Mattonella di tempeh con salsa verde di tofu alle olive

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Nell’ambito del SANA di Bologna, oltre ad essere stata una delle blogger ufficiali della manifestazione (vedi in proposito il post precedente), ho anche tenuto un mio cooking show presso lo IMG-20160912-WA0000stand della rivista Funny Vegan. Non è la prima volta che i miei amici di Funny Vegan mi invitano ai loro eventi e mi sono sempre divertita, ma stavolta mi sono sentita davvero parte di una squadra ed è stato un onore dare il mio contributo. Oltre ad essere soddisfatta in generale IMG-20160912-WA0010per l’evento sono anche felice di aver conosciuto persone squisite e approfondito conoscenze che prima erano solo superficiali.
Sponsor del mio cooking show è stata Cambiasol, una piccola azienda genovese a conduzione familiare che si è affacciata da pochissimo sul mercato. Spero che in fiera abbia avuto modo di farsi conoscere da un pubblico più vasto perché meritano davvero. Producono tofu e tempeh con lavorazione artigianale e soia italiana e biologica che ho trovato ottimi come consistenza e sapore. Sono alimenti antichissimi di cui le popolazioni orientali si nutrono regolarmente da millenni. Hanno poche calorie e sono ricchi di proteine, fibre e sali minerali, più digeribili rispetto ai legumi interi, soprattutto il tempeh, ricco di enzimi . Con grande piacere mi sono quindi cimentata nella preparazione di un secondo piatto proteico che li contenesse entrambi.
PS: Non è vero che tutta la soia è ogm in quanto basta sceglierla italiana e biologica.
doppia foto con bordinoIngredienti per 3 mattonelle:
1 panetto di tempeh Cambiasol (250 g) 
2 cucchiai di tamari
2 cucchiai d’olio EVO
2 cucchiai di succo di limone
erbe aromatiche secche: origano, salvia, rosmarino, maggiorana…
Per la salsa:
1 panetto di tofu Cambiasol (300 g)
20 olive verdi snocciolate
1 cucchiaio colmo di capperi sott’aceto ben sgocciolati
1 cucchiaio di olio EVO
1 cucchiaio di succo di limone
2 grosse manciate di prezzemolo fresco
olive a rondelle, pomodori datterini e prezzemolo fresco per decorare

IMG_6964Tagliate il tempeh a fettine sottili (io ho l’ho tagliato prima a metà per lungo e poi ricavato delle fettine rettangolari) e disponetelo in un contenitore o una ciotola piuttosto larga e piatta. Conditelo con il tamari, l’olio, il succo di limone e le erbe, mescolatelo e lasciatelo marinare da un minimo di mezz’ora/un’ora ad un massimo di 3 o 4 ore (in questo secondo caso meglio riporlo in frigo). Più starà in marinatura più si insaporirà e si ammorbidirà. Non consiglio però di lasciarlo marinare per troppo tempo altrimenti potrebbe diventare molto morbido rischiando poi di rompersi in cottura.
Preparate la salsa ponendo nel bicchiere del minipimer a immersione il tofu tagliato a cubetti, le olive a pezzetti, i capperi, l’olio e il succo di limone. Frullate fin quando otterrete una crema liscia e omogenea (in base al grado di sapidità delle olive e al gusto personale potete eventualmente ridurne o aumentarne la quantità).
Dopo circa mezz’ora o un’ora vedrete che il tempeh avrà già assorbito il liquido di marinatura e a questo punto potete versarlo con tutta la marinatura eventualmente rimasta in una padella grande e ben calda. Fatelo rosolare da entrambi i lati per alcuni minuti fin quando si formerà una crosticina leggermente scura (ma attenti a non bruciarlo!).
Componete il piatto disponendo sul fondo uno strato di fettine di tempeh, poi la crema di tofu aiutandovi con una sac à poche, poi un altro strato di fettine di tempeh e per finire un altro strato di crema di tofu. Decorate con pomodorini freschi, olive a rondelle e foglie di prezzemolo. Il contorno ideale per questo piatto è a mio avviso una bella insalata di pomodoro (finché sarà stagione…)

