Mattonella di tempeh con salsa verde di tofu alle olive

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Nell’ambito del SANA di Bologna, oltre ad essere stata una delle blogger ufficiali della manifestazione (vedi in proposito il post precedente), ho anche tenuto un mio cooking show presso lo IMG-20160912-WA0000stand della rivista Funny Vegan. Non è la prima volta che i miei amici di Funny Vegan mi invitano ai loro eventi e mi sono sempre divertita, ma stavolta mi sono sentita davvero parte di una squadra ed è stato un onore dare il mio contributo. Oltre ad essere soddisfatta in generale IMG-20160912-WA0010per l’evento sono anche felice di aver conosciuto persone squisite e approfondito conoscenze che prima erano solo superficiali.
Sponsor del mio cooking show è stata Cambiasol, una piccola azienda genovese a conduzione familiare che si è affacciata da pochissimo sul mercato. Spero che in fiera abbia avuto modo di farsi conoscere da un pubblico più vasto perché meritano davvero. Producono tofu e tempeh con lavorazione artigianale e soia italiana e biologica che ho trovato ottimi come consistenza e sapore. Sono alimenti antichissimi di cui le popolazioni orientali si nutrono regolarmente da millenni. Hanno poche calorie e sono ricchi di proteine, fibre e sali minerali, più digeribili rispetto ai legumi interi, soprattutto il tempeh, ricco di enzimi . Con grande piacere mi sono quindi cimentata nella preparazione di un secondo piatto proteico che li contenesse entrambi.
PS: Non è vero che tutta la soia è ogm in quanto basta sceglierla italiana e biologica.
doppia foto con bordinoIngredienti per 3 mattonelle:
1 panetto di tempeh Cambiasol (250 g) 
2 cucchiai di tamari
2 cucchiai d’olio EVO
2 cucchiai di succo di limone
erbe aromatiche secche: origano, salvia, rosmarino, maggiorana…
Per la salsa:
1 panetto di tofu Cambiasol (300 g)
20 olive verdi snocciolate
1 cucchiaio colmo di capperi sott’aceto ben sgocciolati
1 cucchiaio di olio EVO
1 cucchiaio di succo di limone
2 grosse manciate di prezzemolo fresco
olive a rondelle, pomodori datterini e prezzemolo fresco per decorare

IMG_6964Tagliate il tempeh a fettine sottili (io ho l’ho tagliato prima a metà per lungo e poi ricavato delle fettine rettangolari) e disponetelo in un contenitore o una ciotola piuttosto larga e piatta. Conditelo con il tamari, l’olio, il succo di limone e le erbe, mescolatelo e lasciatelo marinare da un minimo di mezz’ora/un’ora ad un massimo di 3 o 4 ore (in questo secondo caso meglio riporlo in frigo). Più starà in marinatura più si insaporirà e si ammorbidirà. Non consiglio però di lasciarlo marinare per troppo tempo altrimenti potrebbe diventare molto morbido rischiando poi di rompersi in cottura.
Preparate la salsa ponendo nel bicchiere del minipimer a immersione il tofu tagliato a cubetti, le olive a pezzetti, i capperi, l’olio e il succo di limone. Frullate fin quando otterrete una crema liscia e omogenea (in base al grado di sapidità delle olive e al gusto personale potete eventualmente ridurne o aumentarne la quantità).
Dopo circa mezz’ora o un’ora vedrete che il tempeh avrà già assorbito il liquido di marinatura e a questo punto potete versarlo con tutta la marinatura eventualmente rimasta in una padella grande e ben calda. Fatelo rosolare da entrambi i lati per alcuni minuti fin quando si formerà una crosticina leggermente scura (ma attenti a non bruciarlo!).
Componete il piatto disponendo sul fondo uno strato di fettine di tempeh, poi la crema di tofu aiutandovi con una sac à poche, poi un altro strato di fettine di tempeh e per finire un altro strato di crema di tofu. Decorate con pomodorini freschi, olive a rondelle e foglie di prezzemolo. Il contorno ideale per questo piatto è a mio avviso una bella insalata di pomodoro (finché sarà stagione…)

