Polpette di miglio e fave con farina di mais

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Periodo molto intenso questo di attività, corsi, fiere, eventi… Nel prossimo post vi parlerò della fiera TuttoFood, adesso vi aggiorno sulle mie attività alla Funny Veg Academy:

Continua il ciclo sull’Alimentazione vegetale per bambini dallo svezzamento ai 10 anni: domenica 14 e domenica 21 maggio ci saranno le ultime 2 lezioni dedicate rispettivamente ai bimbi dai 3 ai 5 anni e dai 6 ai 10. 
Prepareremo tante squisitezze, sfiziose e con presentazioni simpatiche, ma al tempo stesso sane e nutrienti: ragù di lenticchie, farifrittata di ceci, burger di lenticchie con maionese di anacardi e ketchup di barbabietola e carota, muffin, veg-nutella, tofu cucinato in modo gustoso…
Per info e iscrizioni: https://academy.funnyveg.com/corsi/alimentazione-per-bambini-dalla-gravidanza-alla-pre-adolescenza/
Il 25 maggio terrò invece un corso sui superfoods e su come utilizzarli in cucina per valorizzarne il gusto e preservarne le preziose caratteristiche nutritive. Prepareremo un menu completo dall’antipasto al dolce.
Maggiori info e iscrizioni qui: https://academy.funnyveg.com/corsi/cucinare-con-i-superfoods-come-utilizzarli-in-cucina-per-valorizzarli-e-preservarne-le-proprieta/
Il 15 giugno invece sarà la volta del sushi vegan con un corso molto pratico per imparare a realizzare i maki sushi con diversi tipi di riso, verdure e condimenti
Per info e iscrizioni: https://academy.funnyveg.com/corsi/corso-cucina-vegana-giugno-2017-corso-pratico-sushi-veg/

E adesso la ricetta delle POLPETTE DI MIGLIO E FAVE che ho insegnato all’ultima lezione di Alimentazione per Bimbi dai 12 mesi ai 2 anni, lo scorso 30 aprile.
polpette-2Ingredienti per 50 polpette circa (congelabili dopo la cottura)
200 g fave secche decorticate (sostituibili con ceci secchi decorticati)
1 foglia di alloro
qualche foglia di salvia
1 cm di alga kombu (opzionale)
100 g miglio
50 g carota pesata pulita
50 g cipolla pesata pulita
50 g farina di mais per polenta istantanea
olio evo, sale marino integrale, timo fresco (opzionale)

Mettete a mollo le fave in acqua per circa 8 ore quindi scolatele e cuocetele con mezzo litro d’acqua, l’alloro e la salvia, con coperchio e a fuoco lento fin quando l’acqua si sarà ben asciugata e i legumi sfatti. Eventualmente gli ultimi 5 minuti scoperchiate, alzate il fuoco e fate asciugare completamente mescolando (dovrete ottenere una purea grumosa piuttosto densa)
Nel frattempo preparate un brodo vegetale con 400 ml d’acqua, la carota a rondelle, la cipolla tagliata a metà e la strisciolina di alga kombu. Dopo circa 15/20 minuti sarà pronto.
Sciacquate il miglio sotto l’acqua corrente in un colino a maglie strette e cuocetelo con 350 ml del brodo preparato (se non basta perché si è ristretto bollendo allungatelo con dell’acqua, conservate le verdure) fino a quando sarà ben cotto e il brodo tutto asciugato.
Con un minipimer frullate le fave cotte insieme alla carota e la cipolla precedentemente cotte nel brodo. Aggiungete quindi il miglio cotto, la farina di mais e un pizzico di sale. A piacere potete aromatizzare con delle foglioline di timo fresco oppure origano.
Formate con le mani delle polpettine del peso di circa 30 g (l’impasto sarà molto morbido e appiccicoso, è normale che sia così) e disponetele in una teglia ricoperta di carta forno e unta d’olio. Spennellate le polpette con un po’ d’olio e infornate a 200 gradi per 12/15 minuti o fin quando saranno leggermente dorate sotto ma ancora morbide dentro.