Spaghetti risottati ai funghi e limone

IMG_6886Gli spaghetti risottati si cuociono direttamente in padella insieme al condimento, aggiungendo acqua bollente o brodo a poco a poco esattamente come si fa con un risotto. Questa tecnica permette alla pasta di assorbire meglio il condimento e di rilasciare parte dei suoi amidi per un effetto più cremoso pur restando al dente.
IMG_6878Per questa ricetta ho utilizzato i buonissimi funghi biologici Valentina essiccati, presentati al Cibus di Parma lo scorso mese in tre varianti: Biofiber Raw, a fette, Bioproteios Raw, in polvere e Bioagaricus Raw, interi, questi ultimi da consumare anche crudi in aggiunta ai piatti e alle insalate o come snack. Il termine “Raw” si riferisce ad una sistema di essiccazione a bassa temperatura che mantiene inalterate le proprietà organolettiche arricchendone il gusto. Li trovate nei negozi e supermercati biologici oppure potete acquistarli direttamente sul sito del produttore: www.funghivalentina.it

Ingredienti per 2 persone:
200 g spaghetti integrali bio
10 g funghi prataioli secchi a fette (Bio Funghi Valentina)
3 cucchiaini di prataioli secchi in polvere (Bio Funghi Valentina)
1 manciata di prataioli secchi interi (Bio Funghi Valentina)
1 scalogno
40 g mandorle pelate

1 manciata di prezzemolo fresco
1 limone bio
sale, olio EVO

– Mettete i prataioli secchi a fette in una ciotolina e copriteli con un po’ d’acqua. Prelevate dal limone 4 pezzi di scorza e mettetele in una pentola insieme ad un litro d’acqua. Attendete circa un’ora, il tempo che i funghi si reidratino e le scorze del limone rilascino il loro aroma nell’acqua. Nel frattempo con un piccolo mixer o tritatutto riducete le mandorle in farina e conditele con i prataioli in polvere e un pizzico di sale. Mettetele da parte, vi serviranno a fine cottura come “grana” vegano per mantecare.
– Tritate lo scalogno e fatelo stufare in una padella capiente con un paio di cucchiai d’olio EVO. Scolate quindi i funghi conservando l’acqua di ammollo e fateli insaporire insieme allo scalogno per pochi minuti, quindi aggiungete la loro acqua di ammollo e fate asciugare.
doppia foto spaghetti– Portate a bollore l’acqua con le scorze di limone, aggiungendo un cucchiaino raso di sale. Mettete gli spaghetti crudi nella padella con lo scalogno e i funghi versando un paio di mestoli di acqua bollente aromatizzata al limone. Proseguite la cottura della pasta in padella come per un risotto, versando l’acqua bollente a poco a poco e lasciando che si assorba fin quando la pasta sarà cotta. Ci vorrà più tempo rispetto ai minuti di cottura indicati sulla confezione (circa 15/20 minuti, in ogni caso assaggiateli e regolatevi).
– Quando manca poco e l’acqua di cottura è quasi asciugata aggiungete il “grana” vegano di mandorle e funghi in polvere che avete preparato in precedenza e mescolate. Lasciate andare ancora per uno o due minuti, poi spegnete il fuoco, aggiungete il prezzemolo tritato e, se vi piace, un goccino di succo di limone (ma non esagerate altrimenti l’aroma di limone diventerà troppo forte e coprirà il gusto dei funghi!). Impiattate e cospargete di funghi essiccati interi tagliati a pezzetti, che daranno un tocco di croccantezza, completando con qualche strisciolina di scorza di limone e un goccio d’olio EVO a crudo.