Fiera SANA 2016 – Prodotti interessanti e Cooking Show

FIERA SANA 2016 - TAGLIO DEL NASTROEccomi rientrata dal SANA di Bologna, dove, per il terzo anno consecutivo, sono stata scelta tra le blogger ufficiali della manifestazione (qui trovate i post relativi alle edizioni degli anni scorsi).
Il Salone Internazionale del Biologico e del Naturale cresce sempre di più a livello di espositori, visitatori e superficie espositiva (ben 5.000 mq con 833 espositori e 47.200 circa visitatori quest’anno!) segno di un sempre maggiore interesse verso le tematiche del bio, del benessere, dell’ecologia e dell’alimentazione sana e vegetale (il Veganfest all’interno del Sana occupa un intero padiglione con tanti stand, conferenze, dibattiti, cooking show e quest’anno anche bloggeruna TV dedicata!)
Per 3 giorni ho girato come una trottola tra stand, prodotti da vedere e da assaggiare, presentazioni e cooking show commentando la fiera in tempo reale con foto e post sui social. I miei follower su Facebook e Twitter ormai lo sanno bene perché per 3 giorni non ho postato altro! 😀
premio sana novitàAnche quest’anno, oltre al consueto premio Sana Novità gentilmente offerto da Biorfarm e assegnato dal pubblico ai migliori prodotti novità tra quelli in concorso nelle tre categorie (Alimentazione, Cura del corpo e Green Lifestyle), le blogger ufficiali hanno premiato i loro prodotti preferiti (qui tutti i dettagli sul premio #BloggerForSana). Sono molto soddisfatta della cacao crudocollaborazione con la mia collega food blogger Samantha (qui il suo bellissimo e seguitissimo blog) con la quale ci siamo subito trovate d’accordo e dopo una scelta per nulla facile visto la quantità di prodotti validi e originali, abbiamo selezionato la Crema alle nocciole crude di Cacao Crudo, golosissima, sana e innovativa nei suoi 3 eccellenti ingredienti: cacao crudo 100% criollo, nocciole crude tonde del Lazio e zucchero di cocco.

Tra gli altri PRODOTTI INTERESSANTI visti in fiera ne segnalo alcuni:

20160910_101958– La vegan ‘nduja, i tortini vegani al cioccolato e le paste di legumi di Pro Bios
–  I pesti alla Canapa di Il Nutrimento.
– la burrella di Fattoria della Mandorla, burro vegetale a base di mandorle di Toritto.
– La frutta secca ed essiccata di Flores Farm
– il tofu e il tempeh artigianali della nuova azienda genovese Cambiasol20160911_125343
– I grissini e le schiacciatine di La Buona Terra Bio, senza farine raffinate e con materie prime solo italiane.
– Le piadine e i passatelli romagnoli con farine di legumi Sai di Buono ideati dalla chef Carla Casali.
– I funghi bio Valentina, freschi, essiccati e in conserva.
– Le farine e i prodotti da forno con grani antichi di Romagna 20160910_105733a marchio Bio’s
– I fiocchi di legumi e la grande varietà di farine Fior di Loto
– Gli affettati vegetali senza glutine della nuova azienda toscana Vegan Delicious
 La vasta gamma tutta vegan e glutenfree di DNA Bio
– I cappuccini di frutta e spezie di Lombardia Drinks
– L’acqua di linfa di betulla Isola Bio

Per quanto riguarda i COOKING SHOW ho seguito con molto interesse quasi tutti quelli che si sono svolti allo stand della rivista Funny Vegan:

piatti Simone SalviniLo chef Simone Salvini ha presentato la Ghita Academy, scuola di alta cucina vegetale, che partirà a Milano questo autunno. I piatti che ha cucinato in diretta meravigliosi come al solito: crespelle di farina di borlotti, miglio e teff e un dessert al cucchiaio 20160910_154944ricoperto da una coltre di spuma di latte di mandorla. Il pasticcere Stefano Broccoli titolare della pasticceria 100% vegetale La Dolce Vita di Bergamo, ha preparato un goloso e originale dessert a forma di pianta, con mirtilli e soffici creme disposte a strati in un vaso trasparente sormontato di foglie verdi e fiori colorati. Il blogger Giuseppe Tortorella, alias Un Biker in Cucina, specializzato in street food, ha preparato piatti Luca Andrèun gustoso vegan kebab con muscolo di grano e salsa tzatziki.  Lo chef Luca Andrè del ristorante vegan e raw Soul Kitchen di Torino ha presentato addirittura un intero menu vegan gourmet con piatti stupefacenti per originalità, colori e grande estro artistico. Sempre allo stand di Funny Vegan, anch’io ho avuto il piacere e l’onore di tenere un mio cooking show 🙂 Sul prossimo post vi racconterò tutto!

 

