Crostata semicrudista al cioccolato con fichi secchi e freschi

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La dolcezza e il sapore dei fichi maturi siciliani e calabresi non ha eguali. In vacanza ne ho fatto scorpacciate. Adoro anche i fichi secchi, ma anche in questo caso non è facile trovarli buoni, italiani e al naturale (spesso hanno conservanti, additivi ecc.). A Milano ho trovato dei fichi della Basilicata, non buoni come quelli che ho mangiato nel “profondo sud” ma comunque non male e ho deciso di utilizzarli per un dolce. Sarebbe di fatto una ricetta crudista se non fosse per il cioccolato fondente che ho adoperato per la base e per decorare la superficie della torta. Per renderla crudista al 100% è possibile sostituirlo con cioccolato crudo, acquistabile online o nei supermercati biologici ben forniti. Attenzione perché il cioccolato crudo di solito è più amaro di quello classico fondente, e anche per quest’ultimo il grado di dolcezza cambia molto a seconda della percentuale di cacao utilizzato (al 50%, 60%, 70% e oltre). Personalmente non amo molto il cioccolato amaro e per questa ricetta ne ho utilizzato uno piuttosto dolce, ma se vi piace amaro (al 70% di cacao e più) scegliete pure quello che preferite 😉

Ingredienti per 4 porzioni (una tortierina da 16 cm)
Per la base: 

70 g mandorle con la pelleIMG_6343
70 g fichi secchi al naturale
40 g cioccolato fondente (io ne ho usato uno dolce ma vanno bene tutti, sceglietelo crudo per rendere la ricetta crudista al 100%)
Per la farcitura:
50 g fichi secchi

120 g fichi freschi (pesati con la buccia)
1 pizzico di vaniglia in polvere (fac.)
Per decorare:
4 o 5 fichi freschi piccoli
1 pezzetto di cioccolato (anche crudo, circa 20 g)

Sciacquate le mandorle, asciugatele con un panno o carta assorbente e tritatele a granella sottile con un mixer. Poi aggiungete i fichi secchi tagliati a pezzettini e frullate fino ad ottenere un composto ancora piuttosto granuloso ma che si compatta se lo stringete tra le mani. Unite quindi il cioccolato tagliato a pezzetti e continuate a frullare fino ad ottenere un impasto morbido e un po’ untuoso. Resterà sempre un pochino granuloso (per via dei semini dei fichi secchi) ma non importa, l’essenziale è che si compatti bene con le mani quando formerete una palla e la disporrete tra due fogli di carta forno. Con un mattarello stendetela in modo da formare un cerchio dallo spessore piuttosto sottile. Eliminate solo il foglio superiore e disponete la base sulla tortiera, facendola aderire bene ai bordi. Fate rassodare in frigo per almeno un’ora.
Nel frattempo preparate la farcitura frullando i fichi secchi tagliati a pezzetti insieme ai fichi freschi sbucciati fino ad ottenere una sorta di marmellata omogenea. Unite un pizzico di vaniglia a piacere.
Trascorsa almeno un’ora di tempo tirate fuori la base dal frigo, farcitela con la marmellata e decorate con i fichi freschi tagliati a fettine. Nello spazio libero tra le fettine lasciate cadere del cioccolato tritato grossolanamente a scaglie (per evitare che durante l’operazione si sciolga mettetelo prima per un’oretta in frigo). Lasciate riposare il dolce in frigo per almeno un’ora prima di servire.

Involtini di peperoni con patè di ceci ai capperi e crema di patate

CAM01181Quest’anno sono rimasta in Sicilia per quasi un mese, da fine luglio a fine agosto. Il 2 agosto sono stata invitata a preparare una cena vegana a buffet per 60 persone presso un’associazione privata. E’ stato il primo evento vegano che ho organizzato in Sicilia e in particolare a Noto, la mia città d’origine.  peperoniIl pubblico, tutto onnivoro, ha apprezzato moltissimo 🙂 Poi, finalmente, un po’ di meritato riposo godendomi il mare e cucinando piatti semplici con i buoni prodotti locali. D’estate in Sicilia faccio scorpacciate di pomodori e pomodorini maturi e dolci, melanzane tonde violette tenerissime e per nulla amare, zucchine lunghe, cipolle di Giarratana, saporiti peperoni corno, e ancora fichi, fichi d’india, meloni gialli, mandorle locali, pistacchi di Bronte… Di solito compro la frutta e la verdura non al supermercato ma nei negozi, nelle bancarelle e nei camion ambulanti che la fanno arrivare direttamente dalle campagne vicine. Spesso i fruttivendoli o i piccoli negozi di alimentari vendono i cosiddetti “pipi pipiarrustuti”, ovvero peperoni lunghi della varietà “corno”, dalla polpa compatta, poco acquosa e molto saporita. Si acquistano già arrostiti alla brace, da spellare, sfilettare e condire a piacere con sale, olio EVO siciliano saporito, aglio a fettine, poco succo di limone e basilico. Si lasciano macerare per qualche ora e si gustano con l’ottimo pane di grano duro locale. L’ultima sera prima di rientrare a Milano però, ho voluto sperimentare questa ricetta.

Ingredienti per 4 involtini grandi o 8 piccoli
4 peperoni lunghi rossi (peperoni corno)
500 g patate
500 ml brodo vegetale

Per il patè:
240 g ceci cotti e scolati
1 cucchiaio colmo di capperi sott’aceto
1 cucchiaio succo di limone
2 cucchiai olio EVO
Sale alle erbe, alcuni capperi e origano per decorare

Se avete la possibilità di cuocere i peperoni interi alla brace è meglio, altrimenti metteteli in forno sempre interi, a 220 gradi, su una teglia ricoperta di carta forno e girateli ogni tanto, fino a quando la pelle sarà abbrustolita. Per poterli spellare facilmente, una volta cotti richiudeteli dentro la stessa carta forno a mo’ di fagotto e metteteli dentro una pentola con coperchio. Lasciate intiepidire per una mezz’oretta, poi spellateli con le mani, tagliate la calotta superiore con il picciolo, incideteli per lungo e togliete i semi interni. Fate in modo da ricavare una falda unica per ciascun peperone o al massimo due se volete realizzare 8 involtini più piccoli.
Preparate il patè di ceci frullandoli insieme all’olio, il limone, i capperi ben sciacquati e 3 cucchiai circa d’acqua, aggiustate di sale e mettete da parte.
Sbucciate le patate, tagliatele a tocchetti e bollitele nel brodo vegetale fin quando saranno tenere. Poi scolatele conservando il brodo di cottura e frullatele a crema con un minipimer insieme ad una tazzina abbondante del loro brodo. Dovrete ottenere una crema fluida.
Disponete le falde di peperone su un piatto, spalmatele con una generosa cucchiaiata di patè di ceci e arrotolatele a mo’ di involtino, spolverizzando sopra poco sale alle erbe. Mettete sul fondo del piatto la crema di patate appena tiepida e sopra un involtino, completate con capperi, un filo d’olio EVO e origano a piacere. Servite come secondo piatto o antipasto.