bicchieri sopra le pere e livellatela in modo che formi uno strato. I bicchieri inevitabilmente si sporcheranno ma potete pulirli con un tovagliolo di carta inumidito, poi riponeteli in frigo.
Preparate la crema allo zafferano sciogliendo la maizena nel latte di riso a cui aggiungerete anche lo zafferano, la vaniglia e il pezzo di scorza di limone intera. Portate a bollore mescolando continuamente, poi spegnete il fuoco e aggiungete lo sciroppo di riso. Fate intiepidire leggermente mescolando ogni tanto, poi eliminate la scorza, prendete i bicchieri dal frigo e versate la crema gialla sopra la crema al cioccolato. Pulite ancora i bordi dei bicchieri nel caso si sporcassero. Riponete in frigo per qualche ora.
Al momento di servire cospargete la superficie con gocce di cioccolato e striscioline di scorza di limone inumidite con pochissimo sciroppo di riso.

Crostata di pasta frolla con crema pasticcera e fragole (o altra frutta fresca a piacere)

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La pasta frolla è sempre stata la mia passione, non a caso il primo dolce che ho imparato a fare. Qualche anno fa ho iniziato a usare l’olio al posto del burro ma lasciando le uova, poi l’ho “veganizzata” completamente e quando, dopo due o tre tentativi, ho finalmente sperimentato la ricetta giusta la mia soddisfazione è stata IMG_5374massima: finalmente la frolla vegan perfetta! Per completare l’opera ci voleva una crema pasticcera degna di questo nome e questa, realizzata col latte di soia alla vaniglia, mi ha fatto ritrovare il vero gusto della pasticcera, con la differenza che, volendo, te ne potresti mangiare anche mezzo litro a cucchiaiate perché è estremamente leggera (non c’è neppure zucchero aggiunto) rispetto alla classica a base di uova e latte vaccino…
PS: Questa ricetta l’ho insegnata all’ultimo corso di cucina presso Uscio&Bottega a Milano ed è stata un successone! Sulla mia pagina Facebook qui trovate tutte le foto.

Ingredienti per una tortiera da 26 cm:
Per la frolla

250 g farina T2 (semintegrale)crostata 2
120 g zucchero di canna integrale di tipo Dulcita
6 g lievito per dolci
70 g olio di mais
70 g acqua

un pizzico di vaniglia in polvere
2 pezzi di scorza di limone finemente tritata
Per la crema
1 l latte di soia alla vaniglia (ad es. Provamel)
80 g amido di mais o maizena

120 g sciroppo o malto di riso
1 pezzo di scorza di limone intera

base crostataPer la frolla: Miscelate la farina con il lievito, la vaniglia, lo zucchero e le scorze di limone tritate molto finemente a coltello. Versate l’olio e iniziate ad impastare, poi unite l’acqua lavorando l’impasto fino ad ottenere una consistenza morbida ma compatta. Fate una palla, copritela con pellicola trasparente e lasciatela riposare in frigo per una mezz’ora. Trascorso questo tempo stendetela con un mattarello fino ad arrivare ad uno spessore medio, disponetela su una tortiera bassa leggermente unta e infarinata. Fate aderire bene la frolla alla tortiera premendo bene con le dita anche sui bordi e agli angoli. Bucherellatela con una forchetta e ricopritela con un foglio di stagnola o carta forno sul quale avrete disposto uno strato bello fitto di fagioli secchi (serviranno con il loro peso a non far gonfiare e sollevare la frolla in cottura). Infornate a 175 gradi per circa 20 minuti, poi estraete la tortiera dal forno, eliminate la stagnola con i fagioli e fate cuocere ancora in forno per altri 10 minuti o fin quando il colore è bello dorato. Fate raffreddare completamente.
Per la crema: Sciogliete la maizena in una tazza con un po’ del latte previsto, poi unite al resto del latte e mettetelo sul fuoco insieme alla scorza di limone intera. Portate a bollore mescolando continuamente per evitare la formazione di grumi. Lasciate bollire per Copia di lucidando la crostataun minuto, poi spegnete, aggiungete lo sciroppo di riso e mescolate. Lasciate intiepidire la crema coperta. se si dovessero formare grumi date una frullata col minipimer.
Farcitura: Riempite la base di frolla cotta con la crema e disponete sopra della frutta fresca tagliata, consiglio soprattutto fragole e kiwi, ma anche pesche, banane, ananas… Per lucidare ed evitare che la frutta annerisca mescolate un cucchiaio di sciroppo o malto di riso con un cucchiaio d’acqua e spennellate la frutta con un velo di questo composto.
PS: E’ normale che al momento di stendere la pasta frolla si faccia un po’ fatica perché risulta poco elastica e un po’ “sbriciolosa”. E’ la caratteristica della frolla, non solo quella vegana ma in generale, si chiama così proprio perché è appunto “frollosa”! Deve essere così per ottenere poi la consistenza giusta dopo la cottura.
Consiglio: Stendetela su un foglio di carta forno e poi disponetela con tutto il foglio sopra la teglia (che quindi non c’è bisogno di ungere e di infarinare). Aggiustatela bene con le mani schiacciandola soprattutto ai bordi e agli angoli, poi proseguite come da ricetta 😉

Finger food dolci con frutta secca, banana e arancia

CAM00018Volete organizzare un aperitivo in casa vostra e non sapete cosa offrire come dolcetto finale? Provate questi finger food dolci, buoni, sani, raffinati e crudi! Li ho proposti agli aperitivi vegani che sto organizzando presso il Gaina Café di Milano (di cui presto parlerò in un post) e riscuotono un enorme successo, in pochi minuti vengono spazzolati via!

