Super-mousse al cacao crudo, maca e lucuma

CAM00704Sì è svolta ieri a Milano presso Artemedica un’interessantissima conferenza della dottoressa Michela De Petris intitolata: “L’alimentazione al 100% vegetale per la prevenzione e il sostegno nella terapia dei tumori”. Io ho avuto l’onore di preparare il buffet di assaggi del post-conferenza sulla base di ricette del mio libro “A tavola con Giulia – 100 ricette sane e gustose” arricchite però con alcuni “superfoods”. Per chi non lo sapesse i cosiddetti “superfoods” sono alimenti completamente naturali, vegetali e biologici che hanno delle particolari proprietà benefiche per l’organismo, tanto da essere considerati dei veri e propri integratori. Sono ad esempio ricchissimi di vitamine, minerali, antiossidanti e possono essere molto utili in caso di IMG_6109necessità specifiche come appunto la prevenzione e il sostegno di malattie oncologiche ma anche disturbi vari, convalescenze, carenze nutrizionali, stress, sport. I più comuni e conosciuti sono le alghe come la spirulina e la chlorella, alcuni frutti tropicali come la maca e la lucuma, bacche come le goji e il cacao crudo. E sì perché il cacao comune che si trova in commercio è sempre tostato e nella tostatura si perdono molte delle sue proprietà. Allo stato crudo invece pare sia l’alimento naturale più ricco in assoluto di antiossidanti, in particolare flavonoidi e polifenoli, ma anche preziosi minerali e vitamine.
CAM00714Per il buffet di assaggi che ho preparato in occasione della conferenza ho seguito le indicazioni della dottoressa De Petris e ho preparato tutto senza glutine con una prevalenza di crudo. Grazie ai preziosi superfoods offerti da ISWARI ho utilizzato la spirulina nel patè di sedano e il cacao crudo, la maca e la lucuma in una mousse dolce (l’unica ricetta non tratta dal libro ma che ho ideato per l’occasione).
Questa mousse è molto golosa ma la cosa più strabiliante è che dà una carica e un’energia assurda sia fisica che mentale! Per questo la consiglierei per la colazione del mattino, prima di fare sport o in occasione di un’impegno importante che richiede molta concentrazione. Sconsigliata invece alla sera perché si rischia poi di non riuscire a dormire (attenzione perché il cacao crudo contiene caffeina). Provare per credere, io, che sono scettica di natura, l’ho provato su me stessa!

Ingredienti per 3/4 persone:CAM00702
150 g tofu vellutato (silken tofu o kinugoshi tofu)
15 g cacao crudo in polvere
15 g maca in polvere
5 g lucuma in polvere
una punta di cucchiaino di vaniglia in polvere
2 o 3 cucchiai di sciroppo d’agave
1 grossa pera abate non troppo matura
nocciole tostate per guarnire

Procedimento iper-semplice: frullate tutti gli ingredienti insieme fino ad ottenere una crema liscia e vellutata. Regolate la quantità di sciroppo d’agave in base al grado di dolcezza che volete ottenere. Mette in frigo per almeno 6 ore, il gusto migliora e la consistenza diventa più soda. Tagliate la pera a fettine e guarnitele di crema utilizzando una sac à poche. Decorate con nocciole a pezzetti che danno un tocco in più di croccantezza e di gusto. Da mangiare con le mani come fossero delle tartine dolci.

Coppa golosa al cioccolato, zafferano, “sorpresa” di pere e aroma di limone

IMG_6092L’anno scorso per San Valentino avevo pubblicato la ricetta del “Dolce cuore con pan di spagna al cacao, crema al cocco e salsa di fragole” con cui avevo vinto un contest su Facebook. L’avevo presentato in forma di torta agli aperitivi del Gaina Cafè che allora organizzavo settimanalmente e si erano tutti leccati i baffi 🙂 Mi era stato persino commissionato, sempre in forma di torta grande, in occasione di un compleanno.
Quest’anno volevo fare invece un dolce al cucchiaio, sempre con il cioccolato che è un “must” per San Valentino, ma niente fragole che effettivamente non sono ancora di stagione. Ho imparato da Simone Salvini che lo zafferano nei dolci sta benissimo e così perché non utilizzare questa meravigliosa spezia “afrodisiaca” troppo spesso ingiustamente confinata al solo classico risotto? E sul fondo delle coppe, sotto le due golosissime creme, si cela la sorpresa che non ci si aspetta: cubetti di pera al limone…

Ingredienti per 2 coppe grandi:
1 grossa pera Kaiser matura ma sodaIMG_6096
1 cucchiaio di succo di limone
la scorza grattugiata di mezzo limone

20 g sciroppo di riso
un pizzico di zafferano
una punta di cucchiaino di vaniglia in polvere
Per la crema al cioccolato
250 ml latte di riso
50 g cioccolato fondente
25 g amido di mais (maizena)
40 g sciroppo di riso
Per la crema allo zafferano
250 ml latte di riso
mezza bustina di zafferano
15 g amido di mais (maizena)
40 g sciroppo di riso
1 pezzo di scorza di limone
una punta di cucchiaino di vaniglia in polvere
gocce di cioccolato per decorare

