Sorgo di primavera con fave e piselli freschi, finocchietto e salsa di asparagi

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Come ho accennato nel post precedente, grazie a FunnyVeg Academy, quest’anno ho avuto il piacere di tenere un cooking show al TuttoFood, importante fiera internazionale dedicata agli operatori del settore food and beverage che si svolge a Milano okogni 2 anni. Io ho preparato un primo e un secondo, mentre il bravissimo pastry chef Stefano Broccoli ha realizzato i dolci. Il tema era “le nuove tendenze della cucina vegetale”, moderatrice Sonia Giuliodori, direttrice della rivista Funny Vegan e anima instancabile dell’Academy, sponsor Risolì e Provamel.
Per il primo piatto mi sono ispirata alla primavera approfittando delle fave fresche e dei piselli freschi che adesso sono in piena stagione, ma anche degli asparagi che adoro e che in questo periodo sono economici (oltre che depurativi, ricchi di vitamine, minerali e acido folico). Il sorgo è un cereale senza glutine ancora poco utilizzato nei paesi occidentali per l’alimentazione umana. Infatti, sebbene sia il quinto per importanza nel mondo (dopo mais, riso, frumento e orzo), più della metà della produzione serve per i mangimi degli allevamenti oppure sfama le popolazioni dei paesi più poveri, grazie al fatto che cresce bene in terreni aridi e con poca acqua. Io trovo che sia un peccato usare cereali così buoni, nutrienti e salutari per i mangimi animali anziché usufruirne direttamente noi!
fave-e-piselliPS: dopo aver liberato le fave dai baccelli ho eliminato anche le pellicine sottili che le ricoprono. E’ un lavoro certosino ma ne vale la pena per avere una cottura molto più breve, un colore verde brillante e un sapore dolce (la pellicina è un po’amarognola). Non buttatele però e utilizzatele per insaporire brodi e vellutate.


Ingredienti per 3/4 personesorgo
200 g sorgo
150 g piselli freschi sgranati
100 g fave fresche pesate senza pellicina
1 cipollotto grande (meglio se di Tropea)
un paio di manciate di finocchietto
300 g asparagi
olio evo e sale qb
fiori di erba cipollina o altri fiori eduli a piacere

Mettete a bagno il sorgo per 2 ore circa e nel frattempo preparate la salsa di asparagi: eliminate la parte inferiore più dura e legnosa, quindi pelate i gambi con un pelapatate conservando gli scarti. Tagliate le punte e sbollentatele senza coperchio per 1 o 2 minuti in 700 ml d’acqua + un cucchiaino di sale. Prelevatele con una schiumarola e mettetele da parte per la decorazione finiale. Versate gli scarti della pelatura degli asparagi nella stessa acqua e fateli bollire per circa 10 minuti, poi eliminateli strizzandoli bene e sempre nello stessa acqua cuocete i gambi degli asparagi a rondelle e la parte verde del cipollotto a pezzetti. Bolliteli sempre senza coperchio per circa 15 minuti o fin quando saranno belli morbidi. Prelevate con una schiumarola e frullate tutto con un cucchiaio d’olio fino ad ottenere una salsa liscia da aggiustare eventualmente di sale. Conservate l’acqua di cottura.
Portate a bollore in un pentolino 700 ml d’acqua, aggiungete un cucchiaino di sale e versatevi le fave e i piselli. Lasciate sobbollire senza coperchio per 5/10 minuti o fin quando saranno morbidi ma non sfatti, quindi scolateli conservando l’acqua di cottura.
Trascorso il tempo di ammollo scolate e sciacquate il sorgo in un colino sotto l’acqua corrente e mettetelo a cuocere con 600 ml di brodo di cottura degli asparagi e dei legumi (anche mescolandoli fra di loro), a fuoco lento, con coperchio e senza mescolare. Dopo circa 15 minuti dovrebbe essere cotto e il brodo del tutto asciugato.
Affettate la parte bianca rimasta del cipollotto e stufatelo in una padella con un paio di cucchiai d’olio, quindi unite le fave e i piselli cotti (tenendone da parte alcuni per la decorazione) e il sorgo cotto mescolando per far insaporire. Spegnete il fuoco e aggiungete il finocchietto tritato grossolanamente a coltello. Impiattate e completate con la salsa, i legumi tenuti da parte, le punte di asparagi e fiori eduli a piacere.

Quinoa agli asparagi e cipollotti

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Finalmente ho acquistato dei buoni asparagi italiani a prezzo abbordabile e avevo intenzione di fare una vellutata con i porri (simile a questa ma senza patate). Poi però ho trovato degli ottimi cipollotti di Tropea IGP e ho pensato di abbinare un cereale: riso, miglio
17990186_1027079597425992_330745509821373685_oo quinoa? La scelta è caduta su quest’ultima ma vanno benissimo anche gli altri due, il procedimento non cambia (solo se usate il riso integrale si allungano i tempi di cottura ma per il resto è uguale).
Adoro le ricette con pochissimi ingredienti e in questa ce ne sono solo tre!
Il procedimento però non è proprio semplicissimo in quanto ho trattato e cotto le varie parti delle due verdure in modo diverso.