Polpettine di tofu supersaporite

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Spesso le migliori ricette nascono per caso, l’ho già scritto in altri post e lo ripeto, perché è successo un’altra volta! Era rimasto nel cestino del pane un pezzetto di pane secco che non volevo buttare, inizialmente pensavo di ricavarne un po’ di pan grattato aromatizzato con aglio e prezzemolo, ma allo stesso tempo avevo voglia di polpette… ho aperto il frigo e aggiunto (quasi) a caso gli ingredienti che ho trovato, ed ecco pronte le mie polpette, belle saporite, croccanti fuori e morbide dentro 🙂

Ingredienti per un decina di polpettine:IMG_6088
125 g tofu
1 pezzetto di pane secco (30 g circa)
6 olive verdi denocciolate
1 cucchiaio di capperi sott’aceto
1 abbondante manciata di prezzemolo fresco
1 spicchio d’aglio
olio EVO, sale alle erbe
pangrattato integrale per impanare

Insalatina misticanza per servire

Tagliate il pane secco a pezzettini e tritatelo in un mixer, poi unite le olive, i capperi scolati, il prezzemolo, l’aglio e il tofu sbriciolato con le mani. Frullate fino ad ottenere una composto granuloso, poi aggiungete 2 cucchiai d’olio e 2 cucchiai d’acqua. Frullate ancora fino ad ottenere una consistenza morbida e lavorabile con le mani. Assaggiatela ed aggiustate eventualmente con poco sale alle erbe. Lasciate riposare in frigo per una mezz’oretta, poi formate con le mani 10 palline, ungetele d’olio, passatele nel pangrattato integrale e disponetele su una teglia ricoperta di carta forno. Infornate a 200 gradi per una quindicina di minuti. Gustatele calde o tiepide accompagnando con insalata verde.

Couscous freddo con salsa al cetriolo e pomodorini

IMG_5661Visto che l’autunno non è ancora ufficialmente iniziato e approfittando di queste giornate calde e soleggiate di settembre vi propongo questo piatto freddo, ma molto gustoso. E’ una ricetta estiva, ma volevo sfruttare al meglio gli ultimi cetrioli e pomodorini dell’orto e, visto che fa piuttosto caldo, non me la sento ancora di lanciarmi tra zucche, funghi e cavoli … l’autunno e l’inverno sono lunghi, ci sarà tutto il tempo!
Potete servire questo couscous nei bicchierini come aperitivo o antipasto oppure come primo piatto accompagnato dalla salsa al cetriolo, che tra l’altro si adatta anche da sola ad essere gustata insieme a bastoncini di verdure crude e per condire insalate, pasta e cereali. Con questa ricetta saluto ufficialmente l’estate, ci vediamo l’anno prossimo! 🙂

IMG_5670Ingredienti per 2 persone:
Per il couscous:
100 g couscous integrale bio
2 cucchiai olio EVO

mezzo cetriolo sbucciato (circa 80 g)
5 o 6 pomodorini pachino
1 manciata di prezzemolo fresco
5 o 6 foglie di basilico
Per la salsa:
150 g cetriolo sbucciato pesato già pulito
1 cucchiaio scarso di succo di limone
20 g olio EVO
20 g mandorle pelate
15 g prezzemolo, 5 g basilico, sale q.b.

Preparate il couscous facendolo tostare qualche secondo in un pentolino insieme ad un cucchiaio d’olio, poi versateci sopra 150 ml di brodo vegetale bollente, coprite e lasciate gonfiare. Nel frattempo preparate le verdure per condirlo riunendo in una ciotolina il mezzo cetriolo tagliato a cubetti molto piccoli e i pomodorini a pezzettini privati dei semi. Unite il prezzemolo e il basilico tritati, un cucchiaio d’olio evo e un pizzico di sale. Dedicatevi poi alla salsa frullando insieme tutti gli ingredienti previsti. Quando il couscous si sarà intiepidito sgranatelo con una forchetta e unitelo alla dadolata di cetrioli e pomodorini, mescolate bene, aggiustate eventualmente di sale o di olio e lasciate raffreddare completamente. Servite il couscous con un coppapasta oppure nei bicchierini mettendo sul fondo due cucchiai di salsa e decorando con fettine di cetrioli, pomodorini e foglie di basilico e prezzemolo.

