Spaghetti risottati ai funghi e limone

IMG_6886Gli spaghetti risottati si cuociono direttamente in padella insieme al condimento, aggiungendo acqua bollente o brodo a poco a poco esattamente come si fa con un risotto. Questa tecnica permette alla pasta di assorbire meglio il condimento e di rilasciare parte dei suoi amidi per un effetto più cremoso pur restando al dente.
IMG_6878Per questa ricetta ho utilizzato i buonissimi funghi biologici Valentina essiccati, presentati al Cibus di Parma lo scorso mese in tre varianti: Biofiber Raw, a fette, Bioproteios Raw, in polvere e Bioagaricus Raw, interi, questi ultimi da consumare anche crudi in aggiunta ai piatti e alle insalate o come snack. Il termine “Raw” si riferisce ad una sistema di essiccazione a bassa temperatura che mantiene inalterate le proprietà organolettiche arricchendone il gusto. Li trovate nei negozi e supermercati biologici oppure potete acquistarli direttamente sul sito del produttore: www.funghivalentina.it

Ingredienti per 2 persone:
200 g spaghetti integrali bio
10 g funghi prataioli secchi a fette (Bio Funghi Valentina)
3 cucchiaini di prataioli secchi in polvere (Bio Funghi Valentina)
1 manciata di prataioli secchi interi (Bio Funghi Valentina)
1 scalogno
40 g mandorle pelate

1 manciata di prezzemolo fresco
1 limone bio
sale, olio EVO

– Mettete i prataioli secchi a fette in una ciotolina e copriteli con un po’ d’acqua. Prelevate dal limone 4 pezzi di scorza e mettetele in una pentola insieme ad un litro d’acqua. Attendete circa un’ora, il tempo che i funghi si reidratino e le scorze del limone rilascino il loro aroma nell’acqua. Nel frattempo con un piccolo mixer o tritatutto riducete le mandorle in farina e conditele con i prataioli in polvere e un pizzico di sale. Mettetele da parte, vi serviranno a fine cottura come “grana” vegano per mantecare.
– Tritate lo scalogno e fatelo stufare in una padella capiente con un paio di cucchiai d’olio EVO. Scolate quindi i funghi conservando l’acqua di ammollo e fateli insaporire insieme allo scalogno per pochi minuti, quindi aggiungete la loro acqua di ammollo e fate asciugare.
doppia foto spaghetti– Portate a bollore l’acqua con le scorze di limone, aggiungendo un cucchiaino raso di sale. Mettete gli spaghetti crudi nella padella con lo scalogno e i funghi versando un paio di mestoli di acqua bollente aromatizzata al limone. Proseguite la cottura della pasta in padella come per un risotto, versando l’acqua bollente a poco a poco e lasciando che si assorba fin quando la pasta sarà cotta. Ci vorrà più tempo rispetto ai minuti di cottura indicati sulla confezione (circa 15/20 minuti, in ogni caso assaggiateli e regolatevi).
– Quando manca poco e l’acqua di cottura è quasi asciugata aggiungete il “grana” vegano di mandorle e funghi in polvere che avete preparato in precedenza e mescolate. Lasciate andare ancora per uno o due minuti, poi spegnete il fuoco, aggiungete il prezzemolo tritato e, se vi piace, un goccino di succo di limone (ma non esagerate altrimenti l’aroma di limone diventerà troppo forte e coprirà il gusto dei funghi!). Impiattate e cospargete di funghi essiccati interi tagliati a pezzetti, che daranno un tocco di croccantezza, completando con qualche strisciolina di scorza di limone e un goccio d’olio EVO a crudo.

Risotto mantecato al sedano rapa con champignon, broccoletti e profumo di limone

IMG_6692Come ho già accennato in questo post, già da tempo sto frequentando i corsi della Joia Academy, ovvero “The Gourmet Vegetarian School” del ristorante Joia di Milano (unico ristorante vegetariano stellato d’Europa, del famoso chef Pietro Leemann). Che dire… 12227179_10207442058185170_5890481962643234465_nun’esperienza fantastica, appagante, istruttiva ed entusiasmante :-). La consiglierei a chi ha la passione per la cucina d’autore, mai banale o “casereccia”, ma ricca di colori e contrasti di gusti e consistenze, insomma quando un piatto non è solo buon cibo ma una piccola opera d’arte, un’esperienza multisensoriale a tutti gli effetti. Gli chef che tengono i corsi sono solitamente gli stessi che lavorano al ristorante, con la direzione didattica del bravo Sauro Ricci, e, oltre che tecnicamente preparati, sono anche molto disponibili e alla mano, insomma dei grandi :-). 12744540_10208042322671407_3330664080691439466_nRealizzare le ricette del Joia tali e quali a casa non è sempre facile, occorre un minimo di abilità tecnica di base e, soprattutto, un po’ di tempo a disposizione. Un piatto si compone in genere di tanti elementi diversi, ognuno con una propria cottura e una lavorazione che a volte prevede diversi passaggi, tempi di riposo ecc. Io ci sto provando, spesso semplificando o personalizzando, ma cercando di conservare sempre l’essenza di ciò che ho imparato. Questo risotto prende sputo da un primo piatto che si chiama L’ombelico del mondo di ispirazione un po’ orientale. Io in questo caso l’ho “occidentalizzato” oltre che semplificato, ma il risultato a mio parere è ugualmente notevole. La mantecatura con purea di sedano rapa e il contrasto dato dal limone e lo sciroppo d’agave danno il tocco di originalità (nella ricetta del Joia c’è anche lo zenzero fresco che però io non amo molto, se vi piace potete aggiungerlo ma attenzione a non esagerare perché rischia di coprire gli altri gusti e diventare dominante), mentre il verde del broccoletto aggiunge colore. Al posto del Carnaroli bianco ho usato un riso integrale Balilla (ma va bene pure l’Originario) i cui chicchi tondi e ricchi di amidi, a mio avviso, hanno una buona resa per i risotti (sulla confezione troverete scritto: “per minestre e timballi”, ma fidatevi, è perfetto anche per i risotti!).