Preparate prima la pera sbucciandola e tagliandola a cubetti regolari. Mettetela in una padellina e irroratela col il succo di limone e la scorza grattugiata. In una tazzina fate sciogliere lo zafferano (io ne ho preso un pizzico con la punta del manico di un cucchiaino) con 2 cucchiai d’acqua e lo sciroppo di riso, versate sulle pere e accendete il fuoco. Cuocete a fuoco vivace per pochi minuti fin quando tutto il liquido si sarà asciugato, poi fate intiepidire e versate sul fondo di due coppe o bicchieri piuttosto grandi (io ho usato quelli da degustazione del vino).
Preparate la crema al cioccolato sciogliendo la maizena nel latte di riso. Portate a bollore in un pentolino mescolando continuamente fin quando si addensa, poi spegnete il fuoco e versate il cioccolato tagliato a pezzetti, mescolate fin quando si scioglie completamente, unite infine lo sciroppo di riso. Versate la crema nei bicchieri sopra le pere e livellatela in modo che formi uno strato. I bicchieri inevitabilmente si sporcheranno ma potete pulirli con un tovagliolo di carta inumidito, poi riponeteli in frigo.
Preparate la crema allo zafferano sciogliendo la maizena nel latte di riso a cui aggiungerete anche lo zafferano, la vaniglia e il pezzo di scorza di limone intera. Portate a bollore mescolando continuamente, poi spegnete il fuoco e aggiungete lo sciroppo di riso. Fate intiepidire leggermente mescolando ogni tanto, poi eliminate la scorza, prendete i bicchieri dal frigo e versate la crema gialla sopra la crema al cioccolato. Pulite ancora i bordi dei bicchieri nel caso si sporcassero. Riponete in frigo per qualche ora.
Al momento di servire cospargete la superficie con gocce di cioccolato e striscioline di scorza di limone inumidite con pochissimo sciroppo di riso.

Biscotti rustici senza zucchero con farina di castagne e prugne secche

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Le castagne, insieme alla zucca, sono uno dei miei “must” dell’autunno. Le adoro al naturale, lessate o al forno, ma anche le classiche caldarroste acquistate per strada nei pomeriggi autunnali in giro per Milano: impagabili! Non ho invece mai amato né i marron glacé, né i dolci  in genere a base di farina di castagne come il castagnaccio. Non avrei quindi mai sperimentato un dolce con farina di castagne se non fosse stato per una richiesta specifica di una mia allieva a cui do’ lezioni di pasticceria vegana. Mi ha richiesto espressamente dei biscotti e, dopo qualche tentativo, sono arrivata a questa ricetta, che, secondo me, merita molto in termini di gusto, anche se l’aspetto rimane rustico, una sorta di “brutti ma buoni”!

Ingredienti per una ventina di biscotti
90 g farina di castagne
60 g farina integrale
100 g sciroppo (o malto) di riso
6 g lievito per dolci
60 g prugne secche denocciolate
50 g olio di mais 
scorza di limone grattugiata

Mescolate tra loro le due farine, il lievito, la scorza di limone e le prugne secche tritate finemente a coltello. Miscelate insieme lo sciroppo e l’olio e poi versatelo sugli ingredienti secchi impastando con le mani fino ad ottenere una pasta morbida e un po’ unta. Unite eventualmente un altro goccino d’olio se vi sembra troppo dura. Staccate delle palline di circa 20 g ciascuna, appiattitele leggermente e posizionatele su una teglia ricoperta di carta forno. Infornate a 175 gradi per circa 10/15 minuti. Controllate la cottura perché sotto tendono a colorirsi un po’ troppo mentre sopra restano chiari. In ogni caso quando li sfornate dovranno essere morbidi, si induriranno raffreddandosi.
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PS: se volete fare un piccolo decoro e vi piace sentire maggiormente l’aroma di limone prelevate dei filettini di scorza di limone con uno “zester”, piegateli a ricciolino e premeteli sui biscotti prima di infornarli.

Veg-nutella ovvero crema spalmabile alle nocciole e cacao

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Tutti conosciamo la popolarissima crema spalmabile alle nocciole e cacao di invenzione italiana e ormai venduta in tutto il mondo. Tanto pubblicizzata e osannata anche come ideale per i bambini in realtà non è per nulla così salutare come vogliono farci credere.
Tra gli ingredienti al primo posto c’è lo zucchero (ben il 56%) e al secondo oli vegetali non meglio identificati, il che vuol dire che si tratta quasi sicuramente olio di palma, nocivo alla salute perché ricco di grassi saturi ma anche all’ambiente per i metodi poco ortodossi con cui viene prodotto (provate a cercare qualche info in proposito sul web). Poi finalmente troviamo nocciole e cacao ma anche latte scremato in polvere e siero di latte in polvere, che rendono il prodotto non adatto ai vegani e agli intolleranti. Ultima la vanillina che non ha nulla a che vedere con la naturale vaniglia ma è una sostanza del tutto artificiale, prodotta chimicamente in laboratorio.
Per fortuna esistono in commercio diversi prodotti molto simili ma più buoni, naturali e biologici, sebbene a volte un po’ costosi. La cosa strana è che meno ingredienti ci sono, più questi sono salutari, più si alza il costo… Allora? Produciamola in casa in modo facile ed economico, senza zucchero né grassi aggiunti, vi assicuro che questa versione è altrettanto golosa di quella classica pur essendo più sana e più leggera.  Attenzione perché dà dipendenza!

