Polpettone di legumi ripieno in crosta

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Il Natale si avvicina e per molti sale l’ansia su cosa portare in tavola per i pranzi e cenoni delle feste… ecco questa è un’idea per un ottimo secondo piatto che vi farà fare un figurone! Mi rendo conto che gli ingredienti non sono pochi e che la preparazione non è certo velocissima ma, almeno per le feste, è bello dedicare un po’ più di tempo e di energie alla cucina.

IMG_5905Ingredienti per un polpettone grande (circa 20 fette):
300 g lenticchie cotte
240 g ceci cotti
240 g fagioli borlotti cotti
100 g mais dolce
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1 cucchiaio di senape delicata
40 g farina di ceci
50 g farina di mais fioretto
1 cucchiaino di paprika dolce
erbe aromatiche secche (rosmarino, origano, maggiorana, timo, salvia)
sale alle erbe
1/2 cipolla (70 g circa)
1 manciata di prezzemolo fresco tritato
2 carote
500 g spinaci freschi
Per la crosta di pasta brisé:
300 g farina T2 (semintegrale) o in alternativa metà farina 0 e metà farina integrale
90 g acqua
90 g olio EVO
7 g sale
30 g semi di lino (o di sesamo o di girasole)

Frullate i legumi ben scolati insieme al concentrato di pomodoro e alla senape. Dovrete ottenere una crema morbida e omogenea alla quale aggiungerete la paprika, le erbe, il prezzemolo e la cipolla finemente tritata e fatta stufare pochi minuti in padella con un cucchiaio d’olio. Unite la farina di ceci e la farina di mais, assaggiate e regolate di sale, meglio se alle erbe. Lasciate riposare e compattare per circa un’ora in frigo.
Nel frattempo pelate le carote e cuocetele a vapore finché saranno morbide. Sciacquate gli  spinaci e metteteli a cuocere in una pentola alta senza acqua (con solo l’acqua che resta dal risciacquo). Appena sono cotti scolateli, strizzateli molto bene e conditeli con un pizzico di sale e un filo d’olio.
Preparate la pasta brisé mescolando in una ciotola la farina col sale e con i semi. Versate sopra prima l’olio e poi l’acqua impastando con le mani fino a formare un impasto morbido IMG_5799e omogeneo. Stendete la pasta brisé piuttosto sottile con un mattarello su un foglio di carta forno e posizionate il tutto sulla leccarda del forno. Disponete al centro del disco di brisè metà dell’impasto di legumi a forma di polpettone allungato, con le dita scavate un piccolo incavo per lungo dove disporrete uno strato di spinaci, le carote intere (tagliando via le parti che eccedono) e poi un altro strato di spinaci. Coprite con l’impasto di legumi rimasto e sagomate il polpettone. Chiudete la pasta brisè sopra il polpettone e con i ritagli avanzati create delle formine da applicare sopra per decoro (inumidendole alla base e premendole leggermente per farle aderire bene). Infornate a 200 gradi per circa 30 minuti o fin quando la crosta diventerà leggermente dorata. Lasciate raffreddare una mezz’oretta prima di tagliare.

Varianti: Potete usare i legumi che più vi piacciono in proporzione variabile, l’importante è che da cotti abbiano lo stesso peso indicato nella ricetta. Anche le erbe aromatiche possono essere variate a piacere, secche o fresche, io vi suggerisco di non far mancare in ogni caso origano e rosmarino. Infine, se volete semplificare, potete omettere il ripieno di carote e spinaci oppure omettere la copertura di pasta brisé e infornare il polpettone “nudo” spennellandolo con un po’ d’olio (in questo caso la ricetta diventa senza glutine), ma io sono del parere che almeno una volta all’anno, per Natale, le cose bisogna farle come si deve 😉

Paste di grani antichi e legumi della tradizione italiana

IMG_5694La maggior parte del grano duro oggi in commercio deriva da una varietà conosciuta col nome di Creso, ottenuta negli anni ’70 con modificazioni genetiche attraverso irradiazioni di raggi gamma. Alcuni ritengono che l’aumento esponenziale dei casi di intolleranze al glutine possa in qualche modo essere collegato a questa tipologia di grano, spesso di bassa qualità, con cui sono fatti la maggior parte dei prodotti da forno e le paste che abitualmente consumiamo. Ultimamente, per fortuna, sono state riscoperte e valorizzate alcune antiche varietà, coltivate da secoli in aree ristrette di varie regioni d’Italia e del mondo ma da tempo dimenticate. Tra queste i frumenti duri Timilia e Russello, tradizionali produzioni locali siciliane, il grano Senatore Cappelli, il cui nome è dedicato a Raffaele Cappelli, senatore del Regno d’Italia che alla fine dell”800 aveva sostenuto le riforme agrarie in Puglia, il Graziella RA, dedicato alla figlia dell’archeologo che lo portò in Italia dall’Egitto negli anni ’70 e a Ra, il dio del sole per gli antichi egizi, e non dimentichiamo il farro, la più antica tipologia di frumento coltivato dall’uomo, l’alimento base delle legioni romane, oggi diffuso soprattutto nelle regioni dell’Italia centrale.
E’ proprio in Centro Italia, Gino Girolomoniin provincia di Pesaro Urbino, che ha sede la cooperativa agricola Girolomoni, azienda bio che ho conosciuto alla fiera SANA di Bologna lo scorso settembre. Fondata nel 1971 da Gino Girolomoni, saggista, imprenditore e pioniere dell’agricoltura biologica in Italia, è cresciuta negli anni, commercializzando i suoi prodotti inizialmente con il marchio “Alce Nero”, poi, staccatasi da questo, come “Montebello” ed oggi con il marchio “Girolomoni” in onore del suo fondatore, scomparso nel 2012. Tra i prodotti di punta dell’azienda ci sono sicuramente le paste di grani antichi Graziella RA®, Senatore Cappelli e Farro Triticum Dicoccum, ma anche degli ottimi legumi nostrani, ovvero ceci, lenticchie e borlotti, tutto sapientemente coltivato con metodo biologico nelle colline marchigiane e umbre. Nelle ricette che seguono ho cercato di valorizzare il più possibile le tre tipologie di pasta abbinando a ciascuna un legume diverso, nel tentativo di creare dei piatti che richiamassero la buona e sana tradizione contadina ma con un tocco di eleganza moderna.
IMG_5699Spaghetti di grano Graziella RA con lenticchie rosse di montagna