Ingredienti per 3 porzioni medie:
240 g riso integrale Balilla o Originario (a chicco tondo)
1 litro di brodo vegetale dal sapore delicato
1 goccio di vino bianco (facoltativo)
100 g sedano rapa pesato già sbucciato
120 g funghi champignon pesati puliti 
1 piccolo  broccoletto

1/2 limone
1 cucchiaino di sciroppo d’agave
1 mazzettino di timo fresco
olio evo, sale

Sciacquate il riso in un colino sotto l’acqua corrente, scolatelo molto bene e fatelo tostare in una pentola per pochi minuti con un paio di cucchiai d’olio e un pizzico di sale. Sfumate, se volete, con un goccio di vino bianco (non è indispensabile, io ad esempio non l’ho fatto), quindi aggiungete due o tre mestoli del brodo bollente, coprite e lasciate sobbollire a fuoco basso. Di tanto in tanto controllate e quando il brodo si è asciugato aggiungetene altro. Non c’è bisogno di versare il brodo poco per volta e di mescolare continuamente, si può versare anche in 2 o 3 volte e lasciar cuocere il riso con coperchio.
Nel frattempo dedicatevi al condimento: tagliate il sedano rapa a dadini e bollitelo in acqua salata per circa 10 minuti, quindi scolatelo e frullatelo con un cucchiaio d’olio e uno o due cucchiai dell’acqua di cottura tenendo da parte la purea ottenuta che servirà per la mantecatura finale. Lavate e affettate i funghi mettendo da parte qualche fettina che vi servirà per la decorazione finale. Tagliate il resto a dadini piccoli e saltateli in padella per qualche minuto con un cucchiaio d’olio, le foglioline di timo e un pizzico di sale, poi toglieteli dalla padella, aggiungete un goccio d’olio se occorre e cuocete le fettine che avete tenuto da parte, arrostendole da entrambi i lati fin quando diventeranno un po’ croccantine. IMG_6688Ricavate dal broccoletto 60 g di “rapatura” ovvero con un coltellino affilato tagliate via solo la parte superiore più verde, come se doveste solo “tagliare i capelli” al broccolo ;-). Quando mancano pochi minuti al termine di cottura del riso (il bello del riso integrale è che non scuoce facilmente per cui potete prendervela comoda 😉 ) aggiungete prima il broccolo crudo, poi, dopo un minuto, i funghi a dadini, aggiustando eventualmente con poco altro brodo se fosse troppo asciutto. Quando è pronto spegnete il fuoco e mantecate con la purea di sedano rapa aggiungendo anche la scorza del mezzo limone grattugiata, un cucchiaio scarso di succo e lo sciroppo. Assaggiate ed eventualmente aggiustate di sale, quindi impiattate decorando con le fettine di funghi arrostiti.

Spaghetti integrali con broccoli e champignon

IMG_6483
Questo per me è un periodo intensissimo e davvero pieno di impegni. I corsi di cucina che sto tenendo presso l’Associazione L’Asilo dei Grandi hanno molto successo tanto che abbiamo duplicato quasi tutte le date proprio per il gran numero di iscritti. Nel frattempo continuano i rinfreschi vegan e gluten-free che preparo in occasione delle conferenze che si svolgono da Artemedica tenute dalla dottoressa Michela De Petris (vedi in proposito questo post, questo e questo) e non solo.
Mercoledì 26 novembre parteciperò per la terza volta alla trasmissione online Socialveg dove, insieme allo chef Antonio Marchello, ideatore e presentatore della trasmissione, preparerò in diretta streaming dei golosi dolcetti da regalare a Natale.
Come se ciò non bastasse sto frequentando un ciclo di corsi presso la Joia Academy, la scuola di cucina del ristorante stellato Joia di Pietro Leemann… potevo perdermi un’occasione del genere? Assolutamente no!
Nonostante tutto trovo anche il tempo di sperimentare ricette nuove per il blog 😀 Questa ad esempio, come spesso accade, è nata per caso: avevo nel frigo un broccolo e dei funghi champignon da consumare ma anche una gran voglia di un buon piatto di spaghetti… PS: mi raccomando la paprika e il peperoncino, indispensabili per la buona riuscita del piatto 😉