881988_387773761356582_948721284_oSono facilissimi da realizzare, occorre solo un buon cutter/mixer o robot da cucina che riesca a tritare e macinare bene la frutta secca fino ad ottenere una pasta morbida e lavorabile con le mani. Poi ci vuole un po’ di pazienza per formare le “palline” e comporle insieme alla frutta fresca. Il segreto per ottenere delle sfere tutte uguali? Pesarle ogni volta, devono avere all’incirca tutte lo stesso peso. Può sembrare una forma di perfezionismo esagerato ma per me la forma estetica in cucina conta molto…
Se vi piace il genere trovate qui altri dolcetti crudisti sempre a base di frutta secca, vi consiglio di provarli tutti così scoprirete qual è il vostro preferito 🙂

CAM00018Finger food di mandorle, datteri e arancia
Ingredienti per 8 dolcetti circa:
50 g mandorle pelate
5 datteri al naturale
un pizzico di vaniglia in polvere
1 cucchiaio di succo d’arancia + 1 arancia per comporre

Mettete le mandorle, la vaniglia e i datteri snocciolati e tagliati a pezzetti in un cutter o robot da cucina insieme al succo d’arancia e un po’ di buccia d’arancia grattugiata. Azionate il cutter e tritate tutto fin quando otterrete una pasta morbida e lavorabile con le mani. Formate delle piccole sfere da circa 12 g ciascuna e lasciatele riposare in frigorifero per qualche ora. Potete anche omettere il riposo in frigo ma io preferisco farlo perché i dolcetti si compattano meglio.
Infilzate ciascuna pallina in uno stuzzicadenti insieme ad un pezzetto di arancia (prima la pallina e poi l’arancia). Io di solito taglio l’arancia in 4 pezzi, poi li sbuccio e li infilzo 🙂

881988_387773761356582_948721284_oFinger food di noci, uvetta e banana
Ingredienti per circa 8
dolcetti
50 g noci sgusciate
40 g uva passa
2 banane
cannella in polvere q. b.

Mettete a mollo l’uva passa in un po’ d’acqua per una ventina di minuti, poi scolatela bene e tritatela insieme alle noci fino ad ottenere una pasta morbida e lavorabile con le mani. Formate delle piccole sfere da circa 12 g ciascuna e schiacciatele leggermente in modo da ottenere quasi delle rondelle. Lasciatele riposare in frigorifero per qualche ora. Anche in questo caso potete omettere il riposo in frigo ma se lo fate i dolcetti si compatteranno meglio. Sbucciate le banane, tagliatele a rondelle e infilzatele in uno stuzzicadenti insieme ai dolcetti: prima una rondella di banana, poi un dolcetto e infine un’altra rondella. Spolverate con cannella e servite.

Dolcetti crudisti assortiti con frutta secca


Con l’arrivo dei primi freddi trovo che la frutta secca sia l’ideale per scaldare il corpo e coccolare l’anima. Senza esagerare con le quantità, quando si ha bisogno di un po’ di energia è quello che ci vuole, soprattutto, ad esempio, prima dello sport o di un’attività impegnativa.Tra l’altro è ricca di ottime proprietà nutritive come acidi grassi insaturi e polinsaturi, proteine, vitamina E, vitamina B, fosforo, rame, potassio, ferro e calcio…
Per questi golosissimi dolcetti ho utilizzato le noci e le profumatissime mandorle siciliane, dolcificando con datteri e uvetta e aromatizzando con vaniglia, cannella e cocco.

Palline di mandorle, uvetta e cocco
50 g di mandorle pelate
40 g uva passa
cocco grattugiato q. b.

Frullate le mandorle con l’uvetta fino ad ottenere una pasta morbida e lavorabile con le mani. Formate 8 palline e passatele nel cocco. Disponete nei pirottini di carta.

Datteri ripieni di mandorle alla vaniglia
50 g mandorle pelate
8 datteri
vaniglia in polvere q. b.

Tagliate i datteri a metà secondo la lunghezza estraendo il seme e facendo attenzione a non romperli, otterrete 16 metà. Tagliate 8 metà a pezzettini e frullatele insieme alle mandorle e ad un po’ di vaniglia fino ad ottenere una pasta compatta ma morbida e lavorabile con le mani. Riempite i mezzi datteri rimasti con la pasta di mandorla. Se trovate i pirottini di carta ovali è l’ideale, io non li ho trovati :-/

Dolcetti alle noci con crema di banana e cannella
50 g noci
6 datteri
mezza banana mediamente matura
un cucchiaino di cocco grattugiato

cannella in polvere q. b.

Frullate le noci insieme ai datteri denocciolati e tagliati a pezzettini fino ad ottenere una pasta lavorabile con le mani. Formate 8 palline, schiacciatele leggermente appiattendole un po’ e disponetele dentro i pirottini. Schiacciate la mezza banana con una forchetta fino ad ottenere una crema, unite il cocco e versatela con un cucchiaino sopra i dolcetti dentro i pirottini. Spolverizzate di cannella aiutandovi con un colino e servite subito (non aspettate troppo perchè la crema di banana si annerisce! Piuttosto aggiungete qualche goccia di succo di limone ma non esagerate altrimenti la consistenza sarà troppo liquida)