Ingredienti per un vasetto:
150 g nocciole tostate
80 g sciroppo d’agave
20 g cacao amaro in polvere
60/70 g circa di latte di riso o di soia al cioccolato
1 punta di cucchiaino di vaniglia naturale in polvere 

IMG_5627Con un macinacaffé o macinaspezie frullate le nocciole (meglio dividerle in due o tre parti) fino a ridurle prima in polvere e poi, quando avranno rilasciato il loro olio, in pasta morbida. Continuate a frullare, fermandovi ogni tanto per mescolare con un cucchiaino, fin quando otterrete una pasta più omogenea e meno granulosa possibile. (In alternativa potete frullarle anche con un piccolo mixer o tritatutto, a lungo fin quando diventeranno una crema). Poi ponete la pasta/crema di nocciole nel bicchiere del minipimer a immersione insieme allo sciroppo d’agave, il cacao, il latte di riso o di soia e la vaniglia. Frullate bene fino ad ottenere una consistenza cremosa e meno granulosa possibile. Riponete in un vasetto e conservate in frigorifero. Si conserva per diversi giorni ma non credo che arriverà a durare più di due 🙂

La veg-nutella, vegella o veghella o come la volete chiamare è perfetta da spalmare sul pane o sulle fette biscottate (meglio se integrali e senza olio di palma) a colazione o a merenda. Ma se volete un dessert veramente sfizioso provatela con le crepes! Eccone una versione senza glutine adatta ad essere farcita con ripieni dolci:

IMG_4860Ingredienti per 4 crepes circa:
25 g farina di ceci
25 g amido di mais 
25 g fecola di patate
150 ml latte di riso

Mescolate fra loro gli ingredienti secchi e unite a poco a poco il latte amalgamando bene con una frusta fino ad ottenere una pastella semiliquida e senza grumi. Fate riposare per almeno mezz’ora, poi procedete alla preparazione delle crepes seguendo il procedimento che trovate qui. Quando le crepes sono tutte cotte farcitele una ad una mettendole nuovamente sulla padella calda, spalmate la veg-nutella, cospargete a piacere con granella di nocciole e ripiegate in quattro. Servite subito.

Cupcake al cocco con crema alla carruba

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Nel lontano giugno 2013 pubblicavo sul blog la ricetta dei cupcakes cocco e cioccolato, uno dei primi dolci vegan che ho inventato e sperimentato. Da allora li ho fatti spesso, anche sotto forma di torta, anche senza crema ma con gocce di cioccolato nell’impasto. Adesso, venendo incontro alle esigenze di una mia “allieva” a cui do’ lezioni di pasticceria, ho rivisitato la vecchia ricetta per renderla ancora più leggera e più salutare ma non meno golosa.
IMG_5703PS: se non avete mai provato la farina di carruba, fatelo perché è strabuona! Molto simile al cacao come consistenza e come gusto ma più dolce, meno calorica, non irritante, ricca di fibre e minerali, soprattutto calcio (per maggiori info leggi qui). Si presta a tutti gli usi del cacao per torte, biscotti, budini, creme o semplicemente aggiunta nel latte vegetale della colazione. Attenzione a non confonderla con la farina di semi di carruba che è un addensante.

Ingredienti per 10/12 dolcetti: 
100 g farina 2 (semintegrale)
50 g cocco grattugiato + un cucchiaio circa per decorare
80 g acqua
40 g olio di riso (o di mais)
120 g sciroppo di riso
10 g lievito naturale per dolci

una punta di cucchiaino di vaniglia in polvere
Per la crema:
400 ml latte d’avena
40 maizena o amido di mais
10 g farina di carruba
50 g zucchero di canna integrale Mascobado

Per i dolcetti: Amalgamate insieme farina, cocco, lievito e a parte emulsionate olio, acqua e sciroppo. Poi versate a poco a poco l’emulsione ottenuta sugli ingredienti secchi mescolando bene con una frusta. Distribuite un paio di cucchiaiate di composto in appositi stampini oliati e infarinati oppure in pirottini di carta forno, riempiendoli per circa 2/3 e infornateli a 180 gradi per 15/20 minuti (controllate la cottura perché dipende dal forno). Sfornateli e fateli raffreddare completamente.
Per la crema: Fate sciogliere la maizena in un po’ del latte previsto e versate il rimanente latte in un pentolino, unendo lo zucchero e la farina di carruba setacciata. Mescolate bene e unite anche la maizena precedentemente disciolta. Accendete il fuoco continuando a mescolare fino a quando la crema si addensa e inizia a bollire. Toglietela dal fuoco e fatela raffreddare mescolando ogni tanto, poi riempite una sac à poche e decorate i cupcakes. Spolverate sopra un po’ di cocco grattugiato.