Dadolata saporita di tofu con fagioli azuki, prezzemolo e sesamo

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In genere, chi assaggia per la prima volta il tofu di solito lo trova orribile o per lo meno completamente insapore… In effetti il famoso “formaggio” di soia ha proprio la caratteristica di avere un gusto molto neutro, anche se spesso la marca fa la differenza, alcuni sono delicati e gradevoli, altri invece sanno proprio di cartone! Ma trasformare in pregio quello che a prima vista sembra un difetto è molto più facile di ciò che sembra, basta marinarlo o comunque insaporirlo a dovere con erbe, spezie e una buona salsa di soia (vedi ad esempio queste ricette) e diventerà buonissimo!
Anche i fagioli azuki, nonostante la loro facile digeribilità e ottime proprietà nutritive, sono, almeno secondo me, piuttosto insignificanti rispetto ad altri tipi di legumi molto più gustosi, ma, anche in questo caso, basta saperli insaporire nel modo giusto…
In questa ricetta di ispirazione macrobiotica ho voluto unire due ingredienti per così dire con “poca personalità” e, nonostante il mio scetticismo, ne è venuto fuori un piatto davvero saporito oltre che proteico e nutriente.

Ingredienti per 2/3 persone:
160 g tofu al naturale
160 g fagioli azuki cotti e ben scolati
2 cucchiai colmi di sesamo
2 scalogni
4 cucchiai olio EVO
2 cucchiai di tamari (salsa di soia saporita e senza glutine)
1 manciata di prezzemolo fresco
1 mazzetto di erba cipollina (opzionale)

Tagliate il tofu a dadini piccoli e mettetelo a marinare per almeno un’ora in una ciotola con il tamari e 2 cucchiai d’olio. Nel frattempo fate tostare i semi di sesamo per pochi minuti in un padellino rigirandoli spesso (sono pronti quando, provando a prenderli con un cucchiaio di metallo, non si attaccano più al cucchiaio). Una volta raffreddati potete pestarli leggermente in un mortaio, operazione che ne esalterà maggiormente il gusto.
Trascorso il tempo di marinatura del tofu tagliate a fettine sottili gli scalogni e fateli rosolare in una padella capiente con gli altri 2 cucchiai d’olio, un paio di cucchiai d’acqua e un pizzichino di sale fin quando diventano trasparenti, poi unite la dadolata di tofu con la sua marinatura e fate insaporire qualche minuto, poi gli azuki, il prezzemolo tritato, l’erba cipollina e per ultimo il sesamo. Servite decorando con foglie di prezzemolo.

Paté raw di sedano e prezzemolo con mandorle e noci

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Avete acquistato un bel cespo di sedano verde con tante foglie fresche e non sapete come utilizzarle? Vi consiglio questo paté raw, sano ed energetico, dove il gusto un po’ pungente del sedano viene smorzato dal prezzemolo e addolcito da mandorle e noci. Lo spicchio d’aglio nei miei pesti e paté non può mancare 😉 ma se non vi piace potete anche ometterlo. Se volete dare una marcia in più aggiungete un cucchiaino di Spirulina o Chlorella in polvere, alghe dalle innumerevoli proprietà nutraceutiche (se volete saperne di più sui cosiddetti superfoods vedete questo post).

Ingredienti per un barattolo:
50 g foglie di sedano
25 g prezzemolo
50 g mandorle pelate
25 g gherigli di noci
50 g olio EVO
50 g acqua
1 spicchio d’aglio
1 cucchiaino di alga Chlorella o Spirulina in polvere (opzionale)
sale q.b.

Mettete le mandorle e le noci in un mixer piuttosto potente e frullate fino a ridurle in granella sottile. Poi aggiungete gli altri ingredienti e continuate a frullare fino ad ottenere una consistenza cremosa, a piacere potete aggiungere ancora un po’ d’olio o acqua.
Perfetto come aperitivo insieme a carote e finocchi a bastoncino oppure per farcire involtini di zucchine crude e “barchette” di foglie di indivia belga. Va bene comunque anche sui crostini di pane e per condire pasta e cereali in chicco. In frigo, in un barattolo chiuso, si conserva per diversi giorni e dopo qualche ora diventa più compatto.
PS: se il vostro sedano dovesse avere poche foglie potete usare anche i gambini più teneri.