Fiera Sana e Veganfest 2015 – PRODOTTI

Il Sana è sempre stato una vetrina importante per le aziende che propongono prodotti innovativi nel campo del biologico e del naturale. Eccone alcuni fra quelli che ho visto.
pasta di ceciChi ama la pasta come me non potrà non essere incuriosito da paste alternative a base ad esempio di farine di legumi, senza glutine e dall’alto valore proteico oltre che ricche di fibra. Ne ho viste di varie marche e realizzate con diversi tipi di legumi ma segnalo in particolare la Libré Bio della Govi Farm, con sola farina di ceci, presentata e assaggiata allo stand di Funny Vegan. Consigli per il condimento: sugo al pomodoro e olive o crema di zucca al rosmarino.sabrina
Nuova e originale la pasta Sabrina, con farina di grano germogliato, la cui particolarità consiste nel fatto che può anche fare a meno della cottura tradizionale e diventare quindi una pasta crudista in modo che non perda le sue preziose proprietà. Basta tenerla immersa in acqua tiepida per circa mezz’ora e condirla con sughetti crudi a piacere oppure, nel formato “lasagnette”, farla ammollare direttamente nel condimento. Sabrina Nazzari, cuoca e ideatrice del prodotto, ha tenuto un cooking show allo stand di Funny Vegan con dimostrazione e degustazione. Ricorda un po’ la pasta integrale di farro, veramente buona!
aglioIn un piccolo stand di un’azienda spagnola ho visto e assaggiato l’aglio nero fermentato che pare sia un vero e proprio “superfood”: la fermentazione raddoppia il contenuto di antiossidanti e di fosforo e ne potenzia le proprietà benefiche ma allo stesso tempo annulla il forte odore e sapore che a molti dà fastidio aumentandone la digeribilità. Il gusto è delicato e quasi dolciastro, peccato sia ancora molto difficile trovarlo in Italia.nutella
Per gli amanti dei veg-formaggi sfiziosi ma sani segnalo quelli crudisti di RawFun a base di anacardi, mentre ai più golosi consiglio sicuramente la crema spalmabile alle nocciole Teo & Bia, gusto pieno e corposo con soli tre ingredienti: nocciole, cacao e zucchero di canna. Notevole la gamma di biscotti vegani prodotti da Veganocongusto, biscottiben 10 tipi diversi di cui 4 senza glutine, in più crostatine di frolla con varie marmellate, insomma l’imbarazzo della scelta.
E sempre a proposito di prodotti innovativi, quest’anno, oltre al consueto premio Sana Novità, assegnato in base alla votazione del pubblico, c’è stato anche il premio Coup de Coeur, che le tre blogger ufficiali della manifestazione hanno conferito al prodotto che le ha “colpite al cuore” per Straveg bio Dnabiooriginalità e innovazione. Per il settore alimentazione io ho scelto lo StraVeg bio di Dnabio, un preparato per crema vegetale spalmabile gluten free, a base di riso, frutta secca, erbe aromatiche e spezie, con sale rosa dell’Himalaya. Si prepara in un minuto aggiungendo solo acqua e olio d’oliva. L’ho scelto per la velocità di preparazione, che lo rende adatto a chi ha poco tempo da dedicare alla cucina, e per la lunga conservazione. Infatti a differenza dei formaggi e creme vegetali fresche che vanno tenute in frigo e sono a breve scadenza, ha una durata di 12 mesi a temperatura ambiente. Sano e buono in tutte e tre le varianti di gusto: erba cipollina, mediterraneo e orientale.
Nel prossimo post vi parlerò del mio cooking show allo stand di Funny Vegan (e sì, perché oltre a fare la blogger/reporter della fiera ho anche trovato il tempo di tenere un cooking show 😉 ). Niente prodotti particolari ma solo il buon vecchio tofu, che però ancora pochi sanno cucinare e insaporire nel modo giusto. Vi svelerò tutti i segreti per renderlo gustoso e vi darò due ricette, una salata e una dolce. A prestissimo!

Fiera Sana e Veganfest 2015 – LIBRI

momentèniclaQuest’anno al SANA sono stati presentati diversi libri, tutti molto interessanti, la maggior parte di cucina e ricette ma non solo. Stefano Momenté (vedi l’intervista che avevo realizzato l’anno scorso qui) ha presentato il suo ultimo “Ciò che non sai sul cibo e che potrebbe salvarti la vita” mentre Nicla Signorelli, giornalista, ideatrice del movimento Be4eat e voce ufficiale del dottor Colin Campbell in Italia (per chi non lo sapesse ancora, l’autore del celeberrimo The China Study) ha presentato il suo “Veg Junior – Perché mio figlio ha bisogno di una dieta vegetale e integrale” che mi sentirei di consigliare a tutte le mamme che vogliono informarsi senza pregiudizi da una fonte autorevole.Copia di federica gifmaugeri
La Macro Edizioni ha lanciato il primo libro della blogger Federica Gif “Più ricette sane, meno ricette mediche”, bello ed elegante, con foto accattivanti e grafica curata. Paola Maugeri ha invece parlato del suo ultimo “Alla salute – 109 succhi, smoothies e sfizi” presso lo stand di Pharmavegana. Al Veganfest è stato lanciato “Le ricette di Veganblog.it” una raccolta di 200 ricette tratte dalla più grande community italiana di appassionati di cucina vegan, mentre allo stand della rivista Funny Vegan si sono succeduti una serie di cooking show con relative presentazioni di libri scritti da blogger, cuochi ed esperti: Laura Leall con il suo “Vegan Ti Amo – Arte Cucina – Ricette biologiche senza glutine cotto e crudo”, pinanuova rivistaCaterina Mosca ed Elena D’Alto con “Baciami in Cucina – Come innamorarsi della cucina naturale in 200 ricette”Lorenzo Ferrante con “Sano e Vegano – Le ragioni di una scelta alimentare etica, salutare e piena di gusto”, Giuseppina Siotto con “Vegetaliana- note di cucina italiana vegetale”.
Infine una nuova rivista mensile dedicata al mondo vegan è nata sul mercato italiano, “Vegan Italy – il nuovo modo di pensare il cibo”, presentata allo stand di Edizioni Sonda con cooking show offerti dallo staff di Vegolosi.
Sul prossimo post vi illustrerò invece tutte le novità relative ai prodotti, i più interessanti e innovativi, che ho visto al Sana, e racconterò la mia esperienza di blogger/giurata per l’assegnazione del premio “Coup de Coeur”, stay tuned come sempre!