Gelato alla nocciola

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Il gelato di banana è sicuramente ottimo e molto salutare (ricetta qui) ma ogni tanto d’estate un bel gelatino classico ci sta e, almeno per me, il gusto più classico e intramontabile è… sua maestà la nocciola! Segue al secondo posto i pistacchio 🙂
Dunque, fare questo gelato è davvero facilissimo, senza cottura né addensanti e con pochissimi ingredienti, e viene benissimo anche senza gelatiera. L’unica “difficoltà”, se così si può chiamare, è frullare le nocciole fino a formare una pasta morbida e non granulosa, ma basta avere il piccolo elettrodomestico adatto ed è fatta. Si chiama macinacaffè o macinaspezie, il mio è della Moulinex e costa davvero poco (dai 20€ ai 30€). Io lo uso molto per macinare i semi e la frutta secca, in base al tempo di macinazione si ottiene granella, farina oppure una pasta cremosa appunto. Per quest’ultima ovviamente ci vuole un po’ più di tempo e di pazienza ma il risultato è fenomenale! In alternativa si può utilizzare un mixer o tritatutto piccolo e molto potente oppure acquistare la pasta di nocciole già pronta ma non credo sia facile da trovare…

Ingredienti per due coppe:
100 g nocciole tostate
200 ml panna di soia da cucina (io uso quella della Provamel)
100 ml latte di soia

3 o 4 cucchiai circa di sciroppo d’agave o d’acero (regolatevi in base ai gusti)
granella di nocciole per servire (opzionale)

IMG_5627Con l’apposito macinacaffè (vedi sopra) oppure con un piccolo mixer potente, tritate le nocciole a lungo. Inizialmente otterrete una granella, poi una farina e infine una pasta. Continuate a frullare, interrompendo ogni tanto per smuovere l’impasto con un cucchiaino, fino ad ottenere una crema più liscia possibile (se usate un macinacaffè consiglio di dividere le nocciole in due parti e frullarle in due volte, così sarà più facile). Poi trasferite la pasta di nocciole nel boccale del minipimer a immersione, unite la panna di soia, il latte e lo sciroppo d’agave e frullate per amalgamare bene il tutto. Versate il composto in un contenitore che riporrete in freezer, se avete la gelatiera è meglio ma io non ce l’ho! Nel mio freezer il gelato è pronto dopo 4 o 5 ore circa (i tempi possono variare in base al tipo di freezer) avendo però l’accortezza di tirarlo fuori e mescolarlo ogni tanto. Se vi avanza potete lasciarlo nel freezer per tutto il tempo che volete ma tiratelo fuori alcuni minuti prima di consumarlo e lasciatelo ammorbidire un bel po’. Se dovesse essere troppo ghiacciato tagliatelo a pezzi e frullatelo con un mixer fin quando riprenderà la consistenza cremosa del gelato.

Crostata classica con pasta frolla all’olio e confettura

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Siamo in piena estate e questa non è propriamente una ricetta estiva. Ma considerate le basse temperature e la pioggia frequentissima che da più di un mese ci tortura, il forno si può tranquillamente accendere e una bella crostata ci sta eccome! Perfetta per la colazione di grandi e piccini, meglio ancora se farcita con marmellata autoprodotta e/o dolcificata con fruttosio, zucchero d’uva o anche senza zucchero!

Ingredienti per una teglia da 28 cmIMG_5507
370 g farina T2 (semintegrale) o, in alternativa, metà farina bianca e metà farina integrale
170 g zucchero di canna integrale di tipo Dulcita
8 g lievito per dolci
100 g olio di mais
100 g acqua
mezzo cucchiaino da caffè di vaniglia naturale in polvere
scorza di limone grattugiata
300 g confettura di frutta a piacere per farcire

Mescolate insieme farina, zucchero, lievito, scorza di limone e vaniglia. Poi unite olio e acqua e versate a poco a poco sugli ingredienti secchi impastando con le mani fino ad ottenere una pasta morbida. Staccate un piccolo pugno di pasta che terrete da parte per i biscottini decorativi. Il resto stendetelo con un mattarello su un foglio di carta forno fino ad uno spessore di circa mezzo centimetro o poco più o comunque fino ad ottenere un cerchio di pasta che stia perfettamente dentro la teglia compresi i bordi. Mettete sulla teglia con tutta la carta forno facendo aderire bene la pasta ai bordi e premendo sugli angoli. Bucherellate con una forchetta e spalmate sopra la marmellata. Poi stendete il pugnetto di pasta messo da parte e ricavate delle formine con degli stampini per biscotti che disporrete sopra la marmellata. Infornate a 175 gradi per circa 25 minuti. Fate raffreddare completamente prima di staccare la crostata dalla carta forno e gustarla.

“Biancomangiare” ovvero budino di latte di mandorla alla maniera sicula

biancomangiareContinua il viaggio alla scoperta della cucina tipica siciliana in versione veg. Stavolta vi propongo un dolce, poco conosciuto al di fuori della Sicilia (e sì, la pasticceria siciliana è ricchissima di specialità locali, non solo cannolo e cassata!), fresco, leggero e delicato ma molto goloso, perfetto per l’estate.
IMG_5544Per biancomangiare si intende un semplicissimo budino di latte (che può essere vaccino o di mandorla) addensato con amido, dolcificato con zucchero e guarnito a piacere con mandorle tostate, pistacchi, cannella, cioccolato tritato e, in versione raffinata, con gelsomini e foglie di limone. Va da sé che il latte, in questo caso di mandorla, deve essere di ottima qualità, molto meglio se autoprodotto (vedi ricetta qui) con le mandorle siciliane, particolarmente dolci e aromatiche. Al posto dello zucchero ho usato lo sciroppo d’agave con un risultato altrettanto goloso.