Polpettine di fagioli neri e miglio con maionese di tofu alla curcuma

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Si è svolta lo scorso week end la tredicesima edizione della fiera “Fà la cosa giusta” (vedi in proposito questo post) dove, quest’anno per la prima volta, c’era una vera e propria area vegan con tanto di spazio per presentazioni, conferenze e cooking show. Tra i vari eventi, tutti interessanti, organizzati dalla rivista Funny Vegan, ce n’è stato uno in particolare a cui ho avuto il piacere di partecipare insieme ad alcune amiche food blogger che stimo molto. In pratica una “staffetta” di cooking show di 6 blogger che si sono succeduti “a raffica” nell’arco di un’ ora e mezza circa. Coordinate dalla brava Sonia Giuliodori, direttrice della rivista, che ci ha presentato e introdotto, abbiamo proposto ciascuno la propria ricetta con relativi assaggi… il risultato è stato un bel successo di pubblico e un’esperienza più che positiva per noi, da ripetere sicuramente!
8Questa è la ricetta che ho presentato, realizzata con alcuni dei buoni prodotti della nuova linea biologica di Pam Panorama. Potete sfogliare qui il catalogo, suddiviso per categorie. Le polpette possono essere servite come secondo piatto o piatto unico, IMG_6706accompagnandole con una fresca insalata, oppure si possono realizzare degli sfiziosi finger food, come ho fatto io per gli assaggi che ho offerto al cooking show: basta tagliare una piadina in triangolini (ottima quella di kamut di Pam Panorama), scaldarli leggermente in padella, spalmarli con una generosa dose di maionese di tofu, adagiare sopra una polpettina tiepida e una fogliolina di insalata, tirare su la punta del triangolo e fermare con uno stecchino.

Ingredienti per una trentina di polpette:
200 g fagioli neri secchi (io ho usato quelli bio di Pam Panorama)
1 pezzettino di alga kombu
1 foglia di alloro
100 g miglio  (io ho usato quello bio di Pam Panorama)
100 g carota pesata già pulita
1 scalogno grande o due piccoli
40/50 g pomodori secchi sott’olio
farina di riso (opzionale, da usare solo se l’impasto dovesse essere troppo molle)
olio evo, sale alle erbe, salvia secca (o altre erbe aromatiche a piacere)
Per la maionese di tofu:
360 g tofu al naturale (io ho usato una confezione di quello bio di Pam Panorama)
2 cucchiai di olio evo (io ho usato quello bio di Pam Panorama)
2 cucchiai di tamari (salsa di soia saporita)
2 cucchiai di succo di limone
2 cucchiaini di senape delicata
1 cucchiaino di curcuma (anche di più se piace)

– Mettete a bagno i fagioli con l’alga kombu per circa 20/24 ore, cambiando l’acqua un paio di volte. Quindi scolateli, sciacquateli e cuoceteli per circa un’ora in acqua senza sale con lo stesso pezzetto di alga e la foglia di alloro. Quando sono cotti scolateli bene, rimuovete l’alloro e l’alga e lasciateli sgocciolare per almeno mezz’ora (devono essere molto asciutti), quindi frullateli con un minipimer a immersione in modo da ottenere una purea densa (potete prepararli anche il giorno prima conservandoli in frigo).
– Sciacquate bene il miglio sotto l’acqua corrente in un colino a maglie strette, quindi sgocciolatelo e fatelo tostare per circa un minuto in un pentolino con un cucchiaio d’olio. Poi versate 300 ml di brodo vegetale, coprite e lasciate sobbollire a fuoco molto lento senza mescolare. Dopo 20 minuti circa dovrebbe essere cotto e il brodo asciugato.
– Tritate lo scalogno e fatelo appassire in padella con un paio di cucchiai d’olio e un pizzico di sale, quindi unite la carota grattugiata, coprite e lasciate che si ammorbidisca per pochi minuti, poi aggiungete i pomodori secchi ben strizzati e tagliati a pezzettini piccoli. Fate insaporire ancora un minuto e spegnete il fuoco (il composto deve essere bello asciutto).
– Riunite insieme in una ciotola la purea di fagioli, il miglio cotto, le carote stufate con i pomodori secchi e le la salvia amalgamando bene. Assaggiate e regolate di sale (consiglio vivamente quello alle erbe). Provate a comporre una polpetta con le mani e se l’impasto dovesse essere troppo molle aggiungete eventualmente un po’ di farina di riso (dai 20 ai 50 g), ma considerate che deve restare morbido per evitare che si asciughi troppo in forno. Formate delle piccole polpette leggermente schiacciate (da 25 g circa l’una), eventualmente infarinandovi le mani tra l’una e l’altra. Disponetele su una teglia ricoperta di carta forno e unta d’olio. Spennellate le polpette d’olio anche sopra e infornatele a 200 gradi per 15 minuti circa rigirandole a metà cottura.
– Per la maionese: sbriciolate il tofu grossolanamente nel boccale del minipimer, unite gli altri ingredienti e frullate, aggiungendo un goccio d’acqua o latte di soia al naturale per ottenere una consistenza più morbida. Assaggiate ed eventualmente regolate di tamari, limone e curcuma in base ai gusti.
Servite le polpette con la maionese e una fresca insalata verde (buono il “Gran Mix” bio di Pam Panorama).