Sana e Veganfest 2015 – EVENTI

ingresso sanaEccomi di ritorno dalla bellissima esperienza come BLOGGER UFFICIALE della fiera SANA di Bologna, quest’anno ancora più affollata e soprattutto ricca di eventi, convegni, conferenze, presentazioni di libri e cooking show. Allora, andiamo con ordine: il primo evento per importanza e per quantità di pubblico è stato, come del resto mi aspettavo, il The China Study Tour, giunto ormai alla sua quinta tappa dopo il foto oksuccesso che sta ottenendo in varie città italiane. Bravi e preparati i relatori i quali hanno illustrato ancora una volta i benefici a tutto tondo di una sana e bilanciata alimentazione 100% vegetale e integrale, utilissima nel prevenire e curare molti disturbi e malattie del nostro tempo.
A proposito di alimentazione e salute, interessante è stata anche la conferenza di Giovanni Allegro, chef e docente presso la scuola di cucina naturale Cascina Rosa dell’Istituto dei Tumori di Milano. Ancora una volta è stato ribadito il concetto che l’alimentazione fa veramente la differenza nel determinare il nostro benessere e può contribuire moltissimo alla prevenzione.
michelaSul palco del Veganfest (grande area all’interno della fiera tutta dedicata al mondo vegan) si sono succeduti una serie di interventi e testimonianze. La dottoressa Michela De Petris (con la quale tra l’altro collaboro ormai da tempo, vedi ad esempio questo post) già tra i relatori del The China Study Tour, ha parlato della sua famiglia vegana ormai da anni, compreso il dolcissimo cane Diamond che porta sempre con sé, e dei grossi benefici riscontrati in tutti i suoi pazienti che seguono questo tipo di alimentazione. Patrizia Re, mamma vegana, ha raccontato della propria esperienza di gravidanza e allattamento egregiamente sostenuta in perfetta salute e naturalezza anche dopo i quarant’anni.
Ma passiamo ai COOKING SHOW che, come sempre, sono piatto salvinitra gli eventi più seguiti, non solo al Veganfest ma anche nei vari stand. Primo fra tutti Simone Salvini, famoso chef di alta cucina vegetale e naturale che stimo molto e seguo sempre quando posso. Quest’anno ha presentato un piatto di ispirazione orientale: lenticchie indiane urid al latte di cocco e mandorle, erbe aromatiche e assafetida (spezia indiana che marco bianchiricorda lo scalogno) su ragù di carota e sedano, guarnite con spuma di latte di mandorla ed erbe fresche, spettacolare come sempre.
Marco Bianchi, divulgatore scientifico per la Fondazione Veronesi, cuoco amatoriale e volto televisivo, ha preparato invece dei pancake vegan e integrali, serviti con sciroppo d’acero e frutti di bosco e accompagnati da una virgin piña colada a base di latte di riso, cocco e ananas con frutto della passione.
Allo stand di Pharmavegana il cuoco Gianluca Ronchi ha naturasìtenuto diversi cooking show illustrando l’ABC della cucina naturale, vegana e crudista, con ricette, assaggi e spiegazioni sulle proprietá nutrizionali dei cibi. Nella vasta area di Naturasì si sono tenuti invece dei laboratori pratici dove il pubblico ha partecipato attivamente alla preparazione del pane con farine di cereali antichi e minestre di verdure e ortaggi di stagione coltivati dagli agricoltori biologici e biodinamici de “Le Terre di Ecor”. Ultimo evento degno di nota sono stati i premi assegnati dalla Nazionale Italiana Pizzaioli alle pizzerie italiane che si sono distinte per aver realizzato le migliori pizze di Kamut e Vegane. Per il momento direi che può bastare 😉 nel prossimo post farò invece una carrellata dei libri presentati e prodotti interessanti visti e assaggiati… stay tuned come sempre!

