Pane senza glutine integrale semplice

pagnottelle senza glutine
Realizzare un buon pane senza glutine con farine integrali e naturali (non con preparati già pronti) è difficile? Evitare la pasta madre (che non è alla portata di tutti), procedimenti complessi, lievitazioni lunghissime e ingredienti difficili da reperire (come la gomma di xantano ecc) è impossibile? Assolutamente no. Nonostante il mio scetticismo iniziale, ho sperimentato che con pochi e semplici ingredienti e in poco tempo si può ottenere un buon pane senza glutine, integrale e salutare. Ci tengo a specificare che si tratta di una versione basica, passibile di miglioramenti e varianti. Ad esempio si potrebbe provare a sostituire la farina di riso integrale con quella di miglio e la farina di grano saraceno con quella di quinoa. Ma anche la fecola di patate (che serve a rendere il pane più morbido) si potrebbe sostituire con maizena o amido di mais. Si potrebbero aggiungere semi di vario tipo nell’impasto e inserire anche un po’ di farina di mais fioretto… insomma le varianti sono tantissime, occorre solo avere tempo e voglia di sperimentare! E cosa c’è di più bello in cucina? 😉 Se qualcuno di voi ci prova fatemi sapere come va ^_^
PS: consiglio di realizzare 6 pagnottelle piccole e non un unico pane non solo per facilitare e velocizzare la cottura, ma anche per semplificarne il consumo e la conservazione.

Ingredienti per 6 pagnottelle da 90/100 g circa ciascuna
200 g farina di riso integrale (si trova nei supermercati bio tipo Naturasì)
100 g farina di grano saraceno
100 g fecola di patate
280 g circa acqua tiepida
10 g sale fino
8 g lievito di birra secco
1 cucchiaino raso di zucchero di canna integrale
semi misti a piacere (opzionali)

Sciogliete il lievito e lo zucchero in un pochino dell’acqua tiepida prevista e aspettate che si formi uno strato di schiuma sopra (indice che il lievito si è attivato). Amalgamate insieme la farina di riso, quella di saraceno e la fecola in una ciotola, poi versate il lievito sciolto e l’acqua rimanente impastando con le mani, infine il sale. L’impasto risulterà molto molle e appiccicoso (non come quello classico per il pane) e non occorre lavorarlo a lungo, basta amalgamarlo bene. Lasciatelo nella stessa ciotola, copritela con un canovaccio leggermente inumidito e una coperta o un telo doppio posizionandolo in un luogo riparato da correnti e possibilmente tiepido della casa (ad esempio vicino al calorifero). Lasciate lievitare per almeno 2 ore, poi riprendete l’impasto, formate 6 palline di egual peso (la pasta si appiccicherà un po’ alle mani, se volete potete infarinarle leggermente ma non troppo per non incorporare troppa farina) e posizionatele in una teglia ricoperta di carta forno. Cospargetele a piacere con i semi schiacciandoli leggermente per farli aderire, quindi coprite la teglia ancora con il canovaccio e la coperta e lasciate lievitare ancora per un’ora. Infornatele a 180 gradi per circa 20 minuti (controllatele perché ogni forno è diverso). Considerate che il colore resterà chiaro tendente al grigiastro, non dorato. Si conservano per un paio di giorni ben chiuse in un sacchetto di plastica per alimenti, meglio se in frigorifero, oppure si possono congelare e tirarle fuori all’occorrenza.

Pane integrale con i semini

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Al workshop di Simone Salvini sulla panificazione e piccola pasticceria abbiamo visto come si avvia la pasta madre, come si mantiene e come si usa per la preparazione di un ottimo pane tutto naturale. Adesso vi aspetterete una bella ricetta di pane con pasta madre e invece… purtroppo no, non mi sento ancora pronta. Al workshop è stata distribuita, per chi la voleva, un po’ di pasta originale del Joia, (ristorante di alta cucina vegetariana dove Salvini ha lavorato diversi anni insieme allo chef stellato Pietro Leemann), avviata circa 25 anni fa, per cui una grossa responsabilità per chi la prendeva…. E sì, perché la pasta madre è come un essere vivente, se ce l’hai devi mantenerla in vita, curarla, rinfrescarla tutti i giorni e utilizzarla spesso. Dato che a casa mia consumiamo pochissimo pane, sarebbe stato uno spreco inutile per cui non l’ho presa. Se mi serve del buon pane fresco perché devo organizzare un aperitivo o un evento o semplicemente perché ho degli ospiti, piuttosto lo faccio al volo col lievito di birra ovvero Saccharomyces cerevisiae, questo è il suo vero nome. Il gusto è ugualmente buono (anzi, non ha quel retrogusto leggermente amarognolo che può dare la pasta madre), la lievitazione molto più veloce, l’uso e consumo molto più pratico. Certo, ad alcuni il lievito di birra può dar problemi di intolleranza o gonfiori ed è sconsigliato alle donne in caso di Candida, ma, c’è da dire che d’altro canto ha anche delle ottime proprietà nutrizionali, soprattutto vitamine del gruppo B (per maggiori info vedi qui). La ricetta della pasta madre comunque la conservo gelosamente, in futuro prima o poi mi deciderò…
Eccovi quindi, almeno per adesso, il mio pane, integrale, semplice e veloce. Volendo i semini si possono omettere ma sono sani, buoni e danno più gusto.

Ingredienti:
300 g farina integrale di grano tenero
200 g farina di grano duro (semola  di grano duro)
300 g acqua tiepida
8 g lievito di birra secco
1 cucchiaino raso di zucchero di canna
15 g sale
50 g semi misti (zucca, girasole, lino, sesamo…)

Sciogliete il lievito e lo zucchero in un pochino dell’acqua prevista e aspettate che si formi in superficie un patina schiumosa bianca (indica che il lievito si è attivato). Nel frattempo mischiate le due farine e i semi in un scodella capiente, fate un buco al centro e disponete il sale vicino ai bordi del contenitore. Versate il lievito disciolto al centro del buco, in modo che non venga a contatto diretto col sale ai bordi, e iniziate ad impastare dapprima con una sola mano (io uso la destra per impastare e con la sinistra verso l’acqua a poco a poco). Lasciate il sale intoccato ai bordi il più possibile. Aggiungete IMG_5135IMG_5136l’acqua e continuate ad impastare energicamente per almeno una decina di minuti trasferendo l’impasto su un ripiano o tagliere, la pasta dovrà essere compatta e soda. Formate un panetto e fatelo lievitare coperto da un telo leggermente inumidito al riparo da eventuali correnti d’aria. Aspettate almeno un paio d’ore e comunque fino aIMG_5213 quando avrà raddoppiato il suo volume. Trascorso questo tempo date un’altra impastata veloce, formate due pani e disponeteli sulla placca del forno rivestita di carta forno. Lasciateli lievitare ancora un’oretta, poi scaldate il forno a 190 gradi e infornateli per una trentina di minuti. Controllate la cottura perché ogni forno è diverso, la crosta deve diventare bella dorata. Quando è cotto lasciateli raffreddare almeno un’ora prima di tagliarli.