Sformatini di miglio alle carote e noci profumati al timo fresco

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Lo scorso 13 aprile si è svolto il primo corso di cucina vegan presso Uscio&Bottega, bellissimo locale di Milano con cui sto attualmente collaborando (gli altri due corsi saranno l’11 maggio e l’8 giugno). Oltre ad alcuni dei miei piatti classici, come la maionese veg, il patè di ceci e capperi e le polpette di lenticchie, ho proposto questi sformatini, inventati appositamente per l’occasione. Il miglio è indubbiamente il mio cereale preferito, personalmente lo amo molto anche al naturale, cotto con un po’ di brodo vegetale e condito solo con un filo d’olio, ma devo dire che in questa versione risulta particolarmente saporito e il connubio di carote, noci e timo fresco è assolutamente vincente! Se non avete il timo fresco potete usare anche quello secco ma il sapore non sarà lo stesso…

14589697_897490217051598_8146373287654056014_oIngredienti per 4 sformatini
200 g miglio
600 ml brodo vegetale
4 carote medie
2 scalogni
60 g gherigli noci tritate + 4 interi per decorare
una manciata di timo fresco
olio EVO, sale (anche alle erbe)

Sciacquate il miglio sotto l’acqua corrente in un colino a maglie strette, scolatelo bene e fatelo tostare in una casseruola con un cucchiaio d’olio, come per un risotto. Dopo uno o due minuti aggiungete il brodo, coprite e cuocete a fuoco bassissimo senza mai mescolare. Dopo circa 15 minuti dovrebbe essere cotto e il brodo completamente asciugato, se così non fosse aggiungete eventualmente un altro po’ di brodo.
Nel frattempo grattugiate le carote a julienne e fatele stufare in padella insieme agli scalogni tritati, un po’ d’olio e un po’ di sale (anche alle erbe), senza aggiungere acqua.
Quando il miglio è cotto e il brodo completamente asciugato (la consistenza dovrà essere quella di un risotto morbido) mescolatelo alle carote stufate e alle noci tritate grossolanamente. Unite le foglioline di timo, mescolate bene e create degli sformatini con dei coppapasta. Decorate con i gherigli di noci interi e qualche rametto di timo. Servite tiepido.

Miglio alle noci con rape rosse stufate


Questo piatto riunisce tre ingredienti che mi piacciono tantissimo: il miglio, che è uno dei cereali che preferisco in assoluto, le noci, che amo soprattutto nei primi piatti, e le rape o barbabietole rosse che sono state invece una nuova scoperta. Finora infatti, le compravo ogni tanto già cotte sotto vuoto e non mi facevano impazzire. Invece, se le trovate, consiglio di acquistarle fresche e crude perchè sono veramente molto più buone. Tra l’altro sono anche un concentrato di sostanze salutari: sali minerali tra cui ferro, fibre, vitamine, preziosi antiossidanti, tanta acqua e pochissime calorie! Per preservare intatto tutto il loro potere nutritivo l’ideale sarebbe mangiarle crude (ad esempio grattugiate in insalata) ma era da troppo tempo che volevo provare questa ricetta per cui, almeno in parte, le ho “sacrificate” cuocendole.
La ricetta l’ho presa, modificandola un po’, da un interessante libro sui cereali e la loro connessione con i pianeti e con i giorni della settimana, il titolo è Cereali e Pianeti nell’umana spirituale alimentazione. Può sembrare un argomento un po’ astruso ma vi assicuro che non è così, per maggiori info leggete qui.
Consiglio: non usate le rape rosse già cotte che si comprano sottovuoto perchè non è la stessa cosa!

Ingredienti per 2 persone (se come piatto unico):
150 g miglio
350 ml brodo vegetale
60 g noci sgusciate
Per il contorno:
370 g rape rosse crude pesate già sbucciate
1 cipolla
2 o 3 cucchiai di panna vegetale (io ho usato quella di miglio)
noce moscata, sale alle erbe, olio EVO

Preparate prima il contorno sbucciando e lavando bene le rape (attenzione perchè il loro sughetto rosso macchia tutto!), poi grattugiatele con una grattugia a fori grandi. Tritate la cipolla e fatela imbiondire in una padella con un po’ d’olio, unite le rape grattugiate, coprite e lasciate stufare a fuoco lento. Aggiungete eventualmente un paio di cucchiai d’acqua se si dovessero asciugare troppo ma a me non è successo. Quando sono cotte e morbide insaporite con sale alle erbe e noce moscata e mantecate con la panna vegetale (la panna non è indispensabile, si può anche omettere per avere un contorno più leggero).
Sciacquate il miglio in un colino a maglie strette sotto l’acqua corrente, fatelo tostare leggermente in un pentolino senza grassi e versatevi sopra il brodo freddo. Coprite e lasciate cuocere a fuoco basso senza mescolare. Nel frattempo tritate le noci lasciandone un paio intere per la guarnizione (io ne ho macinate finemente 2/3 e le rimanenti le ho tagliate grossonamente col coltello). Quando il miglio è cotto e il brodo si è asciugato unite le noci e mescolate aggiustando eventualmente di sale.
Con l’aiuto di un coppapasta disponete il miglio nei piatti e il contorno di rape stufate tutt’intorno.