Sana e Veganfest 2015 – Preview

ortaggi e verdureAnche quest’anno sarò una delle BLOGGER UFFICIALI del SANA di Bologna, Salone Internazionale del biologico e del naturale con all’interno il Veganfest, padiglione tutto dedicato al mondo vegan. Nelle giornate di sabato 12, domenica 13 e lunedì 14 settembre seguirò dal vivo i vari eventi, conferenze, cooking show, presentazioni di libri e di nuovi prodotti commentandoli con post e foto in tempo reale sulla mia pagina Facebook e sul mio profilo di Twitter. Ovviamente sul blog farò poi un bel reportage completo sulla fiera e su ciò che mi ha colpito o mi è piaciuto di più (vedi qui e qui quelli che avevo scritto l’anno scorso).
Quest’anno il programma degli eventi (trovate qui quello del Sana e qui quello specifico macro sanadel Veganfest) è ricco e interessante con corsi, convegni, presentazioni ma anche tanti cooking show. E non solo, ci saranno anche diversi eventi che si terranno nei vari stand come ad esempio quello della Macro Edizioni la quale, tra l’altro, organizzerà proprio al Sana la quinta tappa del The China Study Tour che, dopo il primo convegno tenutosi proprio al Sana di Bologna l’anno scorso, sta avendo un grande successo in varie città d’Italia.
Allo stand della rivista Funny Vegan si alterneranno cuochi e blogger con cooking show, presentazioni di libri, degustazioni e assaggi. Come potete vedere dal programma alle 12:30 ci sarà anche il mio che avrà il tema “Come rendere gustoso il tofu”. Preparerò dal vivo 2 ricette, una salata e una dolce, con il famigerato “formaggio di soia” che ormai tutti conoscono ma pochi sanno insaporire e cucinare nel modo giusto per renderlo veramente goloso e appetitoso.
novitàUn’altra bella iniziativa, che si ripete ormai da diversi anni, è il premio Sana Novità, assegnato in base alla votazione del pubblico a tre prodotti tra quelli segnalati dalle aziende espositrici, uno per ogni categoria merceologica (alimentazione, benessere, altri prodotti naturali). Ma quest’anno ci sarà anche il premio Coup de Coeur ovvero le tre blogger ufficiali della manifestazione (tra cui la sottoscritta 🙂 ) sceglieranno di premiare tre prodotti (ognuna ne sceglierà uno appartenente alla categoria di cui si occupa, nel mio caso, ovviamente, sarà l’Alimentazione) che le avranno “colpite al cuore” per originalità, innovazione e/o packaging accattivante. La premiazione si svolgerà lunedì 14 alle ore 16:00.
Infine il Sana City, ovvero il “fuori salone” del Sana per le vie di Bologna, un fitto programma di degustazioni, colazioni, aperitivi, cene, percorsi eno-gastronomici, mercatini bio e vari appuntamenti per grandi e bambini organizzati in collaborazione con EcoBioConfesercenti. Il sabato ci sarà persino la notte bianca!
Insomma anche quest’anno saranno giorni molto intensi, ringrazio l’organizzazione e l’ufficio stampa del Sana per avermi nuovamente scelta e invitata, non vedo l’ora 😉

Intervista a Stefano Momenté

foto MomentéHo avuto occasione di incontrare Stefano alla fiera SANA di Bologna dove ha tenuto un’interessante conferenza insieme a Sara Cargnello sui benefici del crudismo (vedi questo post in proposito) e ho avuto il piacere e l’onore di intervistarlo.
E’ uno dei pionieri dell’alimentazione vegana e crudista in italia, giornalista, scrittore, editore, grafico e consulente pubblicitario, nel mondo della comunicazione dal 1985, giornalista dal 1988. Nel 2001 ha fondato Vegan Italia (associazione nazionale per una corretta informazione sul veganismo/vegetarismo), in seguito sito informativo, ora nuovamente associazione.
Ha lanciato il circuito Ristoranti Verdi ed è stato per anni membro di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana. Promuove la scelta vegana con conferenze, corsi, seminari, articoli, libri. Veganitalia Cooking School è la sua scuola di cucina itinerante per la diffusione della cultura vegan e crudista.foto libri Momenté

So che sei un “veterano” dello stile di vita vegan, come hai iniziato questo percorso e perché?
Ormai sono passati quasi 30 anni. Avvenne a causa di un malessere interiore che avevo da un po’ di tempo e non riuscivo a spiegarmi. E ad un’illuminazione. Era il febbraio 1985. Rientrando a casa un giorno mi resi conto, guardandoli entrambi, che la mia amata cagnolina era esattamente uguale al coniglio spellato sul tavolo della cucina. Che senza peli e pelle sarebbero stati davvero identici. Così siamo tutti nell’essenza. Non ci sono categorie. L’etica è stata perciò la molla che mi ha obbligato a decidere e mi ha convinto sempre più, nel tempo, di aver fatto la scelta giusta.

Sei conosciuto soprattutto come autore di libri sull’alimentazione vegetariana, vegana e crudista ma svolgi anche un’intensa attività divulgativa con la tua associazione Vegan Italia, ce ne parli un po’?
Vegan Italia nasce nel settembre 2001. Dapprima come semplice sito informativo, poi come associazione. Ha come sede la rete. La sua attività si svolge principalmente attraverso questo potente mezzo di diffusione. Ma non solo. Cerca in tutti i modi di promuovere un’informazione completa, libera, critica e consapevole, per dare a chiunque la possibilità di decidere senza preconcetti e chiusure in merito allo stile di vita e all’alimentazione da seguire. Per fare ciò,Vegan Italia attinge a tutte le fonti possibili, raccogliendo documenti, studi e statistiche e provvedendo alla loro diffusione, fornendo anche consigli e suggerimenti a tutti coloro che ne fanno espressa richiesta. Da qualche anno Vegan Italia, sempre per gli stessi motivi, è anche scuola di cucina. Una scuola di cucina un po’ particolare, perché parliamo molto anche di nutrizione e lifestyle.