Riassumo qui i passaggi (che troverete nella ricetta spiegati nel dettaglio):
– Ho preparato un brodo vegetale con gli scarti della pulizia di asparagi e cipollotti.
– Ho tagliato a rondelle gli asparagi (mettendo da parte le punte ) e i gambi e le foglie dei cipollotti, cotti insieme e frullati per fare una salsa.
– Ho stufato in padella la parte restante dei cipollotti (la parte bianca, ovvero il cipollotto vero e proprio) con le punte degli asparagi tenute da parte.
– Cotta la quinoa nel brodo preparato in precedenza con gli scarti.
– Mescolato la quinoa con le punte di asparagi cotte in padella.
– Servito insieme alla salsa.

Ecco la ricetta nel dettaglio:

Ingredienti per 2 persone:
160 g di quinoa (sostituibile con miglio o riso integrale)
un mazzo di asparagi da 500 g
2 cipollotti di Tropea (o normali) piuttosto grossi (peso circa 200 g)
olio evo, sale qb

20170419_175858Lavate gli asparagi, tagliate via un pezzettino della base (duro e terroso) e con un pelapatate affilato spelatene il gambo fino a circa un terzo dalla base, conservando gli scarti.
Pulite i cipollotti togliendo la foglia esterna. Preparate un brodo vegetale con 700 ml d’acqua, gli scarti degli asparagi, la foglia esterna dei cipollotti e mezzo cucchiaino di sale, facendolo bollire a fuoco lento con coperchio per circa 15 20170419_182740minuti.
Nel frattempo tagliate gli asparagi a rondelle, mettendo da parte le punte, e stufateli in un pentolino con un cucchiaio d’olio insieme alla parte verde dei cipollotti tagliata a pezzettini (praticamente tutto il gambo e le foglie). Aggiungete un mestolo di brodo di asparagi (quello che avete preparato dagli scarti), 20170419_190727coprite e lasciate cuocere fin quando il tutto sarà morbido e il liquido quasi asciugato. A quel punto frullate molto bene con un minipimer a immersione fino ad ottenere una crema/salsa più liscia possibile.
Sciacquate molto bene la quinoa in un colino a maglie strette sotto l’acqua corrente e mettetela a cuocere in un pentolino insieme a 500 ml del brodo preparato (filtrato), con coperchio e a fuoco lento, fin quando sarà cotta e il brodo del tutto asciugato (ci vorranno circa 20  minuti).
Nel frattempo affettate i due cipollotti  (la parte bianca rimasta) e stufateli in una padella con un pizzico di sale e un cucchiaio d’olio, quindi aggiungete le punte degli asparagi che avete tenuto da parte e pochissima d’acqua (circa 50 ml) lasciando cuocere fin quando saranno morbide ma non sfatte.
A questo punto versate la quinoa cotta nella padella e mescolatela al condimento di cipollotti e punte di asparagi. Impiattate distribuendo la salsa sul fondo dei piatti e sopra la quinoa. Io ho decorato con fiori di trifoglio, raccolti nelle aiuole vicino casa mia 🙂 ma vanno bene anche fiori di erba cipollina o di tarassaco, margheritine, primule o quello che trovate nei prati primaverili ^_^

Farifrittata di primavera con cipollotti e asparagi

IMG_6165Quando ho sperimentato la nuova pastella per crepes con farina di mais e di riso in aggiunta a quella di ceci (vedi il post precedente) ho pensato che dovevo assolutamente provarla per una bella “farifrittata”, ovvero frittata vegan senza uova ^_^ E, come immaginavo, si è rivelata vincente anche in questo caso. Ho solo aumentato un pochino le dosi di farina di ceci. Naturalmente potete sostituire i cipollotti con cipolle bianche o rosse e gli asparagi si possono omettere o sostituire con altre verdure come spinaci o zucchine.
Dalla foto forse la farifrittata vi sembrerà troppo sottile ma in realtà il trucco per ottenere una perfetta cottura è proprio questo, mettere l’impasto in una padella grande in modo che venga sottile, perché se troppo spessa il rischio è che si bruci fuori e resti cruda dentro! Provate e fatemi sapere cosa ne pensate 🙂 Naturalmente potete cuocerla anche al forno ma secondo me la vera frittata va fatta in padella, altrimenti è più una farinata!