Sformato di miglio e lenticchie

IMG_4940I legumi in abbinamento con cereali integrali costituiscono un piatto completo e molto bilanciato dal punto di vista nutrizionale. Se d’estate non vi va la solita zuppa provateli come polpette o sformati ad esempio con il miglio, il cereale che in particolare si presta di più a questo scopo. Questo sformato è perfetto come secondo ma va benissimo anche come piatto unico insieme a verdure cotte o crude, da gustare tiepido o a temperatura ambiente.

Ingredienti:
100 g miglio
200 ml brodo vegetale

400 g circa lenticchie rosse piccole cotte secondo questa ricetta
un cucchiaio pieno di farina di ceci
farina di mais fioretto q.b.
curcuma q. b. (fac.)
olio EVO

Preparate le lenticchie in anticipo, meglio se il giorno prima, secondo la mia ricetta della zuppa che trovate qui, ma facendo asciugare tutto il brodo di cottura in modo che vengano belle asciutte. Il giorno dopo preparate il miglio: sciacquatelo bene sotto l’acqua corrente in un colino a maglie strette, fatelo tostare un minuto in un pentolino con poco olio e poi aggiungete 200 ml di brodo vegetale caldo. Coprite e lasciate cuocere a fuoco lento per una decina di minuti, quando vedete che l’acqua si è tutta assorbita mescolate, assaggiate per controllare la cottura e la sapidità e lasciate riposare a fuoco spento per pochi minuti. Quando il miglio si è intiepidito unitelo alle lenticchie cotte e alla farina di ceci, se volete aggiungete un po’ di curcuma a piacere e amalgamate bene il composto. Distribuitelo su una teglia ricoperta di carta forno leggermente unta d’olio. Livellate bene la superficie, spennellatela con un altro filo l’olio e spargete poca farina di mais per la gratinatura. Infornate a 200 gradi per una ventina di minuti.

Miglio al cavolfiore su crema di verza

IMG_5748Fino a pochi anni fa l’unico cereale che mangiavo, come credo la grande maggioranza degli italiani, era il frumento, sottoforma di pasta, pane e pizza. Ogni tanto al massimo un risottino. Poi ho scoperto la grande varietà di cereali e ho imparato a cucinarli e ad apprezzarli. Il modo migliore per consumarli è in chicco e preferibilmente in versione integrale o decorticata per preservare il prezioso contenuto di fibre, proteine e vitamine. Il miglio è tra i miei preferiti, si trova sempre in versione decorticata (quindi non raffinata) e cuoce in poco tempo senza bisogno di ammollo. Ecco una ricettina d’effetto con gli ultimi cavoli della stagione.

Ingredienti per due persone:
120 g miglio
300 g cavolfiore
400 g verza (le foglie esterne più verdi)
2 scalogni
1 litro brodo vegetale
olio EVO, sale, pepe

Per prima cosa mettete a bollire nel brodo vegetale le foglie di verza, dopo aver eliminato la parte inferiore della costola centrale più coriacea. Quando è diventata tenera scolatela conservando il brodo di cottura e frullatela insieme ad un mestolo di brodo e un filo d’olio fino ad ottenere una consistenza cremosa ma non troppo densa.
Soffriggete lo scalogno tritato con un paio di cucchiai d’olio, tagliate il cavolfiore a pezzetti e unitelo al soffritto. Aggiungete un paio di mestoli del brodo di cottura della verza, coprite e lasciate cuocere e asciugare il tutto.
Sciacquate bene il miglio in un colino a maglie strette, tostatelo a secco per pochi minuti in un pentolino e aggiungete 300 ml di brodo di cottura della verza, coprite e fate cuocere per circa 10/15 minuti senza mescolare eventualmente aggiungendo altro brodo se si asciuga troppo (la consistenza deve essere quella di un risotto morbido). Quando è cotto unitelo al cavolfiore amalgamando bene e aggiustando eventualmente di sale. Disponete sul fondo dei piatti la crema di verza con sopra il “migliotto” al cavolfiore. Completate con una spolverata di pepe nero macinato al momento.