Cosa consiglieresti ad un onnivoro che per ragioni etiche e/o di salute, vuole diventare vegano? Meglio un passaggio graduale o un cambiamento netto?
E’ squisitamente caratteriale. Alcune persone decidono di passare al veganismo in modo drastico. Altre preferiscono un approccio più graduale. La seconda modalità permette di effettuare una transizione più fisiologica e dà il tempo di provare molti nuovi modi di soddisfare le esigenze nutrizionali. Ovviamente mi riferisco soprattutto al lato alimentare.
L’obiettivo è apportare dei cambiamenti facilmente sostenibili nel tempo, che siano anche nutrizionalmente corretti. Per cominciare si può analizzare la propria dieta, preparando una lista dei cibi che si consumano abitualmente. Tra questi si identificano i cibi a base vegetale considerandoli come punto di partenza. Con i cibi preferiti si può programmare il consumo di un pasto vegano più volte in una settimana, aumentando man mano che si riesce a rivisitare le proprie ricette preferite a base di carne. Lo spezzatino, ad esempio, può essere preparato usando fagioli, seitan o tofu al posto della carne; la carne del ragù può essere sostituita con seitan o verdure saltate in padella.Si possono cercare nuove ricette nei libri di cucina e provare nuovi prodotti nei negozi di alimenti biologici.

Uno dei tuoi libri si intitola “Figli Vegan”, perché secondo te è bene educare i figli sin da piccoli ad un’alimentazione vegana e qual è la tua esperienza di genitore?
Le diete vegetariane e vegane soddisfano pienamente le esigenze nutrizionali di bambini e ragazzi. Non lo dico io, ma l’Associazione dei Dietisti Americani (ADA) che lo ripete nelle sue posizioni biennali dal 1987. Ovviamente ci vuole attenzione. Ma recenti ricerche rivelano addirittura, ad esempio, che le diete vegane per bambini superano addirittura le dosi raccomandate per molti nutrienti e come i bambini vegani abbiano un introito più elevato di fibre e ridotto di grassi totali, grassi saturi e colesterolo rispetto ai bambini onnivori. Le accuse di provocare carenze proteiche, vitaminiche (B12 e D) e di sali minerali (Calcio, Ferro e Zinco) mosse a tali diete da alcuni medici sono dovute a casi sporadici, segnalati nella letteratura medica, di bambini malnutriti per ignoranza o per fanatismo ideologico dei genitori. Al contrario un’alimentazione vegana equilibrata, anche se differisce dai canoni dietetici più seguiti, non è affatto contraria alle indicazioni dietetiche espresse da organismi nazionali, quale l’Istituto Nazionale della Nutrizione, attraverso i Larn (Livelli di assunzione raccomandati dei nutrienti) e internazionali quali l’Organizzazione Mondiale per la sanità, attraverso il Codice Europeo contro il Cancro. Tali indicazioni si riferiscono, in particolare, all’opportunità di una riduzione percentuale di grassi di origine animale, di un contenimento nell’assunzione di proteine animali e di una corretta assunzione di oligoelementi, fibre vegetali e polisaccaridi complessi.
In merito ai miei figli, loro, al contrario di me, hanno un’alimentazione a base vegetale dalla nascita. Sono sempre stati benissimo e la loro pediatra (che non ha mai saputo di questa scelta) ha sempre valutato i loro parametri perfettamente nella media. Ora, mio figlio, che ha quasi quindici anni, ed è vegano, è alto 1.85.

l tuo libro “Solo Crudo”, scritto insieme a Sara Cargnello, parla di crudismo vegan, perché è consigliabile e quali sono i benefici per la salute?
Il crudismo consiste nell’eliminazione di qualunque cottura degli alimenti. Il crudista, infatti, assume solo cibi crudi. Questo per conservare intatti tutti i valori nutritivi dei cibi, che con la cottura si impoveriscono di alcune delle componenti fondamentali per una buona e corretta nutrizione. I vantaggi del crudismo sono molteplici: le vitamine e i sali minerali presenti negli alimenti restano intatti, la digestione viene stimolata, l’intestino ripulito, l’organismo viene disintossicato e idratato. Nella sua forma più perfetta ed eletta, il crudismo esclude ogni alimento animale.

Non pensi che un’alimentazione 100% crudista sia un po’ estrema e difficile da seguire con costanza soprattutto in inverno? Che ne pensi ad esempio di sostituire uno dei due pasti principali con sola frutta (integrando magari anche con un po’ di frutta secca, noci e semi) e riservare all’altro pasto cereali integrali, legumi e verdure cotte e crude?
Non è difficile. Crudo non significa freddo. Si possono preparare delle deliziose zuppe crudiste, riscaldate fino ai 40 gradi, quindi senza arrivare alla cottura e gustarle calde. Ma va benissimo anche quanto proponi tu. L’importante è inserire quanto più crudo possibile nella propria dieta.

Ultimamente si parla spesso di ritornare alla nostra originaria natura di “animali” erbivori e frugivori, è anche vero però che l’uomo si distingue dagli altri animali perché ad un certo punto supera la natura e crea la cultura. Come sostiene Michael Pollan nel suo libro “Cotto”, nasce così l’atto del cucinare che trasformando la natura in cultura ci caratterizza come esseri umani, tu cosa ne pensi?
Che cultura non supplisce a natura. Noi possiamo imparare a cucinare, possiamo anche mangiare sassi se vogliamo, ma la nostra natura di frugivori resta tale. Se mangiamo in modo inadeguato alla lunga i danni si fanno. Ma questo è dimostrato dalla lunga lista di patologie con le quali gli umani combattono.