Ingredienti per 4 porzioni:
1/2 litro di latte di mandorla al naturale meglio se autoprodotto
80 g sciroppo d’agave
40 g maizena o amido di mais
30 g mandorle a lamelle o a filetti leggermente tostate in forno
cannella in polvere q.b.
gelsomini o foglie di limone per decorare (opzionali)

Procedete alla preparazione del latte di mandorla secondo questa ricetta, poi sciogliete l’amido in mezzo litro di latte, mettete sul fuoco e mescolate continuamente portando a bollore. Fate bollire per circa un minuto, poi spegnete il fuoco e aggiungete lo sciroppo d’agave amalgamandolo bene. Versate la crema in 4 stampini individuali e lasciatela raffreddare, prima a temperatura ambiente e poi in frigo per almeno due o tre ore. Al momento di servire sformate i budini su un piatto e decorateli con una spolverata di cannella, le mandorle tostate e, a piacere, fiori di gelsomino o foglie di limone.

Crostata di pasta frolla con crema pasticcera e fragole (o altra frutta fresca a piacere)

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La pasta frolla è sempre stata la mia passione, non a caso il primo dolce che ho imparato a fare. Qualche anno fa ho iniziato a usare l’olio al posto del burro ma lasciando le uova, poi l’ho “veganizzata” completamente e quando, dopo due o tre tentativi, ho finalmente sperimentato la ricetta giusta la mia soddisfazione è stata IMG_5374massima: finalmente la frolla vegan perfetta! Per completare l’opera ci voleva una crema pasticcera degna di questo nome e questa, realizzata col latte di soia alla vaniglia, mi ha fatto ritrovare il vero gusto della pasticcera, con la differenza che, volendo, te ne potresti mangiare anche mezzo litro a cucchiaiate perché è estremamente leggera (non c’è neppure zucchero aggiunto) rispetto alla classica a base di uova e latte vaccino…
PS: Questa ricetta l’ho insegnata all’ultimo corso di cucina presso Uscio&Bottega a Milano ed è stata un successone! Sulla mia pagina Facebook qui trovate tutte le foto.

Ingredienti per una tortiera da 26 cm:
Per la frolla

250 g farina T2 (semintegrale)crostata 2
120 g zucchero di canna integrale di tipo Dulcita
6 g lievito per dolci
70 g olio di mais
70 g acqua

un pizzico di vaniglia in polvere
2 pezzi di scorza di limone finemente tritata
Per la crema
1 l latte di soia alla vaniglia (ad es. Provamel)
80 g amido di mais o maizena

120 g sciroppo o malto di riso
1 pezzo di scorza di limone intera

base crostataPer la frolla: Miscelate la farina con il lievito, la vaniglia, lo zucchero e le scorze di limone tritate molto finemente a coltello. Versate l’olio e iniziate ad impastare, poi unite l’acqua lavorando l’impasto fino ad ottenere una consistenza morbida ma compatta. Fate una palla, copritela con pellicola trasparente e lasciatela riposare in frigo per una mezz’ora. Trascorso questo tempo stendetela con un mattarello fino ad arrivare ad uno spessore medio, disponetela su una tortiera bassa leggermente unta e infarinata. Fate aderire bene la frolla alla tortiera premendo bene con le dita anche sui bordi e agli angoli. Bucherellatela con una forchetta e ricopritela con un foglio di stagnola o carta forno sul quale avrete disposto uno strato bello fitto di fagioli secchi (serviranno con il loro peso a non far gonfiare e sollevare la frolla in cottura). Infornate a 175 gradi per circa 20 minuti, poi estraete la tortiera dal forno, eliminate la stagnola con i fagioli e fate cuocere ancora in forno per altri 10 minuti o fin quando il colore è bello dorato. Fate raffreddare completamente.
Per la crema: Sciogliete la maizena in una tazza con un po’ del latte previsto, poi unite al resto del latte e mettetelo sul fuoco insieme alla scorza di limone intera. Portate a bollore mescolando continuamente per evitare la formazione di grumi. Lasciate bollire per Copia di lucidando la crostataun minuto, poi spegnete, aggiungete lo sciroppo di riso e mescolate. Lasciate intiepidire la crema coperta. se si dovessero formare grumi date una frullata col minipimer.
Farcitura: Riempite la base di frolla cotta con la crema e disponete sopra della frutta fresca tagliata, consiglio soprattutto fragole e kiwi, ma anche pesche, banane, ananas… Per lucidare ed evitare che la frutta annerisca mescolate un cucchiaio di sciroppo o malto di riso con un cucchiaio d’acqua e spennellate la frutta con un velo di questo composto.
PS: E’ normale che al momento di stendere la pasta frolla si faccia un po’ fatica perché risulta poco elastica e un po’ “sbriciolosa”. E’ la caratteristica della frolla, non solo quella vegana ma in generale, si chiama così proprio perché è appunto “frollosa”! Deve essere così per ottenere poi la consistenza giusta dopo la cottura.
Consiglio: Stendetela su un foglio di carta forno e poi disponetela con tutto il foglio sopra la teglia (che quindi non c’è bisogno di ungere e di infarinare). Aggiustatela bene con le mani schiacciandola soprattutto ai bordi e agli angoli, poi proseguite come da ricetta 😉

Salame di cioccolato

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Da piccola amavo questo dolce, come del resto quasi tutti i bambini, ma quello classico è a base di burro, cacao, biscotti e tanto zucchero… In questa versione invece, che, vi assicuro, non è meno golosa, ho usato le fette biscottate integrali al posto dei biscotti, il cioccolato fondente, e non ho aggiunto nessun tipo di grasso, solo un pochino di panna vegetale e poco zucchero integrale. Inoltre è veloce e facile da fare, basta solo lasciarlo compattare in frigo per qualche ora. Vi stupirete del risultato in termini di golosità e leggerezza!