Ingredienti per 4 persone:
320 g spaghetti integrali (anche di farro)
1 broccolo da 500 g
1 cipolla bianca piccola

400 g funghi champignon
1 spicchio d’aglio

1 manciata di prezzemolo fresco
1 cucchiaino abbondante di paprika dolce
peperoncino piccante a piacere
olio EVO, sale

Prelevate dal broccolo solo le cimette superiori mettendo da parte il tronco centrale e tutti i rami (eh sì, il broccolo è proprio a forma di albero! 🙂 ). In una pentola piuttosto capiente portate a bollore un bel po’ d’acqua e tuffatevi dentro il tronco e i rami del broccolo tagliati a dadini piccoli. Quando sono morbidi prelevateli con una schiumarola e frullateli insieme ad un cucchiaio d’olio e un po’ d’acqua di cottura in modo da ottenere una crema abbastanza fluida. Sbollentate le cimette del broccolo per 3 o 4 minuti nella stessa acqua (non mettete coperchio altrimenti rischiate che il loro bel colore verde brillante si sbiadisca! Anzi, l’ideale sarebbe tuffarle in acqua ghiacciata subito dopo la cottura) in modo che si ammorbidiscano senza disfarsi. Raccoglietele sempre con la schiumarola e ripassatele in padella insieme alla cipolla tritata e un po’ d’olio, aggiungendo alla fine la paprika e il peperoncino. Pulite, affettate i funghi e trifolateli in un’altra padella insieme ad un paio di cucchiai d’olio e allo spicchio d’aglio tagliato a metà e privato dell’anima (da togliere successivamente). Inizialmente coprite con coperchio, quando i funghi avranno rilasciato la loro acqua togliete il coperchio e fate asciugare completamente. Salate e aggiungete il prezzemolo tritato solo a fine cottura.
Nella stessa acqua di cottura dei broccoletti (aggiungete altra acqua se vi sembra poca) cuocete la pasta, scolatela al dente e conditela con la crema di gambi di broccolo, unite quindi i broccoletti stufati e i funghi trifolati amalgamando bene. Se volete spolverizzate con altra paprika o prezzemolo tritato oppure tutti e due.

Riso al forno con pesto di pistacchi e funghi


L’idea per questa ricetta mi è venuta dal libro La mia vita a impatto zero di Paola Maugeri, giornalista musicale e conduttrice televisiva e radiofonica, impegnata sulle questioni ambientali e animaliste. Nel libro racconta il suo esperimento di vita a impatto zero in una grande città come Milano e inframezza i capitoli con interessanti ricette, alcune anche tipiche siciliane, essendo lei nata a Catania.
I timballi di riso al forno sono molto diffusi nella cucina siciliana tradizionale e si fanno in vari modi, per lo più con ragù o sugo di pomodoro. La versione con pistacchi e funghi proposta nel libro l’ho trovata geniale e, avendo nel mio frigo un barattolino di pesto di pistacchi di Bronte comprato in Sicilia l’anno scorso, ho deciso che era giunta l’ora di utilizzarlo. Rispetto alla ricetta originale ho apportato alcune modifiche.

Ingredienti per 4 porzioni:
300 g riso Carnaroli
150 g pesto di pistacchi di Bronte (io l’ho comprato in Sicilia ma si trova facilmente nei supermercati ben forniti tra le specialità regionali)
300 g champignon puliti e affettati
2 spicchi d’aglio
una manciata di prezzemolo
4 cucchiai di panna di riso o di soia
20 g circa di pistacchi al naturale
olio EVO e farina di mais q. b. per la teglia

Cuocete il riso in acqua salata secondo le vostre abitudini, io preferisco mettere poca acqua e farla asciugare tutta senza bisogno di scolarlo. Nel frattempo trifolate i funghi con olio EVO e gli spicchi d’aglio tagliati a metà che poi eliminerete. Fate asciugare bene il sughetto, unite il prezzemolo e spegnete il fuoco.
Quando il riso è cotto scolatelo se occorre e lasciatelo intiepidire, quindi mescolatelo al pesto aggiungendo due cucchiai di panna vegetale. Oliate leggermente una teglia, cospargetela di farina di mais e disponete sopra uno strato di riso, poi i funghi trifolati e sopra un altro strato di riso. Spalmate sulla superficie altri due cucchiai di panna e spolverate con i pistacchi tritati grossolanamente. Infornate a 200 gradi per 15 minuti circa.