Ci dai una tua ricetta preferita, cotta o cruda che sia?
Una cotta, molto semplice. Una delle mie preferite.
Pennette sabbiate, un primo semplice, veloce e gustoso. Per 4 persone.
350 gr di pennette lisce
crusca tostata o pangrattato (da tostare)
noce moscata, paprika, erba cipollina
shoyu, sale, olio extravergine d’oliva
Cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Una volta scolata rimetterla nella pentola con un filo d’olio, mescolare e aggiungere la crusca tostata o il pangrattato fatto tostare in un padellino con un po’ d’olio. Se ne aggiunge tanta quanto serve a dare un aspetto “sabbiato” alla pasta. Poi un pizzico di noce moscata, paprika a piacere, erba cipollina e una spruzzata di shoyu per legare il tutto. Mescolare e servire.

Grazie mille! Proveremo sicuramente la tua ricetta 🙂

Sana 2014 e Veganfest – seconda giornata

novitàEd ecco il resoconto della seconda giornata della manifestazione bolognese, una domenica non meno ricca di eventi e, soprattutto, non meno affollata. Tanto per cominciare sono andata a votare i prodotti novità, che saranno sul mercato a partire dal 1 ottobre 2014. Tutti i visitatori possono votarli dopo averli visionati in un apposito spazio espositivo e se ne possono scegliere tre, uno per categoria: alimentazione, benessere e altri prodotti naturali. La premiazione sarà lunedì alle 16, sono curiosa di sapere chi vincerà, soprattutto per la categoria alimentazione e sul prossimo reportage che scriverò, che avrà come titolo “Visti al SANA, prodotti e curiosità”, vi svelerò per chi ho votato 🙂spezie
Il cooking show della giornata presso il Veganfest è stato tenuto dallo chef Giuseppe Coco, autore de Il pasto gentile e ha visto al centro dell’attenzione le spezie che, se da un lato sono ricche di sostanze benefiche dall’altro, se opportunamente dosate, arricchiscono i nostri piatti di profumi e aromi aiutando la digestione e consentendoci di usare meno sale. Abbiamo quindi visto come sia facile prepararsi in casa il proprio curry speziato e personalizzato, tostando le singole spezie una ad una per poi mescolarle, macinarle e riporle in un contenitore in modo da averle sempre a disposizione.
foto sanaUltima, ma direi prima per importanza e interesse, la conferenza tenuta da Stefano Momenté e Sara Cargnello presso lo stand di Macro Edizioni intitolata Crudo, succhi e frullati, vantaggi e benefici del raw food. Stefano è un giornalista e autore di numerosi libri sull’alimentazione vegana e crudista, uno dei pionieri del crudismo in Italia, e Sara è un’esperta food blogger crudista molto conosciuta in rete come Miss Vanilla. Entrambi ci hanno illustrato i grandi benefici per la salute di succhi, estratti e frullati di verdure, ortaggi e frutta fresca, un concentrato di vitamine, minerali e sostanze nutritive immediatamente assimilabili dall’organismo, adatti e anzi, vivamente consigliati, a tutti, anche a chi non segue un’alimentazione crudista, compresi i bambini.
bloggerE’ stato un magnifico week end, sono felice del successo della manifestazione ed è stato bello vedere che c’è tanto interesse per il biologico, la sana alimentazione, lo stile di vita sano e rispettoso per l’ambiente e per gli animali.
Ringrazio vivamente il Social Media Team del Sana che mi ha invitato come blogger ufficiale, Bologna Welcome per l’accoglienza e l’ospitalità e le mie simpatiche colleghe blogger, piacere di avervi conosciute! 🙂