Ingredienti per un salame medio/grande 
200 g cioccolato fondente (il mio era al 50% ma se vi piace più amaro va bene fino al 70%)
100 g panna di soia (quella normale da cucina, non da montare)
100 g fette biscottate integrali oppure 140 g di biscotti vegan tipo Digestive (senza olio di palma)

40/50 g zucchero integrale di canna (di tipo Dulcita o Mascobado) se usate le fette mentre ne bastano 20/30 g se usate i biscotti
50 g nocciole tostate
farina di carruba (o cacao in polvere) q. b.

Tagliate il cioccolato a pezzettini e fatelo fondere a bagno maria, poi unite lo zucchero e la panna di soia mescolando bene fino ad ottenere una crema liscia e senza grumi. Lasciatela intiepidire e nel frattempo sbriciolate in una ciotola capiente le fette biscottate oppure i biscotti. Non devono essere né completamente in briciole né a pezzi troppo grossi, diciamo a pezzettini piccoli. Tritate grossolanamente le nocciole e unitele alle fette biscottate oppure ai. Quando la crema al cioccolato è tiepida unitela al composto di fette (o biscotti) e nocciole e amalgamate bene, se occorre anche con le mani (così poi avrete la scusa per leccarvi IMG_5413le dita! ;-D ). Distribuite il composto su un foglio di carta stagnola e, aiutandovi con un colino, spolveratelo su tutti i lati con un po’ di farina di carruba, servirà per non far attaccare il salame alla stagnola e per dare un tocco di gusto in più. Potete comunque usare anche il cacao in polvere. Formate un salsicciotto bello stretto e compatto e mettetelo in frigo per almeno 3 ore. Se avanza (dubito perché è talmente buono che verrà spazzolato in poco tempo!) si conserva in frigo per diversi giorni ma tiratelo fuori una mezz’oretta prima di tagliarlo e mangiarlo, per evitare che sia troppo freddo e troppo duro.

Pan di spagna all’arancia multiuso

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Questo è il dessert che ho inserito nel menu degli ultimi corsi di cucina che ho tenuto a Rovereto e a Milano le scorse settimane. E’ un dolce semplicissimo, davvero facile da fare anche per chi si professa negato per i dolci, ma soprattutto è molto versatile e si presta a diverse varianti. Quando mi chiedono: “il pan di spagna senza uova? E cosa metti al posto delle uova?” Io rispondo: “nulla, delle uova non c’è alcun bisogno, basta il lievito IMG_4706per far lievitare i dolci!”.
Vi consiglio caldamente di provarlo finché si trovano le succose arance tarocco, ma volendo si può sostituire il succo d’arancia con un altro succo di frutta al naturale (ananas ad esempio) oppure un latte vegetale di vostro gradimento e persino con la semplice acqua per un gusto più neutro. La scorza tritata dell’arancia si può sostituire con quella del limone, disponibile in tutte le stagioni. Potete servire il dolce con una golosa crema al cioccolato come nella foto in alto (ricetta qui), oppure fare una classica ciambella, IMG_5303ottima per la colazione, o ancora dei simpatici muffin o cupcakes.

Ingredienti:
200 g farina T2 (semintegrale)
100 g fecola di patate
170 g zucchero di canna integrale

una bustina di lievito per dolci
100 ml olio di semi di mais
250 ml succo d’arancia (oppure altro succo di frutta al naturale o latte vegetale o acqua) 

vaniglia in polvere q.b.
3 pezzi di scorza d’arancia finemente tritata (sostituibile con scorza di limone)

Unite e amalgamate tutti gli ingredienti secchi: farina, fecola, zucchero, lievito, vaniglia, scorza (mi raccomando non grattugiate la scorza ma prelevate dei pezzi con un pelapatate e poi tritateli finemente a coltello su un tagliere, vedi in proposito questo post). Miscelate il succo (o il latte vegetale o l’acqua) e l’olio e versate a poco a poco sugli ingredienti secchi mescolando con una frusta fino ad ottenere un composto liscio e senza grumi. Versatelo in una teglia da 26 cm ricoperta di carta forno e infornate a 180 C° per circa mezz’ora (fate la prova dello stecchino per verificare che il dolce sia cotto all’interno). Lasciate raffreddare completamente prima di tagliare.

Farfalla di primavera

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Questa è una ricetta di Gennaro, il cuoco di Uscio&Bottega, il locale di Milano col quale ultimamente sto collaborando. E’ un piatto meraviglioso e artistico ma allo stesso tempo di facile e veloce preparazione, il sapore è piacevolmente dolce-salato, appena l’ho visto ho subito pensato: questo va sul blog! Col permesso di Gennaro ovviamente 🙂

Ingredienti per 4 farfalle:
2 cetrioliCAM00132

2 carote
1 mela verde
6 datteri 
1 manciata di uvetta
6 rapanelli
3 cucchiai di farina di grano germogliato
4 pomodorini

16 fette di limone e 16 fette di arancia 
salsa di fragole (fatta con fragole frullate insieme ad un po’ di sciroppo d’agave)
sale alle erbe, olio EVO, succo di limone, prezzemolo tritato q.b.