Vellutata di zucca e sedano rapa con funghi porcini saltati

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Ecco un’altra ricetta che ho imparato ad uno dei workshop di Simone Salvini. Non avevo mai cucinato il sedano rapa, di fatto l’ho assaggiato per la prima volta proprio al workshop, IMG_4954e devo dire che mi piace parecchio, sembra una patata al profumo di sedano 🙂 e il connubio con la zucca e i funghi è proprio perfetto!
Questa ricetta è facile, bisogna solo avere la pazienza e il tempo di cucinare i tre ingredienti separatamente. Poi il bello è comporli insieme nel modo che più ci piace, nei classici piatti fondi ma anche a strati in ciotoline, bicchierini ecc. farete sicuramente un figurone! IMG_4968

Ingredienti per 4 persone:
300 g sedano rapa pesato già pulito
500 g zucca pesata già pulita
200 g funghi porcini freschi o congelati
prezzemolo fresco q. b.
olio EVO, sale

Sbucciate il sedano rapa e la zucca e tagliateli a cubetti. Bolliteli entrambi in acqua salata in due pentole separate per circa 10 minuti. Poi scolateli e frullateli, sempre separatamente, aggiungendo un cucchiaio d’olio e un po’ d’acqua, quel tanto che basta ad ottenere due creme vellutate e morbide (per la zucca ne basterà poca, nel sedano rapa ce ne vorrà di più). Aggiustate di sale e tenete le due creme in caldo, eventualmente rimettendole in due pentole con il fuoco al minimo. Pulite i funghi, tagliateli a cubetti piccoli e fateli saltare in padella con un po’ d’olio. Evitate di mescolarli troppo, fateli piuttosto saltare brevemente a fuoco vivace. Poi spegnete il fuoco, salateli e unite una manciata di prezzemolo fresco tritato.
IMG_4970Componete i piatti disponendo sul fondo uno strato di crema di zucca, al centro qualche cucchiaiata di crema di sedano rapa e sopra i funghi saltati. Un’alternativa che mi piace molto è disporre i tre ingredienti nei bicchierini mettendo questa volta prima i funghi sul fondo, poi il sedano e poi la zucca, oppure viceversa, decorando la superficie con prezzemolo e qualche pezzetto di fungo.

Quiche con veg-ricotta, zucchine e piselli


Volevo preparare una bella torta salata utilizzando la mia ricottina autoprodotta, ma non mi andava di utilizzare la pasta sfoglia o brisé già pronta, perchè, anche se vegan, è comunque fatta con farina raffinata e margarina o grassi idrogenati che cerco sempre di evitare. Allora, sul pacchetto di farina semintegrale di Ecor, ho trovato questa ricetta che ovviamente ho modificato e adattato a mio piacimento… 🙂

Ingredienti per 3/4 persone:
Per la pasta:

170 g farina T2 (semintegrale)
25 g sesamo
5 g sale
9 g lievito istantaneo per torte salate
50 g olio EVO
50 g acqua
una manciata di maggiorana (fac.)

Per il ripieno:
130 g ricotta di soia
100 g zucchine
80 g piselli cotti
20 g olio EVO

uno spicchio d’aglio
una manciata di prezzemolo
sale alle erbe (fac.)

Preparate prima il ripieno facendo soffriggere brevemente con l’olio l’aglio e il prezzemolo tritati. Unite le zucchine tagliate a dadini e, quando si saranno ammorbidite, i piselli (aggiungete eventualmente un goccio d’acqua). Lasciate insaporire un paio di minuti, spegnete il fuoco e aggiungete la ricotta. Mescolate e aggiustate di sale, meglio se alle erbe (io suo quello della Rapunzel che trovo ottimo).
Per la pasta: in una scodella mischiate bene la farina con il lievito, il sesamo, il sale e una manciata di maggiorana fresca tritata. Emulsionate l’olio con l’acqua e versate sulla farina impastando velocemente con le mani. La pasta rimarrà molto morbida. Collocatela tra due fogli di carta forno e spianatela con un mattarello, fino allo spessore di circa 6/7 mm. Eliminate il foglio superiore e disponete su una teglia (in questo caso ne ho usata una di 20 cm, se la preferite più sottile usatene una un po’ più grande). Bucherellate la pasta con una forchetta, farcite con il ripieno e infornate a 180 g per circa mezz’ora.
PS: per una gustosa variante invernale sostituite alle zucchine e ai piselli 200 g di broccoletti, facendoli cuocere allo stesso modo ma aggiungendo un filo d’acqua che poi dovrà asciugare completamente. Il risultato finale nella foto sopra.