Ingredienti per 4 persone:
320 g spaghetti di grano Graziella RA
200 g lenticchie rosse secche
1 cipolla, 1 carota, 1 gambo di sedano, 4 pomodori piccadilly, sale, olio EVO

Mettete a bagno le lenticchie in acqua fredda e nel frattempo pulite e tagliate a pezzetti piccoli cipolla, carota e sedano. Soffriggeteli in una casseruola con 2 cucchiai d’olio fin quando si ammorbidiranno. Sbollentate per un minuto i pomodori e privateli della buccia, poi tagliateli a pezzetti e uniteli al soffritto, mescolate e lasciate insaporire qualche minuto. Infine scolate le lenticchie, sciacquatele sotto l’acqua corrente e unitele alle verdure, fate insaporire un paio di minuti e poi aggiungete 700 ml d’acqua. Coprite e lasciate sobbollire a fuoco lento, dopo circa 30/40 minuti dovrebbero essere cotte e l’acqua quasi completamente asciugata, a questo punto aggiungete il sale. Prelevate poi due mestoli di lenticchie e frullatele a crema. Cuocete gli spaghetti al dente e conditeli con la crema di lenticchie e un goccio d’olio. Impiattate disponendo gli spaghetti al centro e le lenticchie che avete lasciato intere tutt’intorno.
IMG_5707Penne integrali di Farro Triticum Dicoccum con ceci e zucca

Ingredienti per 4 persone:
320 g penne integrali di farro Triticum Dicoccum
200 g ceci secchi
1 pezzetto di alga Kombu, 1 foglia di alloro
400 g zucca gialla pesata già pulita
timo fresco o rosmarino tritato
1 grosso porro, sale, olio EVO

Mettete a bagno i ceci per 24 ore insieme all’alga kombu che li renderà più morbidi e digeribili, cambiando l’acqua un paio di volte. Poi scolateli, sciacquateli sotto l’acqua corrente e metteteli a cuocere coperti insieme alla stessa alga e una foglia di alloro. Dopo circa un paio d’ore saranno cotti (se vi sembrano ancora un po’ duri aggiungete un pizzichino di bicarbonato, mescolateli e fateli cuocere ancora 5 minuti) aggiungete il sale solo a fine cottura. Nel frattempo tagliate il porro a rondelle e la zucca a dadini e soffriggeteli insieme a due cucchiai d’olio. Dopo qualche minuto unite 150 ml circa di brodo vegetale e lasciate cuocere coperto fin quando il tutto sarà morbido e il brodo quasi completamente asciugato. Frullate a questo punto la zucca insieme a 200 g di ceci cotti e scolati fino ad ottenere una crema liscia. Cuocete la pasta al dente e conditela con la crema di zucca e ceci. Impiattate aggiungendo una manciata di ceci interi e foglioline di timo fresco o rosmarino tritato.
IMG_5728Fusilli Senatore Cappelli con fagioli borlotti e funghi porcini

Ingredienti per 4 persone:
320 g fusilli Senatore Cappelli
200 g fagioli borlotti secchi
4 pomodori piccadilly
1 pezzo di alga kombu, 1 foglia di alloro
300 g funghi porcini 
1 spicchio d’aglio
Olio EVO, sale, prezzemolo fresco

Mettete a bagno i fagioli per 24 ore insieme all’alga kombu che li renderà più morbidi e digeribili, cambiando l’acqua un paio di volte. Poi scolateli, sciacquateli sotto l’acqua corrente e metteteli a cuocere coperti insieme ai pomodori interi sbollentati per un minuto e spellati, 800 ml circa d’acqua, la stessa alga dell’ammollo e una foglia di alloro. Dopo circa un’ora e mezza saranno cotti (se vi sembrano ancora un po’ duri aggiungete un pizzichino di bicarbonato, mescolateli e fateli cuocere ancora 5 minuti) aggiungete il sale solo a fine cottura. Nel frattempo pulite i funghi, tagliateli a cubetti e trifolateli in padella con un paio di cucchiai d’olio e lo spicchio d’aglio tagliato a metà e privato dell’anima. Una volta cotti aggiungete una manciata di prezzemolo tritato e teneteli in caldo. Quando i fagioli saranno cotti eliminate l’alga e l’alloro, prelevatene due mestoli abbondanti e frullateli a crema insieme ai pomodori, al fondo di cottura e un cucchiaio d’olio. Cuocete la pasta al dente e saltatela per un minuto nella padella insieme ai funghi. Impiattate disponendo la crema di fagioli al centro e la pasta tutt’intorno, decorando con fagioli interi e foglie di prezzemolo.