Con un pelapatate prelevate 20 fette di cetrioli e 20 di carote e fatele marinare per un’oretta con un po’ di succo di limone e un filo d’olio.
Nel frattempo preparate il ripieno frullando l’interno delle carote e dei cetrioli che è avanzato, la mela sbucciata, i datteri, l’uvetta e i rapanelli. Poi unite un po’ di farina per addensare (volendo la farina di grano germogliato si può sostituire con farina di mandorle o di grano saraceno germogliato). La consistenza dovrà essere cremosa. Aggiungete il sale alle erbe in modo tale che si senta il contrasto dolce-salato.
Quando le fette di cetrioli e di carote si saranno ammorbidite disponetele allineate e alternate sui piatti ma leggermente sovrapposte (5 fette di cetrioli e 5 di carote su ciascun piatto). Aiutandovi con una sac-à-poche distribuite la crema sulle fette formando un “cannolo” che incroci perpendicolarmente il verso delle fette, non al centro ma vicino ad un lato perchè poi dovrete arrotolare le fette tutte insieme e formare il corpo della farfalla. Sistemate il corpo della farfalla al centro del piatto e utilizzate le fette di limone e di arancia per le ali, i pomodorini per la testa e la salsa di fragole per le antenne e per decorare le ali (come nella foto). Ultimate con un filino d’olio (a giro sul piatto) e prezzemolo tritato.
Potete servire questo piatto a fine pasto come originale dessert.

Dolce cuore con pan di spagna al cacao, crema al cocco e salsa di fragole

IMG_5010Se per San Valentino o in qualsiasi altra occasione volete stupire il vostro compagno/a con effetti speciali (non solo visivi) provate questo dolce! Il connubio tra cacao, cocco e IMG_5002fragole l’ho trovato ottimo e soprattutto molto “sexy”! E’ vero che le fragole non sono ancora di stagione, per lo meno quelle italiane, ma per una volta ho fatto uno strappo alla regola (di solito uso sempre ingredienti di stagione) e ho acquistato dei fragoloni spagnoli, devo dire stranamente saporiti e dolci. Lo stampo a cuore è l’ideale per festeggiare un’occasione insieme alla propria dolce metà ma va benissimo qualunque altro stampo o coppa pasta di qualsiasi dimensione e forma. Con dei coppaIMG_5004 pasta piccoli rotondi o quadrati potete anche realizzare dei dolcetti monoporzione, a voi la scelta e via libera alla fantasia! E’ un dessert ricco e saporito ma rimane comunque leggero, io e il mio compagno abbiamo semplicemente diviso il cuore in due e ce lo siamo spazzolato ma se non siete golosi come noi di fatto sarebbero 4 porzioni.

Ingredienti:IMG_4987
Per il pan di spagna:
100 g farina T2 (semintegrale)
50 g fecola di patate
5 g cacao amaro
90 g zucchero di canna integrale 
150 ml latte di riso al naturale
50 ml olio di mais 
mezza bustina di lievito per dolci
un pezzo di scorza di limone tritata finemente a coltello
Per la crema al cocco:IMG_4989
250 g latte di cocco
70 g sciroppo di riso
20 g maizena (amido di mais)
un pezzo di scorza d’arancia
un pizzico di vaniglia in polvere
Per la salsa di fragole:
150 g fragole mature pesate già pulite
50 ml acqua
25 g sciroppo di riso
un pezzetto di scorza di limone e uno d’arancia
– Cioccolato fondente e fragole fresche per guarnire

Preparate il pan di spagna mescolando insieme tutti gli ingredienti secchi: farina, fecola, lievito, zucchero, cacao, scorza di limone tritata. Miscelate tra loro l’olio e il latte di riso e versateli sui secchi mescolando bene con una frusta fino ad ottenere un composto liscio e cremoso. Versatelo in una teglia da 24 cm (deve restare piuttosto basso) ricoperta di carta forno e infornatelo a 175 gradi per 20 minuti circa. Quando lo sfornate fate la prova dello stecchino per vedere se è cotto e lasciatelo raffreddare completamente.
Nel frattempo preparate la crema versando in un pentolino il latte di cocco, la scorza d’arancia intera, la vaniglia, lo sciroppo di riso e la maizena ben sciolta. Accendete il fuoco e portate a ebollizione sempre mescolando per evitare la formazione di grumi. Fate bollire uno o due minuti, poi spegnete e lasciate raffreddare completamente. Una volta fredda è preferibile passarla al setaccio o colino una o due volte per eliminare eventuali grumi e renderla più spumosa, in alternativa potete frullarla brevemente con un minipimer.
IMG_4986Per la salsa di fragole mettete le fragole pulite e tagliate a pezzetti in un pentolino insieme all’acqua, allo sciroppo di riso e ai pezzetti di scorza. Fate bollire 3 minuti, poi togliete le scorze e frullate con un minipimer fino ad ottenere una salsa liscia. Lasciate raffreddare completamente.
Quando il pan di spagna è completamente freddo giratelo sottosopra e “ritagliate” un cuore con un coppapasta (se non ne avete uno grande vanno bene anche 2 o 4 piccoli). Senza togliere il coppapasta spalmate la superficie con un po’ di salsa di fragole e lasciate che si assorba per una ventina di minuti. Poi versate sopra la crema e livellatela bene. Fate riposare in frigo la torta con tutto il coppapasta per qualche ora, poi, al momento di servire, togliete delicatamente il coppapasta, versate sopra un po’ di salsa di fragole e completate con cioccolato a pezzetti (ma vanno bene anche le gocce di cioccolato) e fragole fresche.
IMG_4990Con i ritagli di pan di spagna e un po’ di salsa di fragole e/o crema al cocco avanzata potete realizzare dei dolcetti: mettete un po’ di salsa di fragole sul fondo di coppette, poi dei quadrati di pan di spagna e sopra ancora un po’ di salsa di fragole e un cucchiaino di crema al cocco, decorate con fragole o lamponi e gocce di cioccolato.
Con questa ricetta ho vinto il contest “fotografa il menu di San Valentino” promosso dal sito EcoVeganBlog. Il premio era un cofanetto della Lush con un profumatissimo sapone e uno sfizioso olio da massaggio 🙂