Fusilli “pik-pacchio” con grana di mandorle


La pasta artigianale Tenute della Riserva fa parte del ricco “bottino” che, insieme al cioccolato di Modica, il pistacchio di Bronte, la mandorla di Avola, il moscato di Noto e altre prelibatezze, ho portato con me dalle vacanze in Sicilia. Viene prodotta da alcuni miei amici con il grano duro dell’antica varietà Russello, coltivato nei loro terreni nei pressi della riserva naturale di Vendicari, tra Noto e Pachino. Gli stessi amici hanno anche aperto un grazioso ristorantino, Il Baglietto, con cucina vegetariana e di pesce, dove è possibile gustare la loro pasta e acquistarla. Se vi trovate in zona consiglio vivamente di andarci perchè si mangia davvero bene!
Si dà il caso che mia zia mi ha recentemente regalato un interessante libro intitolato: Cucina vegetariana e naturismo crudo – Manuale di gastrosofia naturista con raccolta di 1030 formule scelte d’ogni paese. E’ una raccolta di ricette vegetariane, vegane e crudiste scritta i primi decenni del ‘900 da Enrico Alliata, duca di Salaparuta, siciliano e pioniere della cucina veg in Italia. Per approfondimenti vedi qui.
Ho quindi pensato di dare un degno condimento all’ottima pasta in questione realizzando una delle ricette del duca e, avendo a disposizione i dolcissimi pomodorini dell’orto, ho scelto la “salsa pik-pacchio” che mi ha colpito per la sua semplice bontà e per il nome spiritoso. Visto che anche le mandorle e il sesamo fanno parte della tradizione culinaria siciliana, ho voluto arricchire e personalizzare il piatto con un saporito “grana” vegetale che non ha nulla da invidiare a quello tradizionale.

Ingredienti per tre persone:
270 g di fusilli di grano duro di ottima qualità (anche integrali)
1 Kg di pomodori belli maturi, rossi e dolci
1 cipolla bianca
1 spicchio d’aglio
3 cucchiai d’olio EVO 
una manciata di basilico fresco
una manciata di prezzemolo fresco

mezza bustina scarsa di zafferano
sale e pepe
per il grana di mandorle:
50 g di mandorle pelate
10 g di sesamo
sale

Sbollentate i pomodorini per un paio di minuti, scolateli, spellateli e tagliateli a pezzetti. Tritate la cipolla e fatela soffriggere nell’olio. Appena leggermente dorata aggiungete i pomodori, lo spicchio d’aglio intero che a fine cottura eliminerete, sale e pepe. Coprite e lasciate sobbollire a fuoco lento. A metà cottura circa aggiungete basilico e prezzemolo tritati finemente e lo zafferano (non troppo, non deve essere predominante). Lasciate addensare e restringere un bel po’ mescolando ogni tanto. Nel frattempo preparate il grana tostando i semi di sesamo in un padellino antiaderente per pochissimi minuti (attenzione a non bruciarli perché tendono a diventare amari!), e tritateli insieme alle mandorle e a un generoso pizzico di sale in un macina caffè o macina spezie fin quando il tutto assume la consistenza del grana grattugiato. Quando il sugo è pronto e ben ristretto cuocete la pasta e amalgamatela bene col condimento, impiattate e spolverate di grana guarnendo con foglie di basilico.
PS: Il grana vegetale con mandorle e sesamo è ottimo anche per condire altri tipi di pasta e per mantecare i risotti. Perfetto da spolverizzare su lasagne, paste al forno, parmigiana, ma solo a fine cottura dato che in forno rischia di bruciarsi facilmente.

Insalata di melone e cetrioli con salsa di yogurt al prezzemolo


Questa insalata ha una lunga storia: già prima di andare in vacanza volevo provare un piatto alternativo con il melone e inizialmente avevo pensato al risotto, ma non mi convinceva l’idea di cuocere questo frutto così profumato. Mi sono quindi ricordata dell’ottimo centrifugato di melone, cetriolo e pesca che avevo provato tempo fa e ho pensato di realizzare un’insalata, tralasciando la pesca perchè troppo dolce e aggiungendo invece i cipollotti per fare da contrasto e qualche semino per arricchire. Accompagnandola con una fresca salsina e del buon pane integrale l’insalata si è trasformata in un fresco e leggerissimo piatto unico!