Sana 2014 e Veganfest – prima giornata

Cimageome promesso ecco il primo reportage dal SANA di Bologna e dal VEGANFEST. La prima giornata è stata molto fitta di appuntamenti ed eventi vari, primo fra tutti quello che a mio parere era il momento più atteso della manifestazione: il convegno “La rivoluzione delle forchette vegan”, sull’ormai famoso The China Study di Colin Campbell, bestseller che ha spopolato negli Usa, ma anche in Italia, sull’importanza di una sana alimentazione 100% vegetale e integrale per imageprevenire e curare moltissime malattie. L’evento, organizzato da Macro Edizioni, era moderato da Red Ronnie (vegano da tanti anni) e ha visto l’intervento di ospiti come Michele Riefoli, autore del libro Mangiar sano e naturale e della dottoressa Michela De Petris, diventata recentemente famosa in seguito ad una sevizio tv delle Iene sulla possibilità di curare il cancro con una sana alimentazione vegetale. La sala era super gremita di gente, (c’era la fila fuori e non c’erano più posti neanche in piedi!) segno del grandissimo interesse che si sta sviluppando intorno a questi argomenti e io direi, ottimo così! L’arma più potente che abbiamo non solo per prevenire ma anche per curare tantissime malattie ha un nome molto semplice: alimentazione sana, totalmente vegetale e integrale, cosÌ ha ribadito il dott. Colin Campbell nella video intervista proiettata al convegno, anche se purtroppo gli interessi delle industrie farmaceutiche remano contro….
imageL’altro evento imperdibile della giornata è stato il cooking show del mitico chef Simone Salvini, introdotto da un altro grande della cucina veg: Pietro Leemann. Al Veganfest Salvini ha presentato il suo “Saluto alla bella stagione”, ovvero un gazpacho di pomodoro, anguria e fragole con maionese crudista di mandorle allo zafferano e olio al limone, magistralmente decorato con erbe aromatiche e petali di fiori eduli, inutile dire che era veramente squisito!image
Sempre dal Veganfest, la presentazione del libro Las Vegans di Paola Maugeri, famosa vj e giornalista musicale, vegana, animalista ed ecologista convinta, che ha raccolto in questo simpatico libro tutte le sue ricette preferite, abbinandole ciascuna ad una canzone “del cuore”.
La serata di ieri si è conclusa con una suggestiva passeggiata nel centro di Bologna, cittá che conosco poco ma imageche amo molto e una gradita cena vegana  da Fram, delizioso ristorantino di cucina naturale che ho davvero apprezzato, il tutto gentilmente offerto da Bologna Welcome.
Ora vado perché mi aspetta un’altra bella giornata densa di appuntamenti, a domani con il prossimo reportage! Quest’anno il Sana e il Veganfest mi sembrano ancora più grandi e più affollati, e direi che è un ottimo segno del sempre maggiore interesse della gente per questi argomenti.

Sana e VeganFest 2013

Questo weekend sono stata alla Fiera Sana di Bologna, importante manifestazione dedicata al biologico, all’alimentazione e alla cosmesi naturale, che quest’anno festeggiava i 25 anni di vita. La fiera era veramente grande e, naturalmente, mi sono concentrata sui padiglioni dedicati all’alimentazione.
Allo stand di Macro Edizioni, si è parlato del libro di Colin Campbell, The China Study, best seller mondiale che fornisce prove scientifiche inconfutabili che la carne, i latticini, le uova e tutti i derivati animali favoriscono l’insorgenza del cancro e vari tipi di malattie molto comuni nelle società occidentali, come diabete e cardiopatie. Nella foto a fianco il dott. Francardo parla dell’importanza di un’alimentazione vegetale e integrale ma anche e soprattutto biologica e biodimanica.
Il fiore all’occhiello della manifestazione, almeno per me, è stato però il VeganFest, kermesse dedicata al mondo vegano visto a 360 gradi, con stand di prodotti, conferenze, dibattiti su salute e animalismo e show cooking. Il mitico chef Simone Salvini (nella foto a sotto) ha realizzato in poco tempo due originalissimi dolci, piccole opere d’arte belle, buone e sane che ho avuto anche la fortuna di assaggiare (nella foto sotto uno dei due dolci realizzati: crumble di pan di spagna con gelatina all’arancia, frutti di bosco, erbe aromatiche e sorpresa di crema alla mandorla). 
Tra gli ospiti del VeganFest, oltre a Simone Salvini e Pietro Leemann (chef stellato patron del ristorante Joia di Milano), Red Canzian dei Pooh, Red Ronnie, Gatto Panceri, le attrici Claudia Zanella e Loredana Cannata, tutti personaggi del mondo dello spettacolo che hanno fatto la scelta vegan per sè e per la propria famiglia. E ancora Paola Maugeri, giornalista e critico musicale, autrice del libro La mia vita a impatto zero (di cui ho parlato qui),  e i medici del comitato scientifico di Associazione Vegani Italiani Onlus.
Infine, non mi sono certo fatta mancare un bel giro tra i vari stand di produttori biologici. Tra i vari assaggi e degustazioni cito uno stupefacente panettone vegano con farina di farro e olio di girasole che verrà commercializzato da Baule Volante (questo Natale sarà mio!), degli ottimi taralli pugliesi La terra e il cielo con farina di farro semintegrale, i buoni tofu aromatizzati in tutti i modi di Taifun, il morbido e saporito seitan lavorato a mano di Mediterranea Bio (a mio parere il miglior seitan confezionato che esiste in commercio), l’affettato di mopur di Harmonie Vegan (impressionante la somiglianza con la bresaola), la famosa Mozzarisella, in versione sia classica sia spalmabile, che però non mi ha fatto impazzire (devo assolutamente sperimentare una buona ricetta per autoprodurla!). Ho avuto anche modo di assaggiare vari tipi di cioccolato e persino le bacche di cacao puro al naturale, piuttosto amare, ma ricchissime di ferro e di antiossidanti.
Concludo facendo i complimenti agli organizzatori del VeganFest, a tutte le aziende e alle persone che dedicano il proprio lavoro e la propria passione a divulgare l’idea che un’alimentazione consapevole, etica e sana fa bene all’uomo, agli animali e all’ambiente.