Finger food dolci con frutta secca, banana e arancia

CAM00018Volete organizzare un aperitivo in casa vostra e non sapete cosa offrire come dolcetto finale? Provate questi finger food dolci, buoni, sani, raffinati e crudi! Li ho proposti agli aperitivi vegani che sto organizzando presso il Gaina Café di Milano (di cui presto parlerò in un post) e riscuotono un enorme successo, in pochi minuti vengono spazzolati via!

881988_387773761356582_948721284_oSono facilissimi da realizzare, occorre solo un buon cutter/mixer o robot da cucina che riesca a tritare e macinare bene la frutta secca fino ad ottenere una pasta morbida e lavorabile con le mani. Poi ci vuole un po’ di pazienza per formare le “palline” e comporle insieme alla frutta fresca. Il segreto per ottenere delle sfere tutte uguali? Pesarle ogni volta, devono avere all’incirca tutte lo stesso peso. Può sembrare una forma di perfezionismo esagerato ma per me la forma estetica in cucina conta molto…
Se vi piace il genere trovate qui altri dolcetti crudisti sempre a base di frutta secca, vi consiglio di provarli tutti così scoprirete qual è il vostro preferito 🙂

CAM00018Finger food di mandorle, datteri e arancia
Ingredienti per 8 dolcetti circa:
50 g mandorle pelate
5 datteri al naturale
un pizzico di vaniglia in polvere
1 cucchiaio di succo d’arancia + 1 arancia per comporre

Mettete le mandorle, la vaniglia e i datteri snocciolati e tagliati a pezzetti in un cutter o robot da cucina insieme al succo d’arancia e un po’ di buccia d’arancia grattugiata. Azionate il cutter e tritate tutto fin quando otterrete una pasta morbida e lavorabile con le mani. Formate delle piccole sfere da circa 12 g ciascuna e lasciatele riposare in frigorifero per qualche ora. Potete anche omettere il riposo in frigo ma io preferisco farlo perché i dolcetti si compattano meglio.
Infilzate ciascuna pallina in uno stuzzicadenti insieme ad un pezzetto di arancia (prima la pallina e poi l’arancia). Io di solito taglio l’arancia in 4 pezzi, poi li sbuccio e li infilzo 🙂

881988_387773761356582_948721284_oFinger food di noci, uvetta e banana
Ingredienti per circa 8
dolcetti
50 g noci sgusciate
40 g uva passa
2 banane
cannella in polvere q. b.

Mettete a mollo l’uva passa in un po’ d’acqua per una ventina di minuti, poi scolatela bene e tritatela insieme alle noci fino ad ottenere una pasta morbida e lavorabile con le mani. Formate delle piccole sfere da circa 12 g ciascuna e schiacciatele leggermente in modo da ottenere quasi delle rondelle. Lasciatele riposare in frigorifero per qualche ora. Anche in questo caso potete omettere il riposo in frigo ma se lo fate i dolcetti si compatteranno meglio. Sbucciate le banane, tagliatele a rondelle e infilzatele in uno stuzzicadenti insieme ai dolcetti: prima una rondella di banana, poi un dolcetto e infine un’altra rondella. Spolverate con cannella e servite.

Banane all’arancia con crema di cachi

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Avete esagerato con il cibo durante i giorni di Natale? Vi aspetta ancora un cenone e/o un “pranzone” di Capodanno e volete restare leggeri ma avete un certo languorino e voglia di qualcosa di dolce? Provate questo delizioso dessert raw che va benissimo anche in sostituzione di un pasto perché è nutriente, sazia e dà energia ma non appesantisce!

Ingredienti per due coppette abbondanti:
2 banane
2 cachi maturi
1 arancia oppure 2 mandaranci
un pizzico di zenzero in polvere
un pizzico di vaniglia in polvere
una spolverata di cannella
pistacchi al naturale

Con un pelapatate prelevate dall’arancia due o tre scorzette e tritatele a coltello. Poi spremetene il succo e mettetelo in una ciotola insieme alle banane tagliate a rondelle. Bagnate bene le banane col succo in modo che non anneriscano e si insaporiscano.
Pelate i cachi e frullatene la polpa con le scorzette tritate e le spezie. Mettete le rondelle di banana sul fondo delle coppette (lasciandone da parte qualcuna per la decorazione) insieme a qualche cucchiaiata di succo e ricopritele con la crema di cachi. Cospargete di pistacchi tritati e decorate con le banane rimaste.
La dolcezza dei cachi e delle banane contrasteranno piacevolmente con l’agro dell’arancia e l’aroma delicato delle spezie 🙂