Ingredienti:
250 g cetrioli pesati già puliti
250 g melone pesato già pulito
una piccola cipolla fresca
120 g yogurt di soia al naturale
un limone
una manciata di prezzemolo
una manciata di semi di zucca
sale alle erbe
olio EVO, pepe nero (fac.)

Per prima cosa ponete la cipolla affettata finemente in una ciotolina con due generosi pizzichi di sale, mescolate e coprite d’acqua in modo da attenuare il sapore troppo pungente. Poi preparate la salsina unendo allo yogurt il prezzemolo tritato, la buccia del limone grattugiata e un pizzico di sale.
Tagliate i cetrioli e il melone a fettine sottili e conditeli in due ciotole separate con il sale alle erbe (il mio è della Rapunzel, acquistato al Naturasì). Scolate le cipolle e disponete in una pirofila uno strato di cetrioli, uno di melone e uno di cipolle. Condite con succo di limone e un filo d’olio, poi ancora un altro strato di cetrioli, melone e cipolle, e un altro po’ di succo di limone e olio. Cospargete di semi di zucca (meglio se non tostati e non salati per conservare integre le loro preziose proprietà), un po’ di pepe e servite insieme alla salsina e del buon pane integrale.

Crocchette di patate al forno


Croccanti fuori e morbide dentro, di solito si friggono ma sono buonissime anche al forno, e non c’è alcun bisogno di uova nell’impasto. Inoltre si possono aromatizzare a piacere con spezie ed erbe aromatiche fresche o secche.

Ingredienti per 15/20 crocchette:
600 g di patate
40 g circa di farina di ceci
erba cipollina e/o prezzemolo fresco
pangrattato
sale alle erbe

olio EVO

Bollite le patate in acqua con tutta la buccia, scolatele, sbucciatele e lasciatele raffreddare completamente.  Passatele con lo schiacciapatate, aggiungete un po’ di sale alle erbe in base ai gusti e abbondante erba cipollina o prezzemolo fresco tritati (ma anche tutti e due!). Impastate bene e formate con le mani delle piccole crocchette. Fate una pastella semiliquida con la farina di ceci e circa 80 ml d’acqua, bagnatevi le crocchette e passatele poi nel pangrattato.
Versate un po’ d’olio in una teglia ricoperta di carta forno, fatevi rotolare le crocchette in modo che l’impanatura si impregni uniformemente di olio (non troppo ma un po’ ci vuole altrimenti non si forma la crosticina croccante). Infornate a 200 C° fino a doratura.

Farifrittata ai porri


Sembra una classica frittata di uova e invece è una “fari-frittata”, ovvero una normale frittata in padella ma a base di farina, in questo caso di ceci e di grano integrale. Per cui zero colesterolo e zero galline in gabbia, in compenso tutto gusto e salute!

Ingredienti:
100 g farina di ceci
50 g farina integrale
300 ml acqua
2 porri
una manciata di prezzemolo
olio EVO
sale

Versate le due farine in una terrina e unite l’acqua a poco a poco mescolando fino ad ottenere un composto omogeneo senza grumi. Aggiungete un generoso pizzico di sale e lasciate riposare almeno mezz’ora. Nel frattempo soffriggete i porri a rondelle con un po’ d’olio e un pizzico di sale. Una volta cotti e intiepiditi mescolateli alla pastella, aggiungete il prezzemolo e versate il tutto in una padella unta d’olio, esattamente come per la frittata di uova. Fate rapprendere bene e dorare da entrambi i lati facendo attenzione quando la rigirate (con un piatto o un coperchio) perchè è piuttosto fragile e tende a rompersi. Io di solito la servo con contorno di insalata di pomodori che ci sta benissimo.

PS: Al posto dei porri si possono usare le cipolle o le zucchine e aggiungere erbe aromatiche a piacere.