Ingredienti per 2/3 persone:IMG_6167
50 g farina di ceci
20 g farina di riso
20 g farina di mais fioretto
150 ml acqua fredda
1 cucchiaio di lievito alimentare in scaglie (opzionale)
2 cipollotti grandi
1 mazzetto di asparagi sottili
1 manciata di prezzemolo fresco
olio EVO, sale, pepe

Preparate la pastella mescolando con una frusta le tre farine insieme, poi unite a poco a poco l’acqua e amalgamate bene in modo che non ci siano grumi. Lasciate riposare per almeno mezz’ora. Nel frattempo pulite e lessate gli asparagi interi in acqua leggermente salata. Affettate finemente i cipollotti (tutti interi, sia la parte bianca sia le foglie verdi) e fateli stufare in una padella antiaderente medio/grande insieme a un paio di cucchiai d’olio e una presa di sale. Quando saranno morbidi unite i gambi degli asparagi lessati tagliati a pezzetti (lasciate da parte le punte insieme ad un po’ di gambo) e fate insaporire. Lasciate intiepidire e unite i cipollotti e i gambi degli asparagi alla pastella di farine, aggiungete una presa di sale, una spruzzata di pepe, il prezzemolo tritato e, se volete, il lievito alimentare. Amalgamate bene l’impasto e versatelo nella stessa padella dove avete fatto stufare i cipollotti che sarà ancora unta d’olio, quindi non c’è bisogno di aggiungerne altro, o al massimo un goccino appena. Mi raccomando di scaldare benissimo la padella prima di versare l’impasto, uno dei segreti per una buona cottura e per evitare che si attacchi è proprio questo, la padella deve esse molto calda!
Disponete sopra le punte degli asparagi che avete lasciato da parte premendole leggermente e coprite con un coperchio lasciando cuocere a fuoco medio/basso. Dopo circa 10 minuti iniziate a staccare la frittata a poco a poco a partire dai bordi servendovi di una spatolina di plastica adatta lunga e flessibile (la stessa che si usa per le crepes). Quando vedete che è completamente staccata dal fondo, rigiratela servendovi di un piatto e fatela cuocere dall’altro lato per altri 5 o 10 minuti. Servite tiepida insieme ad fresca insalata.

Couscous crudista di cavolfiore

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Questa ricetta è un classico piatto crudista invernale, come gli spaghetti di zucchine lo sono per l’estate. Finché i cavolfiori sono di stagione consiglio vivamente di provarla perché il gusto e la freschezza vi sorprenderanno. Sul web si trovano tante versioni e in effetti il cavolfiore “frullato” a granella è una base che si presta a condimenti diversi, come del resto il couscous di semola tradizionale. Alcuni aggiungono spezie come curry o curcuma, che io di solito metto nel couscous tradizionale, qui invece preferisco un condimento da classica insalata, con il tocco in più dell’olio al limone, un “trucchetto” che ho imparato ai corsi di Simone Salvini e che per la verità ultimamente sto usando spesso per arricchire di una nota “limonosa” diversi piatti (provatelo ad esempio sul cavolo cappuccio crudo tagliato sottilissimo oppure sulle insalate di riso).
Potete servire il couscous come antipasto o aperitivo (di solito agli aperitivi che organizzo al Gaina Café ha molto successo) ma va bene anche come contorno o, in porzione più abbondante, come piatto unico crudista che sazia ma vi permette di restare leggeri.
PS: Chi avesse problemi a digerire il cavolfiore può aggiungere un po’ di semi di cumino o di finocchio pestati al mortaio che aiutano la digestione.

Ingredienti per 4/6 persone:foto ape 6 marzo 2
un cavolfiore bianco medio
250 g pomodorini pachino
2 o 3 carote (oppure zucca cruda grattugiata)
3 cipollotti freschi
un cuore di sedano (la parte interna più chiara e tenera)
prezzemolo (opzionale)
succo di limone a piacere
2 o 3 pezzi di pezzi di scorza di limone bio
olio EVO, sale

IMG_5027Per prima cosa, almeno un paio d’ore prima preparate l’olio al limone prelevando con un pelapatate due pezzi di scorza di limone. Poi tritatele finemente a coltello, mettetele in un barattolino di vetro piccolo e aggiungete circa due dita d’olio EVO. Chiudete il barattolino e lasciate insaporire.
Pulite il cavolfiore eliminando le eventuali foglie e tagliatelo a metà e poi in 4 quarti. Eliminate il torsolo centrale più duro e prelevate gli “alberelli” superiori. Tagliateli a pezzi grossi e frullateli con un robot da cucina (attenzione non il classico frullatore che si usa per i frullati di frutta o per la maionese ma il mixer o robot da cucina). Deve risultare una granella simile al couscous. Non frullate troppo altrimenti il cavolfiore perderà i liquidi e il composto si appiccicherà e non sarà più sgranato come deve essere.
Mettete il cavolfiore in una grande insalatiera e conditelo con i pomodorini e il sedano a pezzetti, le carote (o la zucca) a julienne, i cipollotti affettati finemente, l’eventuale prezzemolo tritato, sale, succo di limone e l’olio al limone preparato in precedenza con